Scandinavia 2002 - Fulvio Bottoni

Autore: Fulvio Bottoni alias Gatto

Periodo: 3 - 25 agosto 2002

Partecipanti: Fulvio e Cristiana Bottoni su Honda Transalp XL600V 1998

Il nostro viaggio ha inizio ....6 mesi fa!

E' febbraio, le giornate sono quel che sono e la mente già pensa a temperature più miti, all'estate romana e alle vacanze estive. Prima verranno tante altre cose, la primavera, la Pasqua, Siena, un giro forse in Corsica a giugno, il Gianduia mai fatto prima e finalmente l'estate. Intanto però incominciamo a divagare sulla meta delle vacanze di agosto.

Abbiamo 3 settimane a disposizione nel mese di agosto e quindi tutto il tempo di un lungo giro.

Spagna? Troppo calda (vedi Fabio Dijetto :-))) ).... e poi l'abbiamo già vista parzialmente.

Grecia e Francia già viste.

Scozia e Irlanda? Può essere.

E la Scandinavia? Può essere.

Cristiana ha già visto l'Irlanda. Scozia e Irlanda rimandate al prossimo anno.

E sia per i paesi scandinavi. La curiosità di conoscere qualcosa di più della cultura vikinga e' una motivazione in più per affrontare il lungo viaggio.

I fiordi iniziano ad essere presenze sempre più concrete del nostro immaginario e contemporaneamente il tavolo da pranzo perde la sua funzione primaria per permettere l'accatastamento di piante, mappe, depliant, stampe da internet, guide, libri e ritagli di giornali sul mondo scandinavo.

Le sere passano intorno al tavolo a leggere e davanti al PC a navigare su rotte virtuali verso il nord (se qualcuno e' interessato ho del materiale da regalare o prestare). Dopo qualche settimana tracciamo un giro di massima fissando le mete irrinunciabili: Innsbruck, Bergen e i fiordi, Oslo, Stoccolma, Copenaghen, Skagen e Ribe (Danimarca continentale) e Colmar (Francia). L'idea è di passare almeno 2/3 notti in questi posti per poter vedere tutto o quasi e fare tappe intermedie di trasferimento che non superino gli 800 km, pena ..... problemi al posteriore =:-O . Le cose non andranno proprio così ..... .

Passano i mesi, le statistiche sul clima nordico in agosto ci fanno comprare pantaloni tecnici e stivali antipioggia (andiamo nel paese della pioggia e nel periodo in cui il bel tempo incomincia a scarseggiare....) e alla fine di luglio noi e la moto siamo pronti (gomme quasi nuove, cambio olio, adesivi LISSTA bene in vista ma non sono serviti, incontreremo solo 2 TA :-( ).

Ci attendono 23 giorni di posti sconosciuti o quasi, saremo in "solitaria" per l'ennesima volta (e' sempre difficile conciliare vacanze lunghe con altre persone con mesi di anticipo) e l'adrenalina è 1000!

Non prenotiamo nulla certi di riuscire a cavarcela fra zimmer, hytter, kro e vaerelser (stanze in danese) e alla meno peggio qualche albergo più costoso (:-().

Il 3 agosto e' il gran giorno. Il contakm segna 48406.

Un baule a testa per l'abbigliamento (2 jeans, 2 pullover pesanti, superpippo, calze di lana, biancheria per una settimana, 1 camicia per entrare nei ristoranti :-) , 5 t-shirt, 1 costume da bagno ..non si sa mai, 8 rullini + 1 b/n, 2 libri ed occhiali di riserva ---> siamo un po' talpe entrambi! Il tutto in contenitori di plastica per eventuali infiltrazioni ai bauli un po' datati), il baule centrale per beauty-case rispettivi, scarpe civili (anfibi per me e scarponcini da montagna per Cri), macchina fotografica, phon, guide e mappe, catena e cavetto per i caschi nelle soste, 1 kg di olio. Sullo stesso baule legato con il ragno uno zainetto con la mia giacca antipioggia, guanti antipioggia, golette anti... etc., e qualche cibaria di primo intervento :-)°°°°.

La borsa da serbatoio contiene il carico più prezioso, 'cassetta' degli attrezzi e parti di ricambio per la moto (filo per frizione e acceleratore, candele, fast, grasso catena, fusibili extra, lampadine etc...), altra macchina fotografica per foto al volo, mappa e guida del paese, occhiali da sole.

Bene, carichi come al solito come muli da soma (ogni anno ci provo a dire "quest'anno la borsa da serbatoio non la espando, non voglio guidare in piedi sulle pedane per vedere il cruscotto....") e vestiti con giacche e pantaloni con imbottiture comprese (non c'era spazio per metterle nei bauli.... sembrava di indossare quei pantaloni dimagranti ad effetto sauna per perdere 7 kg in 7 giorni :-) ) alle 8:00 del mattino partivamo, in ritardo "solo" di 1h sui programmi.

3 agosto

Roma-Innsbruck

Tempo incerto, non piove tranne che a Bologna. In un autogrill una mamma con bimbo in braccio ci guarda, si avvicina e poi si allontana. Infine si avvicina con il marito e ci fa: "E no, adesso dovete dirci dove andate?" Alla nostra risposta si illumina:"Che invidia ragazzi, la Norvegia e' bellissima. E con la moto! Ma appena lui cresce io risalgo su e si riparte" ci dice facendo un cenno al marito e riferendosi al suo tenero bimbo che guarda la moto e dice al papà "Anch'io, anch'io, vrooom". 4 chiacchere, saluti e auguri e si riparte. Anche oggi abbiamo avuto la riconferma di quanto speciale sia sentire l'adrenalina nel sangue pensando, vedendo, guidando una moto. E una luce che e' in alcuni di noi e che ci fa riconoscere fra mille altre persone. Gran bella storia la moto. :°-)

Gran casino di auto al Brennero ma alle 18:00 siamo per le vie austriache a cercare una zimmer. Solita fortunaccia, giriamo dalla parte sbagliata della città ed a malapena troviamo una casetta cadente con proprietari di 190 anni in 2 che ci estorcono 30 euro a notte per una stanzetta. Cri vede il cartello "Zimmer frei", visiona la stanza e quando vede un box doccia nel bagno comune (ma tanto non ci andava nessuno in quell'affittacamere da almeno vent'anni!) non fa caso ad un po' di ragnatele sparse qua e la, ai teli da bagno 10x20 (uno a testa) e ad uno strano odore dal pianerottolo (putrefazione?!? ?:-| ).

