Livigno - Francesco Roberti
Autore: Francesco Roberti alias Schiapputer
Periodo: da giugno a settembre
Partecipanti: Francesco Roberti su Honda Transalp XL600V 1999
Il titolo originale del post era " tue fespe sulle nefi sfizzere", ma e' favoloso anche in TA.
Da Idro via Lavenone Pertica Alta Tavernole sul Mella, Colle San Zeno, Val Palot puo' essere un ottimo itinerario per Gio' Silver o chiunque volesse passare dal lago d'idro al lago d'iseo per strade tutte curve e poco frequentate!!!
Per schiapp la giornata comincia presto: complice un caffe' di troppo all'1di notte di venerdi non riesco a dormire e per la paura di non arrivare in tempo alle 6.00 di mattina all'appuntamento con Wvespa, mi bardo e parto da Sarnico all'una e 30. Cosi' ho tempo di fare 200 km a zonzo per la bergamasca ed essere puntuale come un orologio (sfizzero) nella piazza di Costa Volpino alle 5.30.
Quanta umanita' si incontra per le strade di notte: festaioli ritardatari, pendolari albaioli, panettieri, gitanti ...vespisti folli!
Alle 6.00 in punto (puntuale come un orologio sfizzero) arriva il compagno di merende Wvespa e l'avventura ha inizio.
La temperatura e' mite (sul lago ci sono 10 gradi) ma man mano che si sale da Pisogne in Val Palot i gradi cominciano a scendere, compare la neve ai bordi della strada, poi sulla strada, poi arriva il ghiaccio e ci troviamo a tremare sul colle di san zeno con 4/5 gradi sotto zero e un bello sterrato ghiacciato da percorrere. (oviamente per la nota legge di Murphy la moto da enduro e' ferma in garage e gli sterrati si fanno in vespa...)
Fantastica al primo albeggiare la vista del panettone del guglielmo completamente imbiancato.
Varcato il passo si piomba in Valtrompia (via Pezzase) all'altezza di Lavone. Si prende a destra. Dopo pochi metri (il termometro di Tavernole sul Mella segna 1 grado) si gira a sinistra e si inizia a salire verso Pertica Alta per una strada tutta curve che conduce verso il lago d'Idro e le Giudicarie.
In 2 orette siamo a Idro giungendo da Lavenone e iniziano a inerpicarci verso Madonna di Campiglio.
Qui un bellissimo sole (e 4 gradi sotto zero) accolgono i 2 assiderati vespisti (che avendo sottovalutato le temperature non si erano muniti di adeguato abbigliamento) e pertanto e' d'obbligo una sosta per un cappuccio bollente, assieme ad alcuni fortunati sciatori, viste le bellissime piste.
Wvespa, mosso a compassione per il battidenti di schiapp, gli presta un provvidenziale maglioncione di riserva...
Rinfrancatoci tenendo in mano la tazza bollente, facciamo il passo di Carlo Magno tra 2 muri di neve e scendiamo in Trentino per affrontar il passo delle Palade. Ormai il sole e il cielo bellissimo ci hanno fatto dimenticare il freddo delle Giudicarie e anche intoppi, quali la strada interrotta per le Palade (che ci costringe ad allungare di una ventina di km) vengono presi con piacere.
Il viaggio continua con le vespe che funzionano come orologi (di Pontedera) e oltrepassiamo Merano giungendo al confine sfizzero di S Maria dopo Glorenza.
Qui ci fermiamo in un incantevole paesino a mangiare il panino con lo speck godendo della vista delle cime innevate del Gruppo montuoso dello Stelvio.
Altro passo di rilevanza (Fuorn? Fuork? sono senza cartina e non ricordo bene) a circa 2150 metri, dove tentiamo un fuoristrada vespistico nella neve che si conclude tragicamente con le vespe insabbiate dopo poche decine di metri (se le foto vengon bene le vedrete su cyberscooter spero...) e via verso il (carissimo - costa 10k lire!!!) tunnel che riconduce a Livigno.
Qui facciamo shopping sfogando i nostri bassi istinti: benzina lire 1250 al litro!
Mezzo kg di cioccolato, 10 kg di zucchero, 2 profumi e una stecca di sigarette da regalare, il rossetto per la ragazza di Wvespa e le vespe cariche all'inverosimile arrancano verso il Foscagno a 2300 e passa metri, ultimo passo importante ( a parte l'Aprica). Si scende verso Bormio, poi Tirano guerreggiando con i Tir sul filo dei 90 all'ora; si scollina l'Aprica e giu' in Val camonica.
Alle 19.00 tutti a casa con 570 + 200 = 770 km!!! Non male come Cannonball vespistica!
Ciao
Francesco
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