Slovenia .... - Kugluff

Autore: Elvio Merlach...... alias Kugluff

Periodo: dicembre 2004

Partecipanti: Kugluff su Africa Twin XL750V

Dopo aver meditato tutta la domenica ho deciso di fare il mio reportino sull’ultimo gironzolo fatto da me assieme al buon Luigi in quel di sabato 11 dicembre. Sperando che la lettura vi aggradi a voi il piacere!
Come ogni 15 giorni io e il Luigi ci si ritrova in quel di Opicina per giocarci il pomeriggio a suon di curve e paesaggi nella vicina Slovenia. Lo so che potrà apparire strano ai più lontani che per fare un giro si debba per forza espatriare ma la spiegazione in questo caso è molto semplice: lì, la densità di popolazione e di macchine gioca a nostro favore inoltre la natura non è ancora stata distrutta dal passaggio dell’uomo e spesso è più probabile incontrarsi faccia a faccia con un capriolo che con una macchina!
Avevo sentito il Luigi in E.mail e telefono e dopo gli adeguati scongiuri e ascolto in serena meditazione delle mie varie fratture decidevo che il tempo avrebbe migliorato nel pomeriggio del sabato, ultimo controllo a chi viene e chi nò (accidenti 2 defezioni su 4 persone...Peccato) controllo "Roba-de-ciodi" e si parte!!!
Vedo Luigi che mi aspetta vicino al solito bar lo saluto chiedo caffè? Ma lui -giustamente.. -c’è poco tempo fà presto buio andiamo!!! Ok... Luigi hai ragione andiamo.....
Passiamo il confine con la solita menata dei documenti e sorrisini d’obbligo faccio segno che serve benzina e ci si rifornisce...1200 al lt ...no comment! e via verso Stanjel piccolo borgo fortificato possedimento dei conti di Koblenza signori di Trieste ultimamente è stato restaurato e le mura medioevali gli danno finalmente un aspetto deno della sua storia. Fermo il Luigi e lo dirotto verso un paese vicino dove gli faccio vedere un gelso secolare Età stimata 300 anni almeno (la base ha circa 4,5 metri di diametro)di questo albero e dei suoi proprietari se ne può approfondire nel libro 
Il gelso dei Fabiani- (Gran bel libro da regalare se volete fare una bella figura con la vostra bella). La casa editrice ve la scrivo in privato....
Il Luigi vede stupisce e sorride 
Roba de ciodi ha ormai le gomme calde il tempo è migliorato e quindi si prosegue verso Cecovini ma ad un bivio e il fido compagno di viaggio mi grida....ADESSO TI PORTOO SULLA MONTAGNA DEL SILENZIOOOOO.... mi metto quasi a ridere ascoltando il mio scarico!!!immagine) e di buona lena ci si arrampica attraverso un magico faggeto ,dopo 2 km poco manca che un elfo saltato fuori da qualche sasso a bordo strada e mi chieda...ma hai proprio tanta fretta di arrivare lassù?Vai più piano che non ti godi tutto ciò che posso offrirti....
Aveva ragione il Luigi... lassù in cima un pò di vento rendeva reale la cartolina attorno a noi .Il mondo là si era fermato a 50 anni prima e non sembrava avesse una gran voglia di recuperare il tempo perduto!!!!!. Un contadino con una pala e una fascina di legna passa vicino a noi e ci saluta noi contraccambiamo e tutti e due guardiamo giù nella valle e di fronte a noi il Nanos alle nostre spalle Trieste e il suo Carso
Per chi non lo sa il Nanos è l’ultimo monte della catena delle alpi e di cose ne sono successe da quando vide per la prima volta quella strana scimmia camminare giù nella valle, passarono i Romani , Attila i Longobardi le truppe di Venezia gli Austriaci gli Ungheresi i Tedeschi gli Italiani gli Slavi........Ok Luigi è ora di andarci anche noi!!!!.....e via giù dal monte (1000 mt sul mare) e sù in direzione Nanos ....
Curve controcurve piego inizio a buttarmi giù sempre più, ho le gomme nuove, le ho messe mercoledì sera e non le conosco ancora,ma mi sembrano uno strumento perfetto in mano a chi deve lasciare il segno sulla tela bianca....
Passiamo davanti una caserma di militari salutone a braccio e via sù ancora
Sento la pressione che cambia mi si stappano le orecchie e si sale ancora arriviamo sull’ultima curva sguardo in lontananza e davanti a noi laggiù il mare il golfo di Trieste più in fondo Grado e la sua laguna alla nostra destra la valle di Gorizia sotto di noi 1200 metri di strapiombo e la valle del Vipacco proseguiamo verso l’interno del monte ma la strada sterrata che abbiamo imboccato 2 km prima è coperta da cumuli di neve dove in certi punti si arrivava anche a montagne di tre metri ...Fà freddo devo tenere la visiera abbassata...ritorniamo indietro e, dopo aver incrociato un cacciatore che disperato cercava il suo cane perso al mattino ci dirigiamo su un’altra strada.Dopo pochi metri sterrato bosco foresta neve foglie e tanta strada....finalmente in lontananza un rifugio alpino...BENEEEEEE fermata d’obbligo e pausa. Omelette calde alla marmellata con birra per me, omelette al cioccolato e caffèlatte per Luigi(è piu goloso di me ma non ditelo in giro!!!). Poi lui guarda fuori mi dice vieni con me... mi vesto faccio 30 metri e davanti a me un orso in carne ed ossa vivo e vegeto che ci guarda!!!!Alla faccia di quelli che dicono che gli orsi se ne vanno in letargo!
Mi spiego..... lo tengono in cattività ma il freddo della zona fa si che non ne soffra per nulla 
Si fa tardi e il sole prima di tramontare incendia il mare e le nuvole, da lontano ci godiamo lo spettacolo e tutte le sue sfumature di infiniti colori che la fortunata occasione ci offre.Si ritorna...
Ultimo sguardo dall’alto e via, lemme lemme con gli occhi ancora estasiati di tanta bellezza...ma....
a metà dei tornanti troviamo il cane del cacciatore che stremato stà in mezzo alla careggiata....che fare????
Detto-fatto Luigi tu stai quà e trattieni il cane io torno su (24km di curve e sterrati) a chiamare qualche cacciatore che lo prelevi con la macchina.....lascio perdere le difficolta' nel farsi capire vista la diversità dell’idioma!!!! comunque tutto risolto 
-cane in macchina
-cacciatore contento
-noi anche 
----buio pesto---
dai che torniamo a casa ancora 40 km di curvette semideserte luna davanti a noi e sorriso dietro 2 visiere che dire altro????
Grazie Luigi 
Grazie a voi che avete letto delle nostre gioie!

P.S questo report, lo dedico a quel ragazzo sloveno incontrato in un bar poco distante dal confine che quando ci ha visto entrare ha voluto parlare con noi dicendoci stentatamente che aveva anche lui un Vmax 1200 e che amava le moto ma quest’anno non poteva andare in moto perché aveva il cancro!!!!

ciao Proz!