In compenso Innsbruck ha un centro pedonale incantevole (Tetto d'oro, il Duomo, i vicoletti fra palazzi dei secoli scorsi, la torre dell’orologio, …) e inoltre è in corso un mini-festival di musica jazz!

Cena a base di fiorentina, crauti e patate al cartoccio :-)°°°

4 agosto

Giriamo Innsbruck e i dintorni con puntata dovuta (vedi voce: "Vacanza con la moglie: effetti collaterali" ...) alla sede Swarosky e annesso parco/negozio/tagliola per portafogli. Fortunatamente non comperiamo nulla e sfruttiamo il parco per un picnic a base di prelibatezze locali (avevamo saccheggiato un forno in città di tutti i krapfen, non perdete quest'esperienza ingras....inebriante).

5 agosto

Innsbruck-Kassel (Germania)

Ci aspettano 650 km di autostrada per un trasferimento veloce. Sveglia alle 7:00, preparo il mio baule e chiudendolo mi rimane la serratura in mano! Va bene che sono usati e datati ma porc... =:-@@@@ ....tralascio la traduzione. Dopo mezz'ora siamo in giro a cercare un negozio dove trovare il pezzo. Intanto sono solo le 8 e dobbiamo attendere l'apertura alle 8:30. Inganniamo l'attesa davanti a krapfen, latte macchiato e succo di mela. Apre il negozio ma il pezzo è da ordinare. Verifico che il meccanismo di aggancio al wingrack sia intatto, provo a chiudere il baule con una corda piatta con gancio a strozzo (si dice così?) e decido di proseguire in quel modo, provando in altre città lungo il nostro viaggio. Il baule farà altri 7000 km senza problemi, forse "st'inverno" mi ci dedico :-O.

Si parte. Pieno al benzinaio. Faccio per ripartire, giro la chiave, tiro la frizione, spingo il bottoncino .... moto muta! Riprovo ma niente! Non e' giornata. Mi viene un dubbio: metto a folle, riprovo e il TA romba. Cavolo e' il sensore del folle che ha preso qualche gocciolina nella nottata per un acquazzone passeggero. Più avanti pulendolo il problema e' scomparso.

Finalmente partiamo. Sono le 9 passate. Il tempo e' bello e decidiamo di evitare l'autostrada verso Monaco e fare invece la Romantiche Strasse, trovandola poco dopo Fussen e seguendola tutta fino a Wurzburg.

La strada è bellissima anche se non veloce e rattoppata qua e la (ma in maniera perfetta). Non abbiamo tempo per fermarci oltre il tempo di una foto e un panino ma l'impressione e' che tutti quei castelli ai lati della strada varrebbero bene un prossimo viaggio.

Nel frattempo sentiamo via msg Dario e Annalaisa (Mirandolina di Mirandola) che sono a spasso dalle parti di Monaco. Purtroppo non riusciremo ad incontrarci e neanche al nostro rientro quando ci avevano invitato a Mirandola per spezzare la tappa finale. Ci rifaremo al Tortellino. Grazie cmq ragazzi.

Arrivo a Kassel alle 18:00, cena in una simpatica locanda su una piazza del centro e pernotto al Formule 1, economico, pratico e pulito.

6 agosto

Kassel(Germania)-Hastholm(Danimarca)-traghetto-Bergen(Norvegia)

Partenza alle 10 in ritardo come al solito e destinazione Hastholm dove dovrebbe esserci un traghetto per Bergen. Stavolta i km sono quasi 800 e si punta direttamente all'autostrada tedesca. Viaggiamo a 140/150 km/h ma sembriamo fermi quando passano lampi d'argento laggiù sulla corsia più a sinistra. Audi, BMW e Mercedes sfrecciano al fianco di cortei di camper (li incontreremo ovunque, parlando con qualcuno abbiamo ritrovato la luce che vive in chi va in moto), tir a 130 orari stanno buoni sulla destra e noi per raggiungere la corsia di sorpasso impieghiamo anche 30 secondi tanto sono larghe le corsie tedesche. Alle 16 siamo al confine danese, un poliziotto sta smontando pezzo a pezzo una vecchia BMW lituana e ci fa cenno di passare. Stop per la foto sotto il cartello Danimarca e via a 140 verso il traghetto. …2 km dopo altro stop perché il limite di velocità qui e' 110 ed inoltre devo fare benza. All'autogrill si fermano una coppia di ragazzi milanesi con un Cagiva Navigator nuovo di pacca. Vanno anche loro a prendere il traghetto ad Hastholm, poi Nordkapp.

Ripartono prima di noi in quanto io incomincio a cercare il primo di una serie di kili di olio (4,5 kg in totale) che alla fine mi vede ripiegare su olio per auto 10-40 SAW di varie marche. Purtroppo nel nord Europa vendono quasi esclusivamente olio per moto 4T sintetico o al massimo semisintetico :-( . E a che prezzi! Avrete capito che io uso solo olio minerale. Cmq la motina ne guadagna all'avviamento al mattino: senza neanche tirar l'aria parte al primo colpo e la temperatura sale più velocemente. Anche qui non provate a cercare un olio 20-50 SAW perché e' pura eresia. Piuttosto trovate oli 5-40, 0-40 etc... a buoni prezzi.

Perdiamo le tracce dei ragazzi milanesi e neanche al traghetto li troviamo. Avranno cambiato strada.

