Moto e mente...

Non so se capita anche a voi, ma quasi sempre nella quotidianità sento come una specie di pressione mentale. La mente è sempre impegnata duramente in qualche pensiero o pensieri, ci gira intorno, li guarda da diverse angolazioni cercando di capire, come quando uno gira intorno un oggetto per capire come aprirlo o capire come è fatto.
Mille pensieri si accavallano, analizzi uno, poi un altro, poi ancora un altro poi ritorni al primo e così via... No no tranquilli non sono depresso o altro, ancora no...
È solo se chiedere se capita anche a voi che quando andate in moto (da solo, senza passeggero o con altri insomma da soli) la mente smette di pensare, non la sentite più, magari è li che parla ma non la sentiamo. Forse è anche lei che si gode il giro e sta zitta.
Poi improvvisamente mentre è così arrivano idee brillanti, soluzioni, punti di vista sorprendenti che prima non avevo mai avuto, intuizioni geniali.
Succede SOLO mentre guido la moto.
Capita anche voi?

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Con il casino che è diventata la società ci credo che pensi continuamente. Succede anche a me, con imbufalimento conseguente.
Quando sono in moto, specialmente se viaggio, anche io difficilmente sono bombardato da pensieri; magari, consciamente o no, sono concentrato nella guida.
Ma mi godo il viaggio. Penso che sia una sorta di auto rilassamento, una specie di situazione semi ascetica dello spirito o di quello che è.

I pensieri ci assillano continuamente, purtroppo oggigorno siamo ridotti così.
Quando guido la moto da strada (per me il Transalp) la mente è poco impegnata, qualche pensiero si affaccia e "rompe le scatole" ancora. Il vero "sgombramente" -per me- è l'enduro tecnico o hard, fatto con moto enduro racing : in quel caso la mente è al 100% impegnata a guidare, cercare il percorso migliore, superare gli infiniti ostacoli e non ha proprio spazio per altro che non sia la concentrazione di guida. La soddisfazione, dopo avere superato pezzi MOLTO impegnativi o fatto percorsi tecnici con un passo adrenalinico, è qualcosa che non ottengo con altre moto !

È solo se chiedere se capita anche a voi che quando andate in moto (da solo, senza passeggero o con altri insomma da soli) la mente smette di pensare, non la sentite più, magari è li che parla ma non la sentiamo.

Capita, capita..  Vi dico la mia esperienza. Esco rimuginando i tanti pensieri che tutti abbiamo in testa, un po' contratto. Salgo e mi avvio. Imbocco la solita strada "di collegamento" (per chi è pratico della zona romana: Tiberina e poi Salaria verso Rieti), guido piano, con i pensieri che fluttuano. Trascorrono i chilometri, i pensieri "scendono", non sono ancora concentrato sulla guida, progressivamente subentra una sorta di rilassamento. Assomiglia proprio a quello che dici Schimiro! Non mi sento più contratto, e ora comincio a "sentire" la motocicletta (nel frattempo sono arrivato verso Antrodoco). E allora ecco la traiettoria, il peso sulla pedana, la frenata (ora sono sul passo) sto bene! I pensieri di prima sono proprio spariti (ora ho da fare con i tornanti) . Di qui in giù mi diverto proprio. Più saliscendi e curve, e più mi diverto. Nel mio piccolo, con un pizzico di adrenalina, un po' come dicevi TT350. Al ritorno mi porto la sensazioni di "sono in pace col mondo", che dura ancora per un po', anche dopo che sono sceso. Come fare a spiegarlo a chi non è motociclista? Ricordo qui si scherzava sulla "deviazione terapeutica", del resto qualcuno parlava della motocicletta anche come "terapia di gruppo"  

"Guido piano" lo canta anche Fabio Concato, uno che la sa lunga
Penso che parte della "elevazione" sia dovuta al fatto che la moto dà un senso di libertà che la macchina si sogna. Forsse solo la bicicletta le si avvicina.