Rep. Ceca, Slovacca, Ungheria, Slovenia 2004 - Fabio Perugini

Autore: Fabio Perugini alias Dijetto

Periodo: 9-26 agosto 2004

Partecipanti: Fabio e Samantha Perugini su Honda Transalp XL600V 1992

Premessa

Come ogni report dovrei iniziare dicendo che il viaggio e' iniziato molti mesi
prima, ecc., ma questa volta vi diro' che il viaggio di quest'anno e' stato
programmato e perfezionato in 10 giorni.
Se qualcuno ricorda la chiusura del report 2003, quest'anno ci aspettavano gli
States con un coast to coast ed in compagnia del Gatto&Titti, ma alcuni nostri
problemi ci hanno costretto a cambiare itinerario e a non poter decidere nulla
fino alla fine.

Vuoi per la nostra fantasia vuoi per le bellezze che abbiamo anche in Europa,
siamo a riuciti a vedere il Gran Canyon, Bryce Canon e a percorrere la Route 66
.... ma questo lo scoprirete solo leggendo.


Report
Sottotitolo: 'Alla scoperta della Nuova Europa'


Lunedi' 9 agosto

Passata una settimana ad inviare e-mail per cercare di prenotare piu' strutture
possibili e leggendo le nostre Lonely Planet ci troviamo finalmente alla mattina
del 9 agosto a caricare i bagagli.
La nostra moto e' reduce da un recente incidente ed e' stata messa in strada
riparando alla meglio un parafango, riallineando le forcelle e addirizzando un
wing rack.
Il contakm segna 91.300 km e nella borsa da serbatoio decidiamo di metterci 2 kg
d'olio, olio per lo scottoiler, una corda frizione, una centralina nuova,
qualche fascetta da elettricista, del nastro isolante ed un cordino.
Samy ogni anno migliora e mi consente di partire addirittura con dello spazio
nelle valigie.
Partiamo puntando a nord; sono le 8.30 e dobbiamo arrivare in un paesino dopo
Innsbruck.
Un paio di tappe e una sosta a Verona, dove ci incontriamo con Gianluca Ghost
per il pranzo.
E' in mezzo ai preparativi per le nozze e cosi' chiacchieriamo di come procede
il tutto.
Oltre 2 ore trascorrono piacevolmente.
Si riparte e alle 19 siamo alla Gasthof a Lermoos, dopo esserci fatti il bel
Fernpass.
Doccetta, cena e passeggiata ... si inizia!!!!


Martedì 10 agosto

Il programma oggi e' un po' fitto, ma lo sara' per tutta la vacanza.
Una trentina di km e siamo al castello di Neuchwaeinstein (Ludwig II).
Prendiamo i biglietti per entrare alle 11.50 e, seguendo la guida, prima andiamo
al ponte sospeso per ammirare le cascate e il castello da lontano.
Nonostante indossiamo i pantaloni da moto non ci tiriamo indietro quando vediamo
un sentierino che si inerpica; arrivati in cima godiamo di uno spettacolo
incredibile: siamo altissimi e il castello e il ponte sono molto piu' in basso
di noi e addirittura vediamo dei laghi con i monti alle spalle.
Visita al castello e alle 13.30 siamo di nuovo in moto.
Ci facciamo la Romantische Strasse e decidiamo di vedere Nordlingen (grazie
Sascha), un gioiellino di paese.
Non avendo niente di prenotato, cerchiamo di arrivare piu' a nord possibile e
soprattutto di avvicinarci alla Repubblica Ceca, vera meta del viaggio.
Autostrada e dopo Bayreuth prendiamo la statale.
Un piccolo paese segnato dalla carta Touring come turistico e' la nostra meta.
Alle 20 troviamo un hotel per la notte.


Mercoledì 11 agosto

Tramite statale entriamo nella Repubblica Ceca e puntiamo subito verso Karlovy
Vary.
E' una cittadina termale stupenda: il liberty la fa da padrone con i suoi
eleganti palazzi e piazze, i colori pastello e le decorazioni dei balconi, dei
portali e dei marcapiano.
Il centro si estende soprattutto in lunghezza con un fiume nel centro e qualche
bel ponte in ferro con dei decori cosi' belli che solo il liberty ha saputo
fare; qua e la' ristorantini e locali e gli immancabili negozi di souvenirs.
Un centro vivace ci rapisce per alcune ore.
Cominciamo a scoprire la valuta locale, la corona, e ad apprezzare ancora la
convenienza di questi posti.
Pranziamo in un ristorante alla carta con circa 8 euro in totale!!!
Lasciata Karlovy Vary si va ancora ad est; l'idea e' di visitare Terezin, luogo
tristemente famoso per lo sterminio degli ebrei.
Questo e' stato uno dei campi di concentramento piu' importante in Europa e qui
hanno trovato la morte tanti, troppi ebrei e purtroppo e' stato anche luogo di
morte per molti bambini.
Un triste aneddoto: i nazisti fecero passare, agli occhi degli osservatori
internazionali, Terezin come luogo di rifugio per gli ebrei, cosi' che durante
le loro visite trovavano una cittadina elegante e pulita, con della vivace vita
sociale ...
Un museo e la visita delle celle e del cimitero ebraico ci hanno toccato
profondamente ed invitato a riflettere; talvolta ci vuole perche' molte volte
questi orrori li pensiamo come lontani sia nel tempo che nello spazio ...
Una rapida visita alla vicina cittadina di Litomerice ci allontanera' tristi
pensieri.
Tramite statali arriviamo a Hrensko, a nord, al confine con la Germania.
Questa zona e' parco nazionale e stanotte facciamo sosta in un albergo
incantenvole, in mezzo ai boschi.