Intanto un muro d'acqua ci si para davanti; si fila lo stesso a 130, anche perché si vede nettamente oltre il muro l'inizio del bel tempo. Dopo soli 10 minuti siamo di nuovo con sole e nuvolette bianche e 30° C!

Fa veramente caldo al nord! E chi l'avrebbe detto.

Si esce dall'autostrada e fra una statale ed una provinciale in cui tir e auto si fiondano nei fossati laterali per farci passare (non scherzo, anche in Germania e poi in Norvegia ho visto auto schizzare impazzite verso destra appena ci vedevano negli specchietti...! Proprio come da noi :-( ) arriviamo ad Hastholm. Da qui parte un traghetto 3 volte a settimana per Bergen via Egersund. Sono le 21 e se c'e' posto si parte fra 2 ore altrimenti si ritenta fra 2 giorni, visitando intanto il nord della Danimarca.

Fortunatamente benché per le prossime 2 settimane sia al completo per stasera c'e' una cabina, non proprio economica ma c’e’.

La tipa della biglietteria mi dice che siamo fortunati a partire senza aver prenotato! Con solo 350 euro si parte per Bergen.

All'imbarco finalmente troviamo qualche altra moto, 3 super HD con signori 60+ enni, 1 TDM di una ragazza tedesca per Nordkapp e 1 HD Bad Boy di una coppia di Milano sempre per Nordkapp. Parlando delle nostre mete facciamo un pensierino ad allungarci al nord ma poi non vedremmo troppi posti che già assaporiamo. Sarà per il futuro e poi la strada per Bergen non e' neanche la migliore per l'estremo nord, sia per le curve dei fiordi che per i limiti di velocità (max 80 orari!) anche se e' sicuramente la più bella.

Saliamo sul traghetto e impreco non poco per trovare un assetto decente alla TA lungo la paratia del traghetto. I marinai lasciano che siano i proprietari a legarsi le moto (vedi "responsabilità declinata") ma forniscono una marea di corde (linde e pulite!), cunei di gomma e pezze per le selle. Inoltre anche il pavimento e' pulito come mai avevo visto su traghetti greci e italiani! Forse quelli corsi sono all'altezza.

Le barre paramotore sono ancora una volta utili allo scopo.

7 agosto

Bergen (Norvegia)

Il risveglio e' splendido! Stiamo navigando dall'alba fra le isole che costeggiano la Norvegia, i primi fiordi incominciano a stagliarsi all'orizzonte.La rotta del traghetto passa sempre più vicino alla costa e fino alle 15 del pomeriggio la navigazione si trasforma in una vera crociera fra fiordi sempre più alti e isole abitate da poche casine bianche, rosse, gialle con la loro brava bandierina norvegese. Che patriottismo! Lo ritroveremo ovunque, sia qui che in Svezia e Danimarca. Inoltre la giornata e' a dir poco soleggiata e con una temperatura intorno ai 30°C .... ancora da non crederci!

Bergen appare padrona del suo fiordo, si allarga sulle colline circostanti e si capisce perché fosse un porto strategico ed inespugnabile per le rotte fra l'Inghilterra e la Scandinavia. Per via delle colline anno e' stata ribattezzata la Beverly Hills norvegese.

Si scende rapidamente sul molo di Bryggen e si va dritti all'ufficio del turismo; qui un servizio a pagamento (ma economico, qualche euro) ci scova una camera privata sulla collina che domina il porto a poco piu' di 40 euro a notte.

Dopo 30 min siamo nella nostra nuova casa per i prossimi 3 giorni. La casa e' a 3 piani, in legno dipinto bianco e con stanze con pavimento e mobili in legno naturale, immaginate di essere all'Ikea! Il padrone di casa è un pittore e gestisce in assenza della moglie la casa; inutile dire che si rivelerà simpaticissimo e la casa pulitissima e molto comoda. Ho persino trovato un letto matrimoniale lungo 2,20 m! Fantastico! Smontiamo tutto il plus dalla TA e poco dopo siamo per le vie di Bergen.

L'atmosfera malgrado i tanti turisti e' molto calda, di villaggio di mare che ancora vive su pesca e indotto. Appena si entra nelle strade del centro più lontano dal porto la città sembra una come tante, con belle strade, qualche bell'esempio di chiesa in romanico a mattoni rossi (tutte a pagamento), palazzi del secolo scorso ad ornare una piazza pedonale in cui spesso si trovano artisti di strada. La cosa che però colpisce e che noteremo nei piccoli centri scandinavi e' la calma e la rilassatezza delle persone, degli ambienti, la cordialità e il sorriso sempre sulle labbra di tutti. I bimbi giocano, fanno rumore, piangono ma sempre senza disturbare, senza urlare; spesso li abbiamo visti rotolarsi a terra e i genitori lasciarli fare in assenza di pericoli!I ragazzi parlano molto fra loro, nei locali si nota una tendenza spontanea alla comunicazione che non sempre da noi si può percepire.

La notte inoltre e' tranquilla, abbiamo visto tantissime ragazze rientrare da sole alle 2 del mattino in bicicletta. E appunto la bicicletta: in tutti i paesi scandinavi (e non solo) e' essenziale, un'istituzione. Se ne trovano davanti alle case senza lo straccio di un lucchetto ad assicurarle. MBK nuove con freni a disco che farebbero gola a quanti ladri dalle nostre parti?!? E poi la nostra casa con una porta d'ingresso a vetro ed un serratura con mezzo scatto! Spesso rimaneva aperta tutto il giorno.... Per non parlare del fatto che nella nostra casa le camere non hanno le chiavi. Eppure abbiamo lasciato caschi, giubbotti, bauli e macchine fotografiche senza problemi.

Allora e anche ora pensando a queste cose mi viene da pensare ma quale e' la nostra civiltà? Dov'e' la nostra cultura? ........cmq non e' ne' una predica ne' una polemica e neanche il posto per tali osservazioni. Chiedo venia.

