Provenza 2005 - Fabio Perugini

Autore: Fabio Perugini alias Dijetto

Periodo: ponte 2 giugno 2005

Partecipanti: Fabio & Samy Perugini su Honda Transalp XL600V 1992


Samy ed io abbiamo bisogno di un periodo di tranquillita' e quindi a meta' maggio si decide di prenderci qualche giorno a cavallo del ponte del 2 giugno.
Abbiamo 5 giorni in totale e aperta la cartina si cerca una zona a portata di ruota.
Croazia? No, troppo vicina
Corsica? Bisognerebbe dedicare piu' tempo
Provenza? Ah, quella zona con le case in pietra e gli sportelloni azzurri? Si' ci piace ... chissa' perche' :o)
Un po' di domandine in Lissta, le solite veloci, complete e gentili risposte, una navigazione su internet (non sono mai riuscito a trovare info utili sul web ... ) l'acquisto della Lonely Planet, e si pianifica il giro.
Il primo e l'ultimo gionro saranno dedicati al viaggio; per noi circa 800 km per ogni tappa, i restanti tre li dividiamo in alta provenza e Verdon, Luberon, citta' signficative.
Escludiamo volutamente la costa perche' gia' fatta e perche' non vogliamo il caos.
Si parte mercoledi' alle 8.30 con la moto a 99.777 km, dopo aver controllato olio, gomme, trittico e freni. A parte le gomme a 14.000 km ma con un tacchetto ancora decente il resto e' ok.
Tre valigie con la centrale semi vuota e via.
Il viaggio fino all'innesto della A1 non passa mai causa code di svariati km per 3 cantieri; le passiamo a 30/40 kmh guardando i poveri automobilisti che tra uno sbuffo e una parolaccia son li' a soffrire.
Ad Imola PaperoGino conosce una nuova vita: il contakm segna 00000 !!!! :o)))
La giornata e' nuvolosa e questo fa si' che le temperature non superino mai i 25 gradi, ottimo per viaggiare.
Arrivati ad Asti lasciamo l'autostrada per fare la noiosissima e bruttissima strada fino a Cuneo dove finalmente si vedono i monti.
Qui sbagliamo strada e invece di prendere la valle Stura prendiamo la valle Maira.
Dopo 25 km, troppo presi dalla splendida strada e dai paesi come Dronero, capiamo di aver sbagliato.
Ci informiamo se esiste una strada per svalicare verso il colle della Maddalena ma ci spiegano che dovrebbe essere impraticabile.
Sono le 19 e non ce la sentiamo di andare a vedere; Barcelonnette e' ancora lontana e ci attendono per la notte.
Avvisiamo del nostro ritardo, giriamo la moto e si ripunta a Cuneo, Borgo San Dalmazzo, Demonte e finalmente riconosco la bellissima strada che ci fecero fare i Gianduja.
La strada e' fiancheggiata da verdi montagne con qua e la' cascate altissime ... svalichiamo i 2000 m circa e scendiamo verso la Francia.
Alle 20.40 siamo alla chambre d'hotes prenotata; e' fuori Barcelonnete, in mezzo ai monti; e' stupenda!!!!! La signora gentilissima ci accoglie e ci sente un suo amico ristoratore se c'e' possibilita' per un pasto.
Scarichiamo i bagagli e via ripartiamo per andare a pochi km a mangiarci una bistecca con le patate.
Sono le 21.30 e c'e' ancora un po' di luce.
Alle 23.30 dopo 823 km si puo' andare a dormire.
L'indomani dopo una colazione abbondante si riparte alla volta della valle del Verdon e le sue gole.
Per arrivare facciamo il colle dell'Assol a 2250 m; altra stupenda strada con ponti in pietra e cascate; i maggiociondoli e le ginestre ci accompagnano per km e km.
In tutta la strada incontriamo solo due olandesi!
Passiamo Colmars con il suo borgo fortificato e arriviamo a Castellane, da dove partono le due strade che fiancheccgiano le gole del Verdon: la settentrionale e la meridionale nota come la 'Corniche Sublime' e il suo ponte piu' alto d'Europa.