Giovedì 12 agosto

Giornata intensa con un mix di trekking e moto.
Gentilmente l'albergo ci consente di lasciare i bagagli, cosi' alle 9.00
possiamo uscire.
Pochi km e parcheggiamo la moto.
Si parte per un tranquillo trekking di circa 1 ora che ci deve portare a
scoprire un ponte naturale di roccia (Pravcka Brana - il piu' alto d'Europa) e
dei canyon.
Il famoso stivaletto Timberland (vedi report 2002 e 2003) questa volta diventa
scarpa da montagna.
Un bastone raccattato e via: sembriamo due veri montagnoli.
Nonostante lo scarso allenamento Samy ed io teniamo un buon ritmo e alle 10.00
siamo arrivati.
Lo spettacolo e' meraviglioso!!!! Mai pensavamo che in Europa ci fossero delle
bellezze naturali cosi' ... l'immaginario ce le relegava solo negli States.
Scattiamo foto ad un ritmo impressionante; altra piccola camminata ed arriviamo
su una terrazza naturale dominante un canyon profondissimo e tutto ricoperto di
vegetazione; lo sguardo si perde all'infinito e la giornata stupenda e' una
cornice perfetta ... e via altre foto!!!!
Ridiscendiamo ad un ritmo quasi di corsa e in 25 minuti !!! siamo alla moto.
In sella e via all'albergo; cambio veloce e carichiamo la moto.
A nord est, ma questa volta ai confini con la Polonia, ci aspetta la 'Svizzera
Ceca' .
Quattro ore di moto, attraverso strade molto secondarie, ma che ci permettono di
scoprire forse la vera Repubblica Ceca ... una di queste e' la strada 66 ...
Lungo la strada un venditore di frutta ci offre 2 mele, 2 pesche e 2 banane per
6 corone ... 18 centesimi!!!!!!
Alle 16.30 circa siamo a Ardspach/Teplice zona famosa per le 'foreste' di
pinnacoli.
Partiamo subito con il trekking di 2 ore; la prima parte costeggia un lago
bellissimo dove i cechi vengono a farci il bagno e a godere delle cale.
Quindi si comincia con assaggi di bellezze naturalistiche; ad ogni pinnacolo
rimaniamo stupefatti, ma non sappiamo che cosa ci aspetta ...
Man mano che camminiamo scopriamo qualcosa di piu' bello, fino a trovare tra due
pinnacoli altissimi una porta in muratuta antichissima ... sembra quasi di
essere piombati in un film fantasy.
Attraverso questa porta si entra in un mondo immaginario ... pinnacoli alti 100
e piu' metri svettano e sembrano essere sentinelle ... passeggi in stradine che
la natura ha creato larghe dai 2 metri ai 50 cm ... ogni tanto un rigagnolo si
trasforma in cascata ... non e' possibile ... mai uomo sarebbe riuscito a creare
una cosa del genere ... le foto non renderanno mai merito ...
Estasiati ammiriamo, ma anche divertiti come in un enorme parco giochi corriamo
... si chiude il giro passando una lunga scalinata di roccia tra due pinancoli
... il passaggio e' talmente stretto che tocca passare di traverso!!!!!!
Sono le 18.30 e a malincuore bisogna ripartire.
Prima due parole al volo con un ragazzo con bambino in sella ad un Java
vecchissima, mi sembra del '35!!!
Alle 21.15 siamo all'hotel Ibis di Praga.
Doccia veloce e cena in hotel che come tutti i ristoranti Ibis chiudono alle
22.30.