La sera trascorre serena, in pieno relax passeggiando sul molo di Bryggen dove sono gli unici magazzini rimasti in piedi dopo l'ultimo incendio agli inizi del '900. Sono la testimonianza di quella che fu la Lega Anseatica, un gruppo di commercianti tedeschi che fra il '600 e l'800 gestiva i traffici commerciali nel mar del Nord e nel Baltico, utilizzando porti strategici come Bergen, Oslo, Stoccolma, Ribe etc.. e costituendo una classe sociale che dominava le città ghettizzando la popolazione. I magazzini e il molo meritano sicuramente qualche ora per recuperare le memorie del passato scandinavo.

All'interno degli stessi si rivive la storia di Bergen, l'era commerciale e i ripetuti incendi che più volte demolirono gran parte della città tanto da far si che venisse proibito l'uso del fuoco nelle case anche per il riscaldamento. Ciò spiega il perché dei letti negli armadi!

8 agosto

Bergen

Il tempo e' ancor più splendido, 32°C! Gironzoliamo fuori e dentro Bergen e soprattutto andiamo al mercato del pesce del porto. Oltre che ai colori, agli odori e al chiacchericcio sperimentiamo anche i sapori dei panini preparati dai pescatori sul posto con salmone, gamberetti, granchio, arringhe, cetrioli e pomodori: ottimi anche se costosi. Inoltre nei ristoranti svuotano decisamente i portafogli per un pasto e quindi e' una buona occasione per mangiare del pesce ;-).

Restando alle spese colpisce soprattutto il costo di tabacchi, birra e alimenti in generale. Il nostro padrone di casa ci spiega che malgrado redditi molto più alti dei nostri hanno bandito il fumo e la birra dalle spese normali. Forse lo stesso non hanno fatto gli svedesi :-( .

9 agosto

Bergen-Hardangerfjord-Voeringfoss-Bergen (280 km)

Giornata dedicata interamente ai fiordi, da mattina a sera. Da Bergen seguiamo la direzione verso Oslo e dopo 50 km siamo già ai lati della gola dell'Hardangerfjord, uno dei fiordi più belli della Norvegia. Costeggiamo un lato del fiordo scoprendo villaggi arrampicati su pendici inizialmente dolci ma che addentrandoci nel paese diventano più aspre, qua e la troviamo cascate che si lanciano nel fiordo dopo 20/30 metri di salto; la nostra meta e' il punto più interno del fiordo dove a Voeringfoss dovrebbe esserci una cascata di 170 metri. Per proseguire e tagliare la strada prendiamo un paio di volte i traghetti-chiatta che collegano le sponde del fiordo o che spesso sono proprio la continuazione della strada come a Bruravik.

Si sale e si scende come da un tram, impiegando dai 20 ai 40 minuti nella traversata. Inoltre vedere il fiordo dall'acqua e' ancor più spettacolare.

Dopo qualche goccia d'acqua intimidita subito da un sole che scotta arriviamo nel tardo pomeriggio alla cascata di Voringfossen; dalla strada che sale dal paese di Eidfjord (con doveroso picnic a base di salmone e patate "cremose") fino ad un altopiano non si capisce bene dove possa essere il getto d'acqua ma appena aggiriamo un alberghetto costruito nel nulla sull'altura con una vista spettacolare del primo lembo del fiordo udiamo un boato sotto di noi! =:-O

Sul vuoto del fiordo c'e' un piccolo parapetto, ci affacciamo e sotto di noi un getto d'acqua incredibile si butta 170 metri più sotto li dove si apre il fiordo. La roccia circostante è completamente nera (forse ardesia?) e solo il muschio ha trovato un habitat ideale lungo i lati della cascata. Spero di aver fatto delle buone foto per riportarvi le impressioni suscitate in noi. In una parola, agghiacciante!

Scaricato un intero rullino (finalmente riesco a farmi fare una foto con la TA!)decidiamo di rientrare a Bergen, domani e' giorno di trasferimento verso Oslo, soli 500 km con il limite dei 80km/h .... :-| .

10 agosto

Bergen-Oslo (487 km)

Giornata un po' uggiosa ma cmq con il sole che ci accompagna fra una nuvola e l'altra. Allunghiamo un po' la strada per vedere qualche km del Sognefjord, anche questo meriterebbe qualche ora del nostro tempo. Lungo la strada facciamo una breve sosta a Borgund per vedere una bellissima chiesa di legno del 1150 (stavkirke); la deviazione e' veramente ridotta in quanto la strada passa a 30 metri dalla chiesa. Aneddoto: il biglietto di ingresso e' devoluto interamente al pagamento dell'assicurazione antincendio della chiesa, 14000 euro!

Per le 19 siamo finalmente ad Oslo. Ricerca dell'ufficio turistico che ci spedisce da un'affittacamere verso Norstrand, un quartiere appena fuori il centro e vicino alla costa. La padrona di casa ci fa l'interrogatorio, chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo, perché, etc.... tutto questo facendoci sedere in salotto ancora "bardati" di abbigliamento tecnico e senza stivali perché vuole che camminiamo senza scarpe in casa =:O ! Dopo 20 minuti divento insofferente e la signora "amorevolmente" mi ignorerà nei prossimi 2 giorni. Meglio così! :-P

Finalmente ci sistemiamo e corriamo a fare un breve giretto della città, la via pedonale del centro e qualche viuzza parallela. Poi pappa e a nanna.

