Traversata delle Orobie - Francesco Roberti

Autore: Francesco Roberti alias Schiapputer
Periodo: da maggio ad ottobre 
Partecipanti: Francesco Roberti su Honda Transalp XL600V 1999

Per gli amanti delle montagne bergamasche questo e' un modo inconsueto di scavalcare le orobie, rispetto al solito giro di risalita delle valli brembana e seriana.
La partenza come sempre e' da Sarnico; si risale la sponda bergamasca del lago d'iseo e ci si inoltra in val camonica. Anziche la superstrada che da Lovere porta fino a dopo Breno, si fa la vecchia statale che attraversa i paesi; bisogna andare piano per via dei numerosi incroci, pero' e' ricca di curve e con qualche scorcio carino sul fiume Oglio. Ogni tanto si attraversa la ferrovia a scartamento ridotto che da brescia a passo di lumaca conduce sino a Edolo.
All'altezza di Forno D'Allione si gira a sinistra (si vedono i ruderi dello stabilimento della Union Carbide tristemente famosa per la tragedia di Bophal in India) e ci si inerpica in val Paisco fino al passo del Vivione a 1828 metri. La strada e' stretta e tutta curve, quindi andatura moderata.
Oltrepassato il Vivione si scende a Schilpario in val di Scalve (famoso per il museo contadino, per le miniere e per la pista di sci da fondo). Dopo Schilpario, si attraversa Vilmaggiore e prima di giungere a Vilminore, sul ponticello della vallata del Dezzo, guardando a destra in alto si possono vedere i sinistri ruderi della diga del Gleno, tristemente famosa per il cedimento che alcuni decenni fa ha causato morte e distruzione nel fondovalle.
Proseguendo da Vilminore si scende al Dezzo di Scalve e lasciata la moto tra le 2 gallerie, si puo' percorrere qualche centinaio di metri a piedi sul vecchio tracciato della via Mala, ammirando il notevole precipizio. 
Si torna indietro qualche km e si prende a sinistra al bivio verso il passo della Presolana.
Dal passo della Presolana, per una bellissima strada tutta curve si scende sino a Clusone. Qui merita una piccola escursione verso l'alta valle seriana sino a valbondione.
Volendo pernottare a Fiumenero c'e' un agriturismo (la stalla di Mostacc) gestito dal Felice di Mostacc che rappresenta lo stereotipo del montanaro d'altri tempi.
Io l'ho conosciuto andando alle cascate del serio a cavallo e devo dire che e' incantevole passare le serate a discutere della montagna con questo vecchio signore che della montagna ha fatto una missione di vita (ha costruito rifugi ecc.ecc.)
Dall'agriturismo, con un buon binocolo si vedono i camosci fare le acrobazie sul versante opposto della montagna.
Se il viaggio lo fate in luglio e agosto, quasi tutte le domeniche potete assistere allo spettacolo delle cascate del Serio (le piu' alte d'Europa), dal momento che solo in quell'occasione l'Enel libera le acque (basta una camminata a piedi di 1/2 ore per porsi di fronte alle cascate ed e' uno spettacolo vederle nascere!
Di fronte a voi avrete i giganti delle Orobie: il Pizzo Coca, il Pizzo Redorta alti oltre 3000 metri.
Dopo questa digressione, si scende la val seriana fino a Ponte Nossa e qui si svolta a destra per arrampicarsi fino a Oltre il Colle, alle pendici dell'Arera, altra montagna di notevole bellezza. Passando per Serina e Bracca (nota per le fonti) si scende a Zogno e da qui si inizia a inerpicarsi in val Brembana.
Non perdetevi in una delle tante trattorie che trovate in questa zona l'ottima Polenta Taragna (polenta col formaggio fuso).
Salendo oltre Mezzoldo si giunge sino al passo di S. Marco, antico confine tra Venezia e i Grigioni e di qui lungo una strada tormentata da curve e controcurve si scende a Morbegno.
Giunti a Morbegno si punta a sinistra e si giunge al lago di Lecco e lo si costeggia tutto. Giunti a Calolzio o a Caprino, si gira a sinistra verso Valcava (tristemente nota per i ripetitori sulla testa dei propri abitanti, e da li si scollina in Vall'imagna.
Si scende a Sant.Omobono e si fa l'anello Rota-Brumano-Fuipiano-Locatello e di nuovo S.Omobono, poi si passa per Berbenno, Brembilla, scendendo a Sedrina e di li in 10 minuti si e' a Bergamo pronti per rincasare.
Visto che si arriva a 2000 mt e' una gita consigliata da maggio a ottobre. Poi se volete rischiare in altre stagioni, fate voi...

Ciao
Francesco