Venerdì 13 agosto

La giornata e' dedicata a questa romantica capitale. Ritorno a Praga dopo 30
anni, e di allora ho solo alcuni flash ... sembra che il tempo si sia fermato.
Praga, come le altre capitali che vedremo, e' costituita da un centro diviso da
un importante fiume e su una delle sponde, su di una collina un castello domina
la citta' sottostante.
Visitiamo il quartiere di Mala Strana con la chiesa di San Nicola, famosa per la
sua cupola, simbolo di questa citta' insieme al Ponte Carlo.
Un ponte caratteristico con le sue statue di santi: foto di rito sotto la statua
di San Nicola da Tolentino ... i marchigiani sono anche qua :o))
Il ponte e' meta di moltissimi turisti i quali ammirano le porte di accesso, la
Moldava e le bancarelle che ai bordi del ponte si susseguono.
Ci fermiamo ad ascoltare un gruppetto di signorotti Praghesi, over 60, che con
strumenti in parte inventati fanno dell'ottimo swing... memorabile il cantante,
un anziano canuto, con due occhi azzurri dalle mille esibizioni :o)))
Paseggiando attraversiamo Stare MEsto ed arriviamo alla piazza della Citta'
vecchia.
Una tappa all'orologio astronomico e' d'obbligo: attendiamo lo scoccare dell'ora
per ammirare tutta la serie di meccanismi, dalla statua della morte che suona la
campana agli apostoli che si affacciano uno ad uno ... un capolavoro!
Come nostra abitudine non ci possiamo esimere dal salire sulla Torre del
municipio: da lassu' il panorama e' a 360 gradi sulla citta'!
Il giro continua e visitiamo la chiesa del Bambino di Praga che tanti miracoli
ha fatto e quindi rientriamo in albergo.
Cena veloce e si riesce per la Praga in notturna.
Il rullino a 400 asa fara' il suo dovere.


Sabato 14 agosto

Oggi e' un po' nuvolo, ma un vento teso ci fa ben sperare.
Puntiamo subito al castello: piu' che un castello, e cosi' saranno anche gli
altri delle capitali, e' da vederlo come una cittadella fortificata, con un
palazzo reale, una cattedrale, dei giardini, e le case che furono degli
artigiani o dei servitori.
Il passare degli anni ha poi in parte aggiunto o modificato ma l'idea di fondo
c'e' ancora.
Dopo il cambio della guardia, entriamo per la visita: su tutti la cattedrale di
San Vito, di architettura neogotica, uno degli stili che Samy ed io apprezziamo
maggiormente, quindi il vicolo d'oro con le casettine basse, oggi sede di
botteghe artigiane, e una volta abitate da artigiani o personaggi come Kafka.
Finita la visita comincia a piovere ... coincidenza vuole che la nostra Lonely
riporti: "Se siete fortunati fermatevi ad osservare i doccioni della Chiesa di
San Vito durante un temporale..." beh, lo spettacolo e' gratis :o)))
Dopo 30/40 minuti spiove e il vento spazza via le nuvole.
Passeggiamo nella parte alta della citta' alla scoperta della chiesa di Loreta
... ovviamente evitiamo di visitare la riproduzione della casa di Maria
trasportata dagli Angeli ... a pochi km da casa abbiamo l'originale ;-))
Si scende e si punta al quartiere ebraico; il quartiere si sviluppa di seguito
alla zona della Citta' vecchia.
Gli ebrei tanta importanza hanno avuto in questa citta'; furono accolti a Praga
e a loro fu consentito di costruire un loro qurtiere. Ricambiarono la
benevolenza con i loro appoggi economici e militari durante i secoli e la
convivenza con i regnanti fu sempre positiva salvo i soliti rari casi.
Il quartiere e' molto bello, con eleganti palazzi e molte sinagoghe, tra cui la
Vecchia Nuova Sinagoga che dato che oggi e' sabato non e' visitabile. Merita una
visita anche il cimitero con tombe del 1450.
Consiglio sull'argomento il libro 'Racconti e leggende sugli ebrei di Praga' con
notizie anche sulla leggenda del Golem.
Si chiude la giornta con la visita di alcuni quartieri piu' periferici come
Viserhad, una citta' nella citta'.