11 agosto

Oslo

Bellissima giornata (come al solito) che dedichiamo quasi interamente all'escursione dell'isolotto di Bygdoy (ma in realtà e' collegato alla terra ormai), un oasi di natura nel cuore della città e soprattutto densa all'inverosimile di musei. Non che andiamo pazzi per gli ambienti "culturali chiusi" ma le premesse sono quelle di fare un salto nel passato norvegese. In particolare visitiamo il Vikinghuset dove sono esposte le tre navi Drakkar funerarie più antiche e meglio conservate al mondo (datate 1100), il Norsk Folkemuseum che e' un enorme parco in cui hanno ricostruito interi villaggi e cittadine dall'epoca vikinga (1000) all'800 e infine forse il più bello il Framhuset cioè il museo del Fram. Arriviamo all'ingresso di quest'ultimo quasi per caso, ormai mancano 50 min alla chiusura e forse non ci fanno entrare. Chiediamo e la ragazza della biglietteria ci dice che possiamo star dentro più di 1 ora e ci fa pagare solo un biglietto :-) .

Il museo del Fram (la nave che all'inizio dell'900 per prima arrivò al polo Sud con l'esploratore Admunsen) e' stato costruito interamente intorno al Fram stesso tirato in secca sulla terraferma. Si sale di vari piani intorno alla nave e si puo' leggere tutta la storia dell'esplorazione dei poli, vedere le attrezzature usate ed infine salire e girovagare sulla nave stessa. Indimenticabile!

Tramonto lunghissimo sulla collina di Nordstrand a guardare le stelle accendersi nel cielo.

12 agosto

Oslo-Stoccolma (500 km)

Tappa di trasferimento un po' più veloce appena passato il confine svedese (110 km/h) ed arrivo in tarda serata a Stoccolma per varie soste lungo la strada. All'ingresso della città il contakm ci molla :-( . L'ufficio del turismo e' chiuso al nostro arrivo e la sera alle 21 siamo ancora a girare per una stanza. Mentre a bordo strada leggiamo gli indirizzi della nostra guida (per la cronaca Lonely Planet e Routard) una coppia di ragazzi con BMW 1150 GS si avvicinano e ci chiedono se abbiamo bisogno di aiuto. Gli chiediamo giusto un'indicazione per un albergo e loro gentilissimi si propongono di aiutarci a trovare una sistemazione. Elia, turco ma di madre svedese e la sua ragazza canadese sono in vacanza dai genitori di lui ed hanno viaggiato dalla Turchia attraverso mezza Europa :-O .

Ci portano in almeno 5/6 posti di Stoccolma ma tutto e' pieno. Poi ci spiegano che in prossimità del ferragosto tutti gli svedesi si ritrovano nella capitale! Che fortuna!

Proviamo anche il vecchio carcere sull'isola di Langholmen, trasformato in ostello e albergo, ma anche qui nisba! Idem per un veliero trasformato in albergo e ostello all’ancora dell’isola di Skeppsholmen (Af Chapman). Peccato!

Elia ci propone anche di andare da lui, staremo stretti ma ci si può stare! Siamo attoniti! Non ci ha mai visto prima e ci offre la sua casa! Ringraziamo e continuiamo la ricerca. Infine ci portano in un piccolo albergo (Hotel Strindberg) a 2 passi dal centro; e' un po' costoso (110 euro) ma pulito, comodo e per oggi va bene così.

Ringraziamo i due ragazzi scambiandoci indirizzi e email, faccio un po' di pubblicità alla LISSTA e dopo un buon pasto in una Kebab House si fila a letto. 

13/14 agosto

Stoccolma

Alle 9 siamo già in moto, poco dopo troviamo un albergo più esterno alla città, ancor più grande ma più economico (50 euro). D'estate i grandi alberghi praticano prezzi scontati per riempire le camere in assenza degli uomini d'affari.

Per due giorni giriamo la citta' e le sue incantevoli isolette-quartieri (Langholmen, Skeppsholmen, Kastleholmen, Soderman, etc...).

Vediamo il cambio della guardia, il palazzo reale ed un concerto di 30 minuti di musica nella cripta reale, lo splendido museo delle carrozze, il museo del Vasa (assolutamente da non perdere, contiene l'intera nave di Gustavo III Vasa varata nel '600 e affondata immediatamente per errori progettuali), Skansen (un parco enorme in cui sono ricreati gli ambienti dal '600 all'inizio '900 con tanto di attori, balli folkloristici a cui si può partecipare con tanto di palestra e insegnante che gratuitamente impartisce le lezioni), il più piccolo vicolo di Stoccolma alle spalle della Cattedrale, la stessa cattedrale e una bellissima piazzetta adiacente (Stortorget).

Le sere vaghiamo nel quartiere animato che si stende intorno alle cattedrale e proviamo la cucina svedese, carne mista a pancetta, patate, uova e formaggio (pittipanni?!?), polpettine in salsa locale, zuppa di patate e cipolle, arringhe in vari modi, salmone fresco e birra finalmente in quantità e prezzi ragionevoli! :-)°°°

15 agosto

Stoccolma-Goteborg-Frederishavn(Nord Danimarca)-Skagen(Nord Danimarca) (550 km)

Giorno di viaggio, bel tempo e autostrada via veloce a velocità approssimate a causa della mancanza del tachimetro. Sorpassiamo una coppia di italiani su Africa Twin (stracarichi, Nordkapp?) e ai nostri saluti rispondono accodandosi. Ci "rubano" la scia per 200 km e dopo tanto tempo e' bello vedere negli specchietti un fanale che esce in sincronia nella corsia di sorpasso "coprendomi" da chi sopraggiunge. Ci salutiamo ad una deviazione, chissà chi erano, peccato non aver potuto scambiare due parole :-( .

Alle 14 siamo a Goteborg ma il primo traghetto per Frederishavn a nord della Danimarca e' alle 16:00.

Nell'attesa mangiamo un paio di panini con del pesce e salse varie, slurp! :-)

Alle 19 siamo in Danimarca e per le 20 entriamo a Skagen la cittadina più a nord della Danimarca, dove mar del Nord e mar Baltico si incontrano. E' anche conosciuta per essere un ritrovo di artisti, pittori, poeti e quanti altri cercano un angolo di tranquillità.

