Siria, Giordania e Israele 2000 - Elio Mangraviti
Autore: Elio Mangraviti alias the Boss
Periodo: 8 aprile - 8 maggio 2000
Partecipanti: Elio Mangraviti su Honda Transalp XL600V 1992
Turchia
Si tratta in realtà solo di un velocissimo passaggio, infatti sbarcati a Izmir, provenienti da Venezia, la attraverseremo in un giorno e mezzo, sufficiente però per farcela apprezzare e farci venire voglia di tornarci. Molto caotico e confuso lo sbarco ed il controllo doganale, cosi' come e ' caotica e confusa la guida dei Turchi per le strade, decidiamo subito che il nostro viaggio dovrà essere fatto in tranquillità e sicurezza, e non ci poniamo problemi dunque nel vedere come le "nostre" regole di guida non siano uguali alle loro. Troviamo subito una banca e ci procuriamo qualche milione di lire Turche, si infatti 51 Euro ci "frutteranno" oltre 29 milioni !! Rabbocco il serbatoio con soli 3.5 milioni (7 litri), ci fa molto effetto vedere che la benzina costa 593.000 lire al litro. Usciamo dalla caotica città ed imbocchiamo la statale 300 in direzione Salihli, ove pernotteremo, e posteggeremo le moto all'interno di una lavanderia (il titolare dell'albergo voleva essere sicuro che non capitasse nulla alle moto, o forse che non scappassimo.....). Il mattino seguente faremo colazione presso un "baracchino" lungo la strada ed avremo modo di apprezzare subito qualche originalità locale, tipo lo "scuolabus" . Proseguiamo la nostra traversata turca di quasi 1000 Km in direzione di Adana ove pernotteremo. Lungo la strada avremo anche la possibilità di vedere Afyon ove c'è una grossa base dell'aviazione Turca, e verificare anche la Polizia in un tentativo di multarci, per non si sa quale ragione. Passiamo anche da Konia, ove una vera e propria "bufera" ci fà proseguire con le moto di traverso da tanto che spinge lateralmente il vento. Recuperiamo le moto dal "garage" all'aperto e proseguiamo verso Gazi Antep prima di attraversare il confine di Kilis. I controlli dei passaporti e gli altri documenti saranno un pò lunghe, in quanto siamo arrivati all'ora di pranzo.
Siria
Senza dubbio è la Siria il paese che mi ha maggiormente colpito. L'ospitalità e l'umiltà della gente non hanno pari tra i paesi visitati in questo viaggio. L'entrata in Siria dal confine Turco di Kilis ci dà subito l'idea di quello che troveremo più avanti. Arrivando infatti all'ora di "pranzo" non ci sarà nessuno ad "accoglierci", poi dopo la loro pausa, eccoli pronti a sfoderare i loro amati timbri e a "godere" nello sporcare ogni foglio che si trovano davanti: passaporti, carnet ed assicurazioni locali. Riusciamo dunque ad oltrepassare il confine assieme con alcuni taxi di colre giallo che sembrano essere usciti da un vecchio film americano anni 50. Macchine cosi' se ne vedono ancora solo a Cuba. Ognuna di esse avrà almeno mezzo milione di chilometri, stante almeno la loro apparenza. L'arrivo ad Aleppo è accompaganto da una "nebbia" incredibile, in realtà si tratta di un fenomeno atmosferico che dura circa 50 giorni all'anno, e altro non è che sabbia in sospensione. Alcuni giorni di sosta ad Aleppo ci permetteranno di visitare la cittadella, il Souq molto caratteristico , la moschea e l'hammam, uno dei più belli ed importanti di tutta la Siria. L'aver conosciuto sulla nave che da Venezia ci ha portato ad Izmir in Turchia, Mario un italiano che lavora ad Aleppo da alcuni anni ci ha permesso di entrare in contatto con altre persone locali, ed in particolare ricordo Aram e altri suoi amici della comunità Armena. Con loro mangeremo in un ottimo ristorante (3) nel quartiere armeno ed assisteremo anche ad una rappresentazione musicale molto bella. Le strade siriane sono abbastanza ben tenute, può capitare di imbattersi in qualche buca o di trovare qualche asino in mezzo alla strada, o qualche camion che non passa da sotto un ponte, non è consigliabile viaggiare col buio. Nel nostro girovagare siamo incappati spesso in simpatiche, rumorose e calorose scolaresche, ricordo quando a Qal'at Jabar la nostra amica Anna è stata letteralmente "assalita" da delle ragazze che le facevano mille domande, chissà se un domani anche loro potranno salire su una motocicletta ! Passata la diga costruita sul fiume Eufrate proseguiamo costeggiando il fiume passando da Dayr az Zawr e raggiungendo il confine iracheno. Li visiteremo i siti archeologici di Dura Europos e di Mari. Proprio a Mari troveremo delle simpatiche bimbe che si sono divertite con i nostri "cavalli di ferro". La