Domenica 15 agosto

Oggi, a malincuore lasciamo Praga per puntare a sud.
La prima tappa e' al castello di Karlstein, l'unico castello che visiteremo
della Rep. Ceca.
Aspettiamo per la visita guidata, in inglese.
Non consigliamo la visita interna, in quanto non si trova nulla di particolare
interesse.
Come i piu' famosi castelli di questa zona di Europa, essi sono particolarmente
belli per la loro posizione e architettura ma assai spogli all'interno.
Dopo un pranzettino con spiedini alla brace e data l'ora evitiamo la lunga
deviazione per Kutna Hora, famosa per la sua immensa cattedrale gotica e ci
dirigiamo a Cesky Budejovice.
Visita del centro con la sua piazza piu' grande di tutta la Rep. Ceca.
Ripartiamo alla volta di Cesky Krumlov, eletto da noi come il piu' bel paese di
questa nazione.
Doccetta veloce e via a scoprire questo gioiellino.
La sua caratteristica e' di essere un borgo ottimamente conservato e 'avvolto'
da un fiume; per avvolto intendo che il paese fu costruito in un'ansa di un
fiume, un'ansa di circa 270 gradi!!!!
Come l'architettura vuole, nella collina dominante il borgo e' stato eretto un
castello particolarissimo.
L'edificio principale e' completamente affrescato, esternamente, e la sua torre
e' cilindrica e dai mille colori ... la Lonely la da' come la torre piu'
fotografata ... i miei 3 rullini lo testimoniano ;-)))
Ogni vicolo del borgo presenta case dai colori vivaci con quel mix di
archiettura nord europea con influenze dell'est.
Facciamo cena in un localino consigliato dalla guida, e una grigliata
spettacolare con un boccalone di birra eccelsa sono il massimo che si possa
chiedere.
Ancora passeggiata per le nostre solite foto in notturna.


Lunedì 16 agosto

Colazione rapida e alle 9.00 siamo di nuovo per i vicoli di Cesky Krumlov.
Oramai lo conosciamo come casa nostra, ma nonostante tutto spunti per foto non
mancano.
Ripartiamo ed andiamo ad est.
A Telc ci fermiamo a visitare la sua piazza splendida, dichiarata patrimonio
dall'Unescu.
Telc, come altri, e' un piccolo paesi del quali apprezzare l'architettura e il
suo piccolo centro, ancora perfettamente conservato.
Dopo pranzo si punta ancora piu' ad est, per Blansko, regione carsica della
Moravia.
Abbiamo letto che qui ci sono delle grotte con stalattiti e stalagmiti famose,
ma in particolare ci sono delle grotte con un fiume sotterraneo navigabile.
La cosa ci incuriosisce e nonostante la guida dica che bisogna prenotare almeno
10 giorni prima proviamo comunque.
Dobbiamo stravolgere il programma dell'indomani e probabilmente fare
un'alzataccia con una lunga deviazione, ma vogliamo tentare.
Alle 17 chiude il centro info/ticket ... 5 minuti prima siamo li' a chiedere se
si puo' acquistare i biglietti per l'indomani.
Mi spiegano che bisogna prenotare.
Tiro fuori la mia arte, perfezionata in anni di lavoro ;-)), e spiego che
veniamo dall'Italia, in moto ... un po' li commuovo e mi dicono di farmi trovare
la mattina dopo alle 8.00 per provare ad acquistare due biglietti.
Rispiego che pernotteremo ad un'ora di distanza; ritento e alla fine dopo piu'
di 10 minuti ottengo di lasciare il mio nome e di farmi trovare l'indomani alle
10 per ritirare i biglietti.
Prima di ripartire alla volta di Olomouc un bisogno fisiologico ci costringe ad
una sosta.
A pochi metri ci sono delle toilette a pagamento.
Una signora sulla mezza eta' e' sulla porta e a lato un cartello in ceco riporta
un 4 e sotto un 2.
Vado per entrare e la signora mi blocca; parla in ceco ed io cerco di farle
capire che non comprendo. Continua ridendo ed indicando il cartello.
Questa gag va avanti un po' e Samy e dei turisti ci guardano incuriositi, anche
loro perplessi sul da farsi.
Immaginate la scena: una signorotta che ridendo parla un ceco veloce ed
incomprensibile ed un motociclista sudato con abbigliamento tecnico che
gesticola.
Ad un certo momento la signora si piega sulle gambe e mima il gesto di chi caca
facendo pure il verso dello sforzo e mi fa 4 con le dita ... neanche due secondi
ed io le mimo il gesto di chi piscia e le faccio 2!!!!!!!!!
Risata generale dei presenti e Samy al solo ricordo ancor oggi ride ....
Tornati alla moto troviamo dei ragazzini che si fanno le foto accanto alla
nostra moto ... una vecchia e rappezzata Transalp e' vista da queste parti come
una moto ambita e i rari e obsoleti motocicli che incontreremo ci fanno capire
il motivo.
In fondo il comunismo non e' molto che ha abbandonato questi luoghi ...
Arrivati ad Olomouc, scarichiamo i bagagli e visitiamo il centro con le sei
famose fontane barocche e lo splendido monumento barocco alla trinita', il piu'
grande d'Europa.
La piazza presenta un bel palazzo municipale con una bizzarra architettura ed un
orologio astronomico ... il comunismo volle lasciare del suo e le statue di
santi furono cambiate con statue sempre semoventi di proletari, per cui troviamo
il fabbro, il contadino, ecc... sorvoliamo ...