La sera dobbiamo arrivare a Manosque, ad ovest.
Fare il giro significa rifare la stessa strada due volte ... vabbe' son sempre curve. :o))
Dopo una visita a Castellane si parte per una strada tutte curve che corre alta sulle gole; molti sono i punti dove potersi fermare per delle foto.
Lo spettacolo e' notevole e il traffico e' scarso.
L'Anakee nonostante i km tiene bene anche una andatura piu' allegrotta; e' sincera e ti accorgi quando comincia a cedere ... i peletti che erano sul bordo gomma da tempo vengono fatti fuori e il tutto grazie ad un ottimo asfalto :o))
Arriviamo a M.-Sant Marie, paesino stupendo all'uscita delle gole, famoso per esser stato costruito a ridosso di due rupi collegate fra di loro da una catena con una stella (vi tralascio la leggenda).
Girello per i vicoli in cerca di scorci; casine colorate, fiori, sportelloni azzuri e lilla e cornicioni fatti con i coppi rovesciati ... siamo in Provenza!
Si riparte dopo un'insalatona per pranzo alla volta del versante sud.
Anche qui la strada invita alla piega e alla sosta frequente per delle foto, sia al 'Point sublime' che al ponte.
Ritorniamo indietro percorrendo la stessa strada.
Lungo la strada Samy mi fa "Ho sentito un clacson...", strano a parte due motociclisti che abbiamo salutato non abbiamo incontrato nessuno.
Dopo poco ci affianca un Bmw 1150 che mi suona; il primo pensiero e' che mi sto perdendo qualcosa o e' successo qualcosa.
Dopo 5 secondi focalizzo ... ma si e' lui, Gianni Rondolini di Perugia, Lisstaiolo di vecchia data!!!
Ci fermiamo, saluti e abbracci e chiacchiere su come va e come e' piccolo il mondo.
La Lissta e' ovunque!!!
Dopo un po' si riparte e ci si dirige a Manosque, paesino posizionato tra la zona del Verdon e quella del Luberon; dopo mezz'ora in giro a cercare la chambre d'hotes prenotata, innumerevoli richieste di informazioni, riusciamo nell'intento.
La mappa fornitaci era sbagliata in quanto non teneva conto di due nuove rotatorie ... :-||
Si tratta di una villa d'epoca (una Bastide), con un enorme fascino ma per i miei gusti tenuta male.
Qui abbiamo anche la cena e ci ritroviamo in una sala con un grande camino a terra, con altre 3 coppie e i padroni di casa.
Tutti seduti intorno ad un tavolo ellittico si parla un mix di francese e inglese cosi' che tutti comprendano.
Questo decadentismo romantico che la padrona di casa vuole tanto decantare e' evidente sia nel mantenimento della villa che alterna stupendi mobili del 700 ad anche eleganti ragnatele del duemila, a pavimenti di cotto originali e crepa sul muro ...
Lei si presenta con scamiciata di lino e capello accrocchiato alla Madame Bovary, lui mezzo spelacchiato con riccioli grigi bianchi e t.shirt infrittellata, ma si sa ... e' un cuoco di classe (almeno dicono le innumerevoli riviste in giro per la casa).
I discorsi vertono sulla cucina, sulle origini della villa, etc etc. ... tra l'interessato e l'annoiato decido di dare una svolta; comincio a parlare di viaggi e quindi, guarda un po', di moto. Una coppia e' francese ed e' in Varadero; prima aveva una Ta e una At e per cercare piu' comfort hanno fatto il cambio; l'altra coppia di Torino (lui di Bousson) ha una Transalp dell'87!
E' fatta ho trovato la coppia simpatica!!! :o))
Oramai i discorsi entusiastici del sottoscritto sulle qualita' di questa moto coinvolgono anche un'altra coppia di mezz'eta' di Torino, lei arredatrice con negozio a Sestriere e lui industriale che ha girato mezz'Europa per lavoro.