Fra le centinaia di casine gialle con tetti rossi bordati di bianco troviamo facilmente una casina tutta per noi con veranda, cucina e giardino. Inoltre per la prima volta la TA "dorme" al chiuso! Ha un garage tutto suo! Prezzo? 35 euro :-) .

16 agosto

Skagen

Altra ennesima bella giornata che insieme all'ambientazione (il nord della Danimarca ha coste basse e sabbiose, clima mite e umido, foreste di pini molto simili a quelli della macchia mediterranea) ricorda molto le mie parti, Sabaudia e le spiagge del Circeo.

E' pieno di bambini che fanno il bagno in acque un po' freddine per noi "terroni", faccio un tentativo .... ma che sono matti sti' vikinghi?!? Brrr che gelo! Fortunatamente il sole riscalda veramente, anche troppo!

Dedichiamo la giornata alla perlustrazione della zona. Poco a sud di Skagen si trovano le dune mobili (miles, si spostano una decina di metri all'anno) e la più famosa e alta e' "Råbjerg Mile". Piu' o meno 40 metri in altezza e un paio di km in larghezza. Una vera propaggine di un deserto sabbioso africano.

La cosa curiosa e' che quando si scala la duna e si arriva in cima (si gode una vista splendida sulla campagna danese anche se tutto e' molto piatto) ci si aspetta di trovare sull'altro fronte il mare: in realtà c'e' campagna ovunque e questa viene regolarmente ricoperta dalla sabbia in "migrazione".

Per chi e' stato ad Arcachon in Francia a vedere la Duna di Pylat, non c'e' paragone a vantaggio di quest'ultima (114 metri ed un fronte di qualche km).

Sempre nei pressi di Skagen andiamo a cercare fra arbusti e cespugli la chiesa insabbiata, "Den Tilsandede Kirke". E' un grande campanile bianco di 20 metri utilizzato oggi come punto di riferimento nella navigazione ma in realtà e' l'unica parte rimasta scoperta dalla sabbia che ha invaso un intero villaggio nell'700, se non erro. Metri sotto di noi ci sono ancora case, un municipio, stalle, strade, chiese ed altro! Cosa hanno dovuto fare i danesi per creare un posto insolito! Insabbiarlo! :-)

Al tramonto andiamo poco a nord di Skagen, a Grenen. Qui le acque del mar del Nord e del Baltico si incontrano generando vortici e onde anomale. Più che altro e' un posto simpatico dove passare qualche ora a prendere la tintarella.

17 agosto

Skagen-Ebeltoft-Copenaghen

Partenza mattiniera come nostro solito (10:30), si punta verso Copenaghen. Tagliamo un buon 150 km andando a prendere un traghetto ad Ebeltoft, 180 km a sud di Skagen, che ci porta nel nord di Sealand, l'isola danese più grande su cui sorge Copenaghen. Al mattino iniziano anche le mie peripezie con la pressione delle gomme; in Danimarca ma lo avevo già notato in Norvegia e Svezia, hanno l'attacco per la valvola del pneumatico fatto da un tubetto di 20 cm che non consente di agganciarsi alla valvola di una moto con raggi, dovreste provare per capire il dramma! E quanto ci si riesce a sporcarsi le mani con il cerchione! Cmq ogni tanto qualcuno ha un attacco "umano" e più o meno riesco a verificare la pressione.

Dopo il passaggio sul traghetto (ormai ho preso dimestichezza con le corde danesi, sempre linde!) che cmq accumula un'ora di ritardo (qualcosa in comune l'abbiamo!) siamo a Copenaghen per le 17:00. Troviamo casa in periferia (quartiere di Hvidovre) tramite il solito ufficio turistico (questo si fa pagare 6 euro di commissione) e trascorriamo la serata lungo le strade pedonali della città.

La prima impressione non e' positiva e più o meno la stessa rimarrà fino alla ripartenza. Si respira l'aria della metropoli caotica, molto rumore nelle strade, molte etnie, gente poco raccomandabile oltre una certa ora, prezzi esagerati nei locali. Non a caso le poche moto che vedo sono legate con catenacci ai pali lungo le strade.

Solitamente lasciamo i caschi legati con il cavetto alla maniglia del passeggero ed i giubbotti nel baule ma qui non ci sembra raccomandabile. Con poco più di 3 euro lasciamo caschi e giubbotti negli armadietti del deposito della stazione centrale distante pochi metri.

Cena sul canale più famoso, Nyhavn, ma nulla da ricordare del menu (il solito buon manzo danese). Dopocena a spasso per la zona storica di Copenaghen e soprattutto nei dintorni del palazzo reale (suggestivo).

18 agosto

Copenaghen-Helsingore-Copenaghen

Giornata nel mitico castello di Kronborg ad Helsingore. Di mitico oltre all'aspetto ha anche il costo (13 euro circa) ma cmq val la pena un giro fra i luoghi a cui si ispirò Shakespeare per l'Amleto (senza esserci mai stato). Kronborg sorge su un promontorio dal quale la costa svedese dista non più di qualche km e deve la sua ricchezza e maestosità alla funzione di controllo su tutte le navi che transitavano dal mar Baltico dirette al mar del Nord dal '600 fino alla fine dell'800. Naturalmente applicando il diritto di proprietà sullo stretto braccio di mare ed imponendo un dazio oneroso a chiunque. Chi non pagava veniva inesorabilmente affondato da uno dei cannoni del castello. (..... non ricorda un po' la Svizzera? ... scherzo Ale, ma mica tanto :-P).

Meritano una visita i sotterranei del castello, le vecchie casematte rimaste intatte e praticamente buie =:-O! Un po' di divertimento assicurato ai danni della propria compagna di viaggio ;-) !

La stessa compagna di viaggio troverà modo di rifarsi con un po’ di moto-scuola-guida nel parcheggio del castello.

Mentre gironzolavamo nel cortile scopriamo un gruppo di reduci di una qualche guerra mangiare e brindare già ubriachi fradici nelle cantine del castello, cercando di intonane vecchie ballate danesi. Dicono che i danesi siano il popolo "caliente" del nord Europa e si capisce.