Martedi' 17 agosto

Alle 10 siamo a ritirare i biglietti: visitiamo le grotte, carine ma non
eccezionali.
Molto bello e suggestivo l'abisso di Macocha; durante la camminata si esce
all'aperto e ci si trova sul fondo di un pozzo naturale profondo 160 metri, con
un diametro direi di 100 m, completamente ricoperto di vegetazione ... per un
attimo mi ha richiamato alla mente le immagini delle evoluzione di Patrick De
Gayardon ... il Nicaragua, le foreste amazzoniche ...
A decine di metri sotto il suolo, saliamo su delle piccole imbarcazioni.
Affascinante la navigazione nel dedalo di fiumi sotterrannei con stalattitti,
grotte; come una Gardaland creata dalla natura ci diverte e ci appaga.
Ripartiamo e questa volta puntando ancora ad est facciamo dogana ed entriamo
nella Rep. Slovacca.
Bellissima la strada per il confine: saliamo tra foreste, con un susseguirsi di
curve e tornanti, respirando un'aria freschissima.
In cima al passo il cartello, di pochi mesi di vita, ci informa che la Rep.
Slovacca e' anch'essa in Europa.
Tramite statali e superando un numero infinito di veicoli arriviamo a Levoca.
Per arrivare abbiamo assaporato i caratteri di questa Repubblica, piu' povera
della 'sorella' ma fortemente caratterizzata dalle montagne e da foreste.
Levoca e' un paesino circondato da mura con un piazza meravigliosa.
La sua chiesa e' esageratamente bella, con l'altare ligneo piu' grande d'Europa
e pulpiti e cappelle di un'elegante architettura.
In generale l'architettura dominante nelle chiese di questa parte d'Europa, e'
quella neogotica piu' o meno rimaneggiata dal successivo barocco che per la
maggior parte dei casi si fonde in modo piacevole. Pochi i casi in cui questa
architettura ridondante e sfarzosa ha nascosto la severita' della piu' antica
arte.
Di Levoca sottolinerei il municipio e le belle e raffinate case delle famiglie
ricche del passato.
Un'ottima cena, con piatti locali ci fa concludere un'intensa giornata.


Mercoledi' 18 agosto

Dopo un'ulteriore visita di Levoca e pochi km di strada decidiamo di visitare il
castello di Spissky Hrad.
Esso sorge in cima ad un monte che si staglia tra leggeri declivi ricoperti di
larici.
Il castello nel 1700 era abitato ma un incendio lo ha distrutto; si presenta ora
come un susseguirsi di costruzioni in pietra bianca, con delle mura che si
estendono in lunghezza.
Ha conservato il suo fascino e per questo decidiamo di visitarlo.
Esistono due accessi: il primo e' alla base di una lunghissima e durissima
salita il secondo e' invece molto piu' agevole e dalla parte opposta.
Naturalmente quale abbiamo fatto?
Non sapendolo quello durissimo :o(((
Dal castello, e soprattutto in cima al suo torrione cilindrico si gode di un
panorama incredibile.
Consigliata fortemente la visita.
Dopo essersi ripresi risaliamo in moto.
Passiamo per una provinciale che ci porta in una realta' con la quale la
Slovacchia combatte da anni: i Rom.
Queste popolazioni nomadi, dai caratteri direi del sud Europa, hanno
letteralmente invaso intere aree e creato degli abitati con lamiere, tavole,
senza acqua corrente ne' linee fognarie.
I bambini giocano per le strade di terra e gli uomini fumano appoggiati a
qualche vecchio catorcio.
Negli anni gravi forme di razzismo sono sfociate in atti di violenza contro i
Rom, e ad oggi lo stato non e' riuscito a risolvere il problema.
Attraversiamo il parco naturale piu' famoso della Slovacchia, lo Slovensky Ray
(Il Paradiso Slovacco), e puntiamo a Banska Stiavnica: un ex paese di minatori
ora patrimonio dell'Unescu.
Il paese si sviluppa sulle pendici di un monte e con al centro una bella piazza;
sulle colline dominanti ci sono il Vecchio ed il Nuovo castello.
Qui una centralina che gia' aveva fatto le bizze decide di lasciarci.
Cambio rapido e via per puntare a sud/ovest.
Passiamo da Nitra e quindi arriviamo a Bratislava.
L'Ibis ci accoglie anche con i suoi ristoranti che chiudono moooooolto tardi :o))