Dopo un'ora di chiacchiere la signora e' talmente curiosa che vuole andare a vedere cosa sia una Transalp.
Il decadentismo romantico non prevede luci all'esterno ... nessun problema l'amico Ta-ista accende i fari dell'auto e illumina la moto. :o))))
La mattina ci si saluta dopo una colazione passata a ridere sulla serata precdente e sulla promessa dell'amico torinese ad iscriversi in Lissta :o))
Si parte per il Luberon.
Prima tappa a Roustre' per la visita del Colorado Provencal: formazioni di terra rossa/arancio ed ocra erose dal vento e dall'acqua. Stupendo!
Quindi andiamo a Roussillon alla scoperta del paesino di terra rossa: consigliato fortemente per le sue casine e i suoi vicoli. Le foto fioccano a destra e a manca.
Poi Gordes, semplicemnete incredibile, solo questo vale il viaggio, le costruzioni in pietra a pochi km, l'abbazia di Senanque, i campi di lavanda di Lagarde d'Apt (purtroppo per noi non ancora in fiore), e Fontaine de Vauclase con la sua sorgente in pieno paese, e Isle sur la Sorgue ed infine Mountex dove arriviamo alle 21.40 alla nostra Mas che ci aspetta per la sera.
Una coppia di ragazzi l'hanno comprata da due mesi e noi siamo i loro secondi clienti.
Gentilissimi, mas stupenda e servizio impeccabile. Consigliata.
Il giorno dopo andiamo ad Avignone per la visita del palazzo dei Papi e del Ponte di San Benedetto.
Non mi dilungo in dettagli, cmq consigliamo la visita di questa citta'.
Dopo pranzo andiamo ad Aix en Provence, cittadina piena di vita, con bei vicoli e negozi; la consiglio anche se ad oggi avrei preferito vedere qualche altro paesino minore ... d'altronde e' pero' considerata la capitale della Provenza.
Chiudiamo la sera arrivando a Les Arc Sur Argens ad un B&B prenotato.
E' gestito da una coppia di signori, simpaticissimi e con una gran voglia di chiacchierare.
Scopriamo che lui lavorava per l'Ibm ed ha abitato a Vimercate ... chiediamo se conoscono un certo Massimiliano, un ometto piccolo e nero, ma a questa descrizione ci dice di conoscere solo un certo Silvio ... ;-))
Si dialoga in inglese con inframezzato francese e spagnolo ... considerate che io me la cavo solo in inglese!!!
Interrompiamo per andare a cena; consiglio fortemente la visita del villaggio mediovale conservato perfettamente.
La mattina a colazione si ricomincia con le chiacchiere e solo alle 9 riesco a stoppare la signora spiegandole che ho qualche km da fare per tornare a casa :o))
Alle 9.40 partiamo.
Fino alla frontiera non ci sono problemi; dopo Bordighera comincia una fila che si protrarra' fino a Genova: milanesi e torinesi che ritornano a casa!!!
L'andatura sara' per noi lentissima causa l'autostrada dei fiori che e' stretta e senza corsia d'emergenza.
Alle 15 siamo a Tortona; panino e coca e alle 20.00 siamo a Civitanova dopo un viaggio di 811 km e dopo aver visto qualcosa come 150 km di coda nell'opposto senso di marcia ...
La moto segna 102.130 km.

Dijetto&Samy& PaperoGino over 102.000


I ringraziamenti:
ad Ale Bassi, Luca Barozzi, Fabio Zanardo, for those, maxxx, Sascha, per le indicazioni che ci hanno dato


Il viaggio in cifre:
5 giorni
2.350 km
3 hg di olio GPS
17 km/l di media
un cilindretto di olio per lo scottoiler
0 problemi alla moto
10 km di pioggia
dai 10 ai 30 gradi di temperatura
4 rullini da 36 di Dia
65 euro di media per camera e colazione
20 euro di media a persona per una cena
1,22 euro/l per la benzina 95 ottani