19 agosto

Copenaghen-Roskilde-Koge-Copenaghen

La nostra allegra padrona di casa (ride sempre, penso che sia sotto costante influsso di alcoolici!) ci ripete che anche oggi il dio (Odino, Thor?) del tempo ha baciato la terra danese, sia gloria a lui! Avrà bevuto ma il tempo e' cmq bellissimo.

Escursione a Roskilde dove e' stato ricostruito un cantiere navale vikingo in cui riprodurre i cloni delle 6 navi vikinghe ritrovate sul fondo del fiordo della stessa Roskilde. Naturalmente c'e' anche un museo con le navi originali (quello che ne resta); facciamo una scorpacciata di storia vikinga e ammiriamo la nave di 30 metri che stanno ricostruendo con strumenti e materiali cloni degli originali per portarla a Dublino nel 2004, luogo natio della nave originale.

Uscendo dal sito vikingo ci fermiamo nella cattedrale di Roskilde; cosa c'e' di bello da vedere: 37 tombe di sovrani e sovrane di dimensioni incredibili oltre che di gusto largamente barocco! Qualcosa di simile al catafalco di Napoleone. La cattedrale e' stata ampliata di navate, nicchie e absidi varie nel tempo per permettere l'alloggiamento dei sovrani defunti e pertanto oggi ha l'aspetto di un mosaico di architetture diverse, bello ma discutibile. Merita la visita (come dice la guida Michelin....).

Finiamo la giornata a Koge, 30 km sotto Copenaghen. E' una deliziosa cittadina tranquilla (forse troppo) con ancora molte case a graticcio (legno e muratura), storte da far paura e costruite una a ridosso dell'altra sfruttando la spinta di sostegno della casa a fianco. Per capirci quelle con le mura bianche e le X di legno scuro di Asterix ed Obelix. Se ne trovano anche in Alsazia, Austria e Normandia. L'atmosfera e' veramente rilassante e sulla piazzetta ci godiamo dolcetti alla mela e cioccolato del solito forno svaligiato e succo di mela. Ari-slurp :-)°°° !

20 agosto

Copenaghen-Trelleborg-Egeskov-Ribe (Sud Danimarca continentale)

Carichi per il trasferimento verso il sud della Danimarca lasciamo la capitale all'alba (10:00!) e decidiamo di fare un paio di deviazioni per poter vedere Trellenborg (fortezza vikinga circolare in cui hanno ricostruito uno degli edifici da 30 metri di lunghezza e poco altro, peccato che non sia valorizzata ne tanto meno indicata dai cartelli stradali: abbiamo penato per trovare uno dei tipici cartelli della segnaletica danese a 20 cm di altezza da terra! Eppure non sono nani! ?:-O ) ed il castello di Egeskov (e' bellissimo con il fossato d'acqua, il parco,la collezione di auto e aeroplani d'epoca ma altro furto di 15 euro! :-( ).

Poco prima delle 17 giungiamo a Ribe.

8000 anime danesi popolano uno o forse il più bel villaggio danese conservato alla pari del suo periodo di massimo splendore, cioè nell'700, quando era la seconda città per popolazione e importanza commerciale della Danimarca. Un dedalo di viuzze strette e coperte di sampietrini, case del '500 in graticcio (le più antiche della Danimarca) e dipinte di colori sgargianti, botteghe con insegne antiche, un paio di chiese con campanili da 50 metri (vista incredibile!), un canale che si snoda sotto le strade creando qua e la laghetti lambiti da prati verdi e appena tosati e un porto fluviale lungo il quale si vedono i segni delle diverse inondazioni subite(la zona e' una palude estesa per km e km soggetta alle maree del vicino mar del Nord). Bellissima.

Da provare assolutamente il ristorantino sulla via pedonale "Weis Stuis" (..forse), ospitato da una delle più belle case in graticcio mai viste! E poi carne e pesce sono ottimi pur se cari come al solito.

Da non perdere il giro con la ronda della 22:00 (anche alle 20:00 ma meno caratteristico): e' prettamente turistico ma permette di passeggiare per mezz'ora per le vie più antiche e belle del villaggio e contemporaneamente ascoltare la guardia che vestita in abiti d'epoca racconta la storia di Ribe soffermandosi ora sulla soglia di una casa ora all'angolo di un vicolo. Da provare!

21 agosto

Ribe-Billund (Legoland)-Ribe

Per la serie "siamo tutti ancora bimbi!", porto Cri a Legoland e faccio finta che mi pesi. Inutile dire che ci divertiamo come matti (paragonabile ad EuroDisney) e veniamo via solo a cancelli ormai chiusi.

Giochi, trenini superveloci, canoe "acquatiche" e un minimondo tutto costruito con i mitici mattoncini Lego! Chi non ha mai giocato con i Lego? Un giorno ci porteremo la nostra prole, .... quando ne avremo!

22 agosto

Ribe

Sveglia all'alba, "dovremmo" trasferirci a Colmar e così avvicinarci lentamente all'Italia.

Controllando la motina al mattino noto che ondeggia un po' sul posteriore: wobbing? No, raggi rotti!!! =:-O Porca pupazza etc............ E' l'unica cosa che mi manca fra i ricambi! Iella nera!

Li conto, sono 6 sul posteriore e 3 in sequenza. Così non si arriva sicuramente a casa, almeno non con la TA in verticale..... .

Cerchiamo un mekka ma naturalmente non ha raggi Honda e per TA. Morale: lasciamo i bagagli in camera e alleggerendo al max la moto proviamo nel raggio di 50 km una serie infinita di negozi e officine ma senza risultato.