Giovedi' 19 agosto

La visita di questa capitale, sviluppatasi sul modello gia' esposto, presenta
una citta' che per scelte, per lo piu' incomprensibili, non assurgera' mai al
ruolo di capitale europea.
Interventi poco intelligenti, tipo una sopraelevata che abbattendo uno splendido
quartiere taglia in due la citta' ed inoltre con le sue sollecitazioni sta pian
piano distruggendo la chiesa principale.
Solo grazie ad una guida ben fatta riusciamo a scoprire delle vie degne di nota,
dei bei palazzi e qualche spunto interessante.
Il castello e' ben poca cosa in quanto negli anni e' stato rimaneggiato ed e'
stato anche una caserma.
Nel complesso non ce la sentiamo di consigliare piu' di un giorno per questa
citta'.
Nel pomeriggio ricarichiamo i bagagli e ci dirigiamo a Budapest.
Alla frontiera spendiamo le ultime corone slovacche per acquistare l'ennesima
pecetta autostradale e in un'ora siamo nella capitale ungherese dove ci
fermeremo per quattro notti.
Siamo a 14 km ad ovest del centro in un Etap, per cui niente possibilita' di
cena.
Doccia, bucato approntando uno stendino alla Mac Gyver ;-)), e via alla scoperta
di una citta' bellissima.
Passeggiata in notturna e cena in un ristorantino con cucina tipica e violinisti
che fanno da cornice.


Venerdi' 20 agosto

La citta' di Budapest e' attraversata dal Danubio che divide le zone di Buda e Pest.
L'attuale capitale sorge dall'unione di questi due quartieri piu' un terzo,
Obuda, ora diventato marginale in quanto oggetto delle costruzioni comuniste,
tipo mega palazzoni popolari.
Buda e' caratterizzata dalla collina della Fortezza, Varhegy, e dalla Cittadella
oltre al quartiere che si sviluppa ai piedi di questa collina, Pest e' invece
caratterizzata dal centro vivace e dalle eleganti vie.
In questa giornata visitiamo la Fortezza degna di nota per la sua cattedrale,
per i Bastioni dei Pescatori e per l'elegante palazzo reale.
Visitiamo anche la Cittadella, fortificazione dalla quale si gode il miglior
panorama; oggetto nella seconda guerra mondiale della fuga dei tedeschi
assediati e quindi sconfitti dagli alleati.
Un altissimo monumento alla Vittoria ricorda quei giorni.
Visitiamo inoltre l'isola Margherita collegata con Buda e Pest dal ponte Magrid
e Arpad, quest'ultimo nome di colui che nel 896, a capo dei magiari, prese
possesso dei territori dove nacque l'Ungheria.
Il numero 96 e' per gli ungheresi un numero importante cosi' da ritrovarlo
spesso (es. l'altezza della cupola del Parlamento).
L'isola Margherita si sviluppa in lunghezza per 2,5 km: un po' stanchi prendiamo
a nolo un veicolo, tipo automobile a pedali ... scorazzando in su e giu'
riscopriamo l'animo del bimbo che sempre aleggia in ognuno di noi e le bellezze
di quest'isola, un vero polmone per la citta'.
Sono degni di nota anche il ponte delle catene e il ponte Elisabetta.
In questo giorno, Budapest e' affollata da milioni di visitatori in quanto festa
nazionale, e per tutto il giorno si tengono evoluzioni di piccoli aerei sopra la
citta'.
Ad una certa ora chiudono tutti i ponti e con dei galleggianti creano uno slalom
sul fiume.
Gli aerei si lanciano, zigzagano e passano sotto i ponti per poi piroettare.
Cena in un ristorantino consigliato dalla guida, e quindi via a vedere gli
ultimi fuochi d'artificio sul Danubio tra milioni di ungheresi.
A fine festa cominciano i problemi.
Un fiume di persone a piedi si riversa sulle strada per uscire dalla citta' e
noi con la moto ci ritroviamo letteralmente circondati.
Dobbiamo passare sull'altra sponda ma dopo alcuni tentativi e trovati i ponti
chiusi fermiamo un poliziotto il quale ci dice che sono tutti chiusi fino
all'1.00.
Incredulo e poco convinto di una scelta del genere provo ancora e alla fine
chiedo ad un tassista dove poter uscire.
Mi spiega che forse il ponte Arpad e' aperto.
Tra mille vicoli con Samy che mi urla destra, sinistra, dritto, riesco a passare
dopo un'ora nella quale abbiamo fatto Pest in lungo e in largo.


Sabato 21 agosto

Oggi facciamo i dintorni di Budapest.
La giornata e' in parte nuvolosa ma con un vento teso.
Puntiamo verso Eger per visitare la cittadina e il suo Var (castello).
Nel complesso la visita merita, direi forse piu' la cittadina.
Prossima tappa Miscolc ma invece di prendere la strada diretta scegliamo una
stradina appena segnata dalla carta.
Passeremo attraverso un parco nazionale, con una stradina un po' rovinata ma
molto curvosa.
Arriviamo alle spalle di Miscolc attraverso delle foreste.
La citta' di per se' e' brutta, ma la visita e' interessante per il vicino
castello, in parte in rovina.
Quindi rientriamo a Budapest per la cena.
Cena, giro e rientro in quanto alle 22.00 comincia a cadere qualche goccia.
Arriviamo in hotel tra una pioggia appena cessata e l'inizio della successiva
senza minimamente bagnarci.