gente di questa parte della Siria è molto calda, ogni entrata nei paesi era un continuo salutare, e spesso se capitava di fermarsi per chiedere un'informazione, c'erano delle serie diffiicoltà a ripartire, da tanta che era la "calca" che provocavamo. La risalita verso Deyr az Zawr ed il pernottamento in quella bella località ci permetteranno di conoscerla meglio e di scoprire che il suk qui è ancora più bello di quello di Aleppo. Palmyra, sarebbe molto bella da visitare, se non fosse che la sabbia in sospensione non ci permette una adeguata visita. Riprendiamo verso Homs, attraversando quasi 200 Km di paesaggio desertico, deviando poi per effettuare una visita al Crack dei Cavalieri, purtroppo quel giorno non stetti bene e non mi venne la voglia di fare neppure una foto! Ripartiamo verso sud alla volta di Damasco, il pernottamento lo faremo in un albergo centrale, apparentemente di lusso ove per 1500 lire siriane a testa ci offrono una tripla modificata in quadrupla; non sapevamo neppure dove mettere gli stivali ! (fuori dalla porta naturalmente....:-) ). Al mattino dopo aver effettuato la colazione più squallida del viaggio (pseudo occidentale), ci recheremo in visita della grande moschea, il souk ed un museo della storia siriana. Nel primo pomeriggio risaliamo sulle nostre motociclette e ci dirigiamo verso un piccolo paese quasi al confine con la Giordania. Bosra ! A Bosra, in un teatro romano fortificato, con accluso un ostello abbiamo la possibilità di dormire, farci da mangiare e visitare il sito per sole 8.000 lire. Il giorno dopo visitiamo tutto il sito archeologico, parzialmente rovinato dal fatto che per anni la gente locale ci ha vissuto dentro. Eccoci al confine con la Giordania, a Dera. Qualche piccola incomprensione alla frontiera e qualche "tassa" inattesa ci faranno perdere un pò di tempo, e nel tardo pomeriggio raggiungiamo Jerash.
Giordania
A Jerash ci si presenta in tutta la sua magnificenza il sito archeologico romano, sicuramente la visita al tramonto risulta essere maggiormente suggestiva. Molti paragoni sono stati fatti tra Gerasa (antico nome romano) e la stessa Roma o Pompei. La notte la passeremo ad Aljun, visitando l'indomani il castello di "Qala at ar Rabad", dal quale si gode una notevole vista. Da notare che non ci sono solo deserti da queste parti..... Passiamo da Amman, nella speranza di ottenere l'autorizzazione alla visita del sito archeologico di Petra con qualche agevolazione, ma la notizia che ci era stata data, era parzialmente corretta, solo che le riduzioni valevano fino all'anno precedente. Fuggiamo da Amman, troppo simile alle nostre città e ci rechiamo verso Azraq Dazis visitando diversi castelli, ed attraversando anche dei piccoli tratti desertici nella zona dei castelli che troveremo molto interessante, ben 4 castelli visitati, in poche ore.Per la cena ci ritroveremo a mangiare in un "locale", definibile meglio come una sorta di garage, appositamente approntato per noi, ove di nascosto potremo anche bere delle birre, e gustare un ottimo agnello fatto alla brace. Scambieremo un pò di opinioni sulla guerra del golfo con dei rifugiati iraqeni sfuggiti dal loro dittatore per aver disertato dopo aver dovuto invadere il Kuwait, loro sperano di poter rientrare nel loro paese quanto prima (Saddam a parte...). Torniamo indietro verso Amman percorrendo un'altra strada e visitando altri due castelli, attraversiamo Amman, e scendiamo fino a Madaba, da li prenderemo una strada impervia nel tantativo di raggiungere il Monte Nebo, ma l'eccessiva pendenza e l'eccessivo carico della moto mi fanno letteralmente incastrare la moto in un solco nel terreno scavato dalle piogge. Riuscirò con l'aiuto di 4 persone a sollevare la moto e farla risalire quel tanto da poter ritornare sulla strada precedente. Riprendo fiato ed energie, e riunitomi con i compagni d'avventura, percorriamo la Desert Highway fino a Al Karak. Ad Al Karak abbiamo qualche difficoltà a trovare da dormire, infatti quasi tutti gli alberghi sono pieni, e troviamo una stanza in un posto molto malandato, ma dentro i nostri sacchi lenzuolo, non abbiamo che da chiudere gli occhi. Il mattino successivo visiteremo il castello, più tardi dopo la visita, decido di mandare delle cartoline, e mi reco in ufficio pubblico che ha anche l'ufficio postale, e rimango colpito da alcuni signori all'esterno che aiutano gli analfabeti nel compilare le carte o semplicemente per scrivere una lettera. Trovo ancora la solita gentilezza