Infine poichè siamo a 80 km dalla Germania, proviamo a Flensborg, città tedesca abbastanza grande da poter avere un centro Honda. La fortuna ci aiuta e alle 5 del pomeriggio ordiniamo i raggi (tutti i 32, ormai sono tutti deformati :-( ) che su promessa del rivenditore arriveranno sabato mattina. ....naturalmente mi dice che da loro il sabato mattina l'officina e' aperta! E naturalmente non vuole alcuna caparra per l'ordine.

Ci mettiamo l'anima in pace, faremo una gran volata fra sabato e domenica per rientrare a Roma.

Nel frattempo dedicheremo 2 giorni a relax completo e passeggiate .... a piedi!

23 agosto

Ribe

Ancora una giornata di sole! Proviamo a noleggiare 2 biciclette ma vista l'ora alla quale ci presentiamo al negozio (13:00!) ci ritroviamo a piedi, sobh! Peccato, avremmo potuto raggiungere le isole di Romo e Mando, proprio davanti la costa di Ribe.

Ma in fondo pedalare e' più faticoso che starsene sui prati del parco di Ribe a leggere riviste danesi (non e' una lingua poi tanto complicata) e i nostri fidi libri. Poi qualche crepes e qualche gaufres allietano le ore. :-)

Bella serata al pub davanti la cattedrale con musica dal vivo e tanti ragazzi simpatici.

24 agosto

Ribe-Flensborg(Germania)-Strasburgo(Francia)

Alle 7:00 siamo già con le ruote verso Flensborg, stracarichi e con la moto che a basse velocità oscilla da paura! Sono 80 km di tensione ad ogni rotonda, ad ogni frenata e ripartenza ma alla fine siamo davanti alla serranda dell'officina per le 8:30.

Il mekka sbuca dal retro e mi fa: "Yeah!!!" con in mano il pacchettino trasparente e l'etichettina rossa e bianca dell'Honda. Ci offre un bidone di caffè e inizia a lavorare senza altre parole. Peccato dimentichi lo zucchero e io non osi distoglierlo dal suo prezioso lavoro... :-| !

Per le 12:00 la TA e' pronta, 32 raggi nuovi e pulitissimi (mai visti così avendola presa usata) scintillano dal posteriore! Paghiamo (200 euro, sobh!) e per le 12:15 siamo a 140 sull'autostrada tedesca.

Tiriamo fino a che si può, spesso si fa qualche centinaia di km con flotte di BMW e stranamente siamo noi a far la strada (chissà perché ma raramente ho visto moto oltre i 130/140 km/h). Stop a Strasburgo alle 20:30, i nostri ..... posteriori sono abbastanza provati dai 1000 km. Per gli altri 1000 se ne riparla domani.

Pappa e nanna!

25 agosto

Strasburgo-Roma(casa!)

Si parte freschi come due rose (quelle congelate che appena tornano a temperatura ambiente si squagliano!) e per le 11:00 siamo già al confine svizzero a tirar dietro un po' di "mortacci vostri, ladroni, ma che e' d'oro l'asfalto, etc..." alla tipa che ci fa notare il costo di "Vignette", il bollino-tassa-furto delle autostrade svizzere, 29 euro. Cmq ci si consola con il paesaggio montano e peccato non aver un po' di tempo per uscire dall'autostrada e arrampicarsi su qualche "collina".

E poi i veri Ladri ci aspettano con la pistola in mano al casello Roma-Nord: 27 euro per 540 km, anche la Svizzera sembra economica se si considera che già all'andata avevamo versato più di 30 euro nelle casse di Aurostrade S.p.A. .....

Le ruote in Svizzera girano su una strada di stelle, almeno e' questo l'effetto dell'asfalto/cemento in cui sembra esser disseminato un minerale tipo quarzo o cristallo, sembrerebbe quasi una strada di carta vetrata fine!

Affrontiamo il Gottardo con un po' di timore, forse la peggiore galleria europea; l'aria e' irrespirabile e la temperatura cresce avvicinandosi alla metà dei 18 km fino a farci boccheggiare. Il limite degli 80km/h e abbondantemente rispettato da varie auto che decidono di farsi il traforo a 50km/h!!! Poco ci manca che scendo dalla moto e inizio a spingerle per uscire al più presto da quell'inferno :-#.

Il passaggio di Chiasso ed il primo autogrill ci riportano alla realtà, il viaggio e' quasi alla fine e siamo di nuovi in Italia, paese amato e odiato per tanti diversi aspetti.

I km fino a Roma sono veloci e freschi, qualche goccia di pioggia gioca a farci fermare più volte per infilare i guanti antipioggia e altrettante volte per toglierli a causa del caldo appena il sole balena di nuovo nel cielo.

Finalmente casa poco dopo le 21. C'e' ancora, ci aspettava dopo 23 giorni di assenza. Il viaggio e' finito, siamo un po' stanchi degli inconvenienti degli ultimi giorni e domani svegliandoci già sapremo dove andare.

Domani non sarà importante se il tempo e' bello, non dovrò guardare il contagiri pensando ai km alla riserva e il livello dell'olio dell'auto non scende così velocemente.

Avrò però un tesoro in più da conservare fra le cose importanti della vita, un tesoro di facce, colori, parole, sapori, profumi ed emozioni che a volte nutrirà quel po' di malinconia che sopraggiunge sempre dopo un viaggio ed altre volte, spesso, sarà la linfa delle giornate, la ragione di un sorriso in più, la scintilla per cercare ancora altri posti da vedere, ancora altre persone da incontrare.

Statistiche brevi: 

Giorni 23 
Consumi benzina media 13,5 km/l 
Consumi olio totale 4,5 Kg 
Chilometri 7700 
Ore di pioggia 2,2 

Un grazie a Cri, compagna adorabile di viaggio

Un grazie a chi ci ha costantemente seguito nel nostro vagabondaggio con pensieri, msg e telefonate

Un grazie al TA che ci porta ovunque e comunque

E un grazie a chi e' arrivato fin qua per leggersi questo lunghissimo racconto.

Buona strada

Fulvio, Cri & Trampy(Roma)