Domenica 22 agosto

Visitiamo Pest, partendo subito con la visita del Parlamento.
La giornata e' molto nuvolosa e il clima e' autunnale.
Una lunga fila all'ingresso con una guardia che da' spiegazioni frammentarie in
un mix di inglese e ungherese.
Il civitanovese che e' in me prende il sopravvento e riesco ad infilarmi e a
cercare di capire qualcosa.
Alla fine capisco che i cittadini europei dal 1 maggio non pagano ma devono
presentare un documento.
Vengo lasciato passare dal militare e riesco ad ottenere i biglietti per una
visita guidata in italiano!!!!
Il Parlamento e' splendido; una enorme scalinata conduce ai piani superiori,
alla Camera bassa e alla Camera Alta, di cui attualmente viene usata solamente
una in quanto il governo ha unificato le due camere.
Sviluppato simmetricamente con al centro una sala con la caratteristica cupola,
presenta al centro la famosa corona ungherese con la croce piegata di lato,
circondata dalle statue dei piu' famosi regnanti.
La visita rivelatasi molto interessante dura circa 40 minuti.
Proseguiamo alla scoperta di Pest mentre il tempo si sta rimettendo e squarci di
sole ci riscaldano.
Visiteremo la Basilica, la sinagoga, il centro e il lungo Danubio.
Dopo cena foto in notturna sul meraviglioso ponte delle Catene e quindi con la
funicolare siamo alla Fortezza per godercela in tranquillita'.


Lunedi' 23 agosto

Lasciamo Budapest ed andiamo ad ovest, verso il mare degli ungheresi, il lago
Balaton.
Strada facendo visitiamo Veszprem, con la sua citta' alta caratterizzata dal
piccolo ma ben tenuto Var e il suo grazioso centro nella citta' bassa, quindi
costeggiamo il lago sulla sponda nord.
Passiamo per la penisola di Tihany, da dove con un servizio di 'zattere' si puo'
passare sulla sponda opposta e godiamo del paesino di Tihany e del successivo
paesino di Szigliget con il panorama del lago e delle case con i tetti in
paglia.
Arriviamo a Keszthely; visitiamo il centro e rimandiamo la visita del castello
per l'indomani.
Cena in albergo, rinomato proprio per il ristorante con le sue cantine di 200
anni di vita.
Passeggiata fino al porto e poi a nanna.


Martedi' 24 agosto

Viistiamo il castello di Festenic, con la biblioteca di Helikon semplicemente
fantastica ... sognamo di riprodurne una infinitesima parte anche a casa nostra
con ipotetici soppalchi ...
Lasciamo il paese e invece di continuare ad ovest puntiamo a nord alla scoperta
di Koszeg.
Bellissimo il centro, con una piazzetta da ritenere la piu' bella dell'Ungheria.
Quindi puntiamo per Fertod per visitare il castello di Esterhazy, chiuso pero'
per restauro, quindi preseguiamo per Sopron ai confini con l'Austria.
Anche questo paese si caratterizza per le sue ridotte dimensioni, con un'altra
splendida piazza e soprattutto una particolarissima torre circolare ...
E' tardi, non abbiamo hotel prenotati cosi' cerchiamo di fare piu' strada
possibile verso il rientro.
Un cielo nero come la pece minaccia temporali; lo sguardo vede pero' schiarite
sul fronte opposto.
A pochi km c'e' lo svincolo direzione Vienna a nord e Graz a sud ... a sud il
cielo e' pulito.
Corriamo veloci verso quello svincolo ma il cielo si scurisce sempre piu';
sentiamo l'odore della pioggia e guardiamo le auto nel senso opposto se hanno i
tergicristalli attivi ... a 1 km lo svincolo ... l'odore della pioggia e' forte
... imbocchiamo veloci verso Graz e puntiamo verso l'azzurro; gli specchietti mi
fanno vedere un cielo nero e fulmini ...
Marciamo veloci senza soste; a pochi km da Graz, a Gleisdorf, visto l'orario e
il cielo che di nuovo minaccia decidiamo di lasciare l'autostrada e cercare per
la notte.
Troviamo un bell'albergo e non appena finiamo di scaricare le valigie ....
comincia a piovere!!!!


Mercoledi' 25 agosto

Partiamo di buon'ora; direzione sud, verso la Slovenia e quindi l'Italia.
A Graz, vedo l'incrocio per Maribor/Lubiana o Klagenfurt/Italia.
La seconda dovrebbe essere la nostra scelta, perche' la tappa di oggi e' Bled.
La capitale ci alletta, quindi deviazione!!!! si va a Lubiana!!!
Alle 12.50 siamo a Lubiana; non abbiamo ne' guide, ne' carte stradali.
A senso troviamo il centro e parcheggiata la moto chiedo dove e' un Tourist
Information.
Alle 13.00 abbiamo la mappa del centro, una buona cartina e le info per vedere
questa bella citta'.
Le studiamo durante i 15 minuti del pranzo con un panino e coca, 15 minuti nei
quali piove ... Finiamo di mangiare ed esce il sole ... cominciamo a pensare di
essere fortunati :o)))
Il centro e' bellissimo e si sviluppa lungo il fiume che da' il nome alla
citta'.
All'inizio dello scorso secolo un architetto locale ha voluto abbellire e
impreziosire questa citta' regalandole dei bei lungo lago e il 'triplice ponte',
cosi' da creare un vivace centro cittadino.
Prendiamo un trenino e saliamo al castello: qui saliamo sulla torre per godere
del panorama.
Ridiscendiamo, percorriamo altre vie caratteristiche, visitiamo la chiesa
principale e alle 16.30 via per puntare verso nord/ovest.
Alle 17.30 siamo a Bled, sulle rive del famoso lago.
Il tempo e' bello e in 5 minuti si decide di prendere una barca a remi a
noleggio.
Il vento fresco mi consente di remare senza particolari patemi cosi' da
raggiungere l'isoletta nel centro lago: ormeggiata la barca vistiamo la chiestta
dove si sta tenendo un matrimonio.
Imbarcazioni addobbate con fiori bianchi hanno portato fin li' i pochi invitati.
Partecipiamo al rito di suonare le campane e riprendiamo la nostra barchetta;
giro intorno all'isola e ritorniamo all'ormeggio.
Alle 18.20 costeggiando tutto il lago saliamo al castello che domina tutta la
valle.
Il castello e' splendidamente conservato e dalle sue mura il panorama e' da
brivido.
Cena in un ristorante sul lago e poi passeggiata sulla riva.


Giovedi' 26 agosto.

Ci svegliamo un po' piu' tardi avendo dormito poco a causa di un temporale.
Diluvia; vento fortissimo, lampi e tuoni.
Ci consigliano di non partire.
Ci mettiamo le imbottiture, le nostre H2Out ed anche le antipioggia; regolo lo
scottoiler al massimo e partiamo alle 10.30 sotto una pioggia battente e
temperature invernali.
Puntiamo verso Kranyska Gora; attraversiamo la famosa localita' sciistica e
sulle pendici dei monti sta nevicando!!!!!
Una stretta e tortuosa statale ci conduce in Italia ed entriamo da Tarvisio.
Senza soste puntiamo ad Udine. In autogrill ci fermiamo e cominciamo ad
allegerirci.
Si riparte, smette di piovere e dalle parti di Venezia comincia rapidamente a
salire la temperatura.
Con poche tappe alle 18.30 siamo a casa.
Il contakm segna 97.100.


Cosa ricorderemo:

i caratteristici campi di grano e mais, costeggiati da meli intervallati da
foreste cosi' fitte da non far passare la luce del sole;
la bellezza romantica di Praga e la struggente Budapest di notte;
il lago Bled;
la natura incredibile del nord della Rep. ceca.


Cosa non vorremmo ricordare:

la prostituzione ancora dilagante nelle zone vicino ai confini con la Germania,
segno che ancora qualcosa deve cambiare;
la maleducazione nei bar/ristoranti ... mai un sorriso, mai un grazie;
le pessime condizioni delle strade di Budapest.


Ringraziamenti:

su tutti un grazie a Samy. Ogni parola o frase sembra retorica, ma io so che non puo' esistere una compagna di vita e quindi di viaggio che potra' prendere il suo posto ... e' semplicemente fantastica ed ogni volta sa stupirmi;
al buon Dio, che ha vegliato su di noi ...e anche sul tempo :o)))
alla nostra motina, perche' a parte una centralina che sapevo gia' difettosa, non ha accusato alcun problema tenendo dei consumi di olio ancora accettabili data l'eta';
a tutti quelli che ci hanno dato info e hanno chiesto nostre notizie via sms, come Marco Lupo, Sascha, Ateniens, A. Lottini, Annalisa, Gatto&Titti dal lontano Peru', Teorico e il buon Jimmy ...
ed infine a tutti quelli che hanno letto questo lungo report.


Alcuni dati:

18 giorni
5.800 km
18 km/l
1,2 kg di olio
2 cilindri di olio per scottoiler
18 rullini dia