locale, tantè che i due impiegati della posta mi offrono anche un tè. Riprendiamo il cammino e scendiamo giù nella depresione più bassa della terra, il mar morto qui troveremo tantissimi posti ove viene estratto il potassio, di cui il "mare" è ricco. Percorriamo molte strade molto belle che non sono neppure segnate sulle carte tantè che sono recenti; arrivati a Fifa deviamo verso Tafila e riprendiamo la strada dei Re fino a Petra. Ci sistemiamo e subito respiriamo aria di *turismo* di massa, troveremo locali occidentali di vendita di pizze e panini caldi. Ci lasceremo tentare da una "pizza" dopo tre settimane di cibi locali. Passeremo due giorni a Petra. Questo luogo credo che sia il più conosciuto e visitato dell'intera Giordania, ma al tempo stesso è stato quello che mi ha lasciato maggiormente deluso. Non tanto per la maestosità di quanto abbiamo visto, si tratta di uno dei patrimoni dell'umanità dichiarati dall 'UNESCO, ma per l'assurdo sfruttamento turistico, e l'incuria con i quali la gente locale tratta le tombe ed altri luoghi del sito archeologico. Dedichiamo una intera giornata del sito sin dall'apertura al mattino attendendo l'arrivo del tramonto, in quanto i colori su queste rocce illuminate dal sole, nelle varie ore, cambiano di continuo. Lasciamo Petra con un pò di amaro in bocca, prezzi alti, e pullman che scaricano turisti come fossero "pecore", e ci allontaniamo verso la valle dei Re, con paesaggi suggestivi, mi ricordano alla lontana i canyons nord americani. Andiamo verso Wadi Rum e proseguiremo fino nel deserto di Ram per piantare le nostre tende. Passare la notte nel deserto è qualcosa di speciale, da provare, il silenzio, il cielo illuminato solo dalle stelle. Percorreremo poi tutta la strada che collega la zona di Wadi al Muhaysh fino a raggiungere il confine con l'Arabia Saudita. Ci lasceremo prendere un pò la mano, da questi terreni sterrati, ma duri come l'asfalto fino a che una delle due Transalp (non la mia....) resterà senza benzina e ricorreremo allora alla "cammella con l'elica bianca e blu" .Torniamo sulla Desert Highway in direzione Aqaba, ove ci fermeremo due giorni nel "campeggio" di Marmaid. Un pò di mare, e poi via verso Israele.
Israele
L'ingresso in Israele, ed in particolare il passaggio della frontiera è stato molto "scioccante", pensavamo che il confine Siriano fosse il più "difficile", in realtà è stato questo quello ove ci hanno letteralmente smontato le moto, aperto tutti i bagagli, ed interrogati uno per uno! Certo, sapevamo che la guerra con la Siria significa controllare tutti in maniera minuziosa ma non fino a questo punto. Dopo 2 ore e 30 abbiamo l'autorizzazione a passare, (se pensate di tornare in paesi come Siria o Libano non fate timbrare il passaporto dagli Israeliani). Ci incamminiamo verso l'altro versante del mar Morto, che per l'appunto confina con la Giordania, ed abbiamo subito modo di constatare che i prezzi da queste parti sono più alti che in Europa, 1/2 litro di acqua quasi 2 Euro. Arriviamo ad En Gedi, ma non trovando da dormire, in realtà in un Kibbutz c'era posto ma costava troppo, e pure l'ostello pareva un albergo di lusso, decidiamo di piantare le tende in un parco pubblico, proprio in riva al mar Morto. Saremo quindi pronti al mattino per un bel "tuffo" nella salatissima acqua, bhè avevo letto diverse cose su quest'acqua, e devo ammettere che è impossibile cercare di stare "verticali" in acqua, le gambe e le braccia vengono spinte in alto, e la testa non deve essere bagnata. Qui anche se non sapete nuotare resterete a galla ! Dopo il bagno ci facciamo una poderosa doccia di acqua dolce, e saremo pronti per smontare le tende. Prendiamo subito la strada che sale a Masada, famosa per la resistenza che fece la popolazione per evitare la schiavitù Romana, arrivando ad un suicidio di massa. La giornata è particolarmente calda, e quindi procederemo molto lentamente verso Gerusalemme, riuscendo anche ad attraversare i territori palestinesi. Ci piazzeremo all'ostello Old City nel quartiere Armeno, qualche difficoltà nel raggiungerlo con le moto, visto le stradine interne piene di gradini. Gerusalemme è senza dubbio una città che lascia il segno, sia che si creda o meno. Le principali religioni , Cristiana, Musulmana ed Ortodossa hanno origine qui. Il vedere come all'interno di Gerusalemme si trovino sovrapposte le tre religioni è impressionante, infatti se percorrerete la "via dolorosa", passerete anche per i luoghi ove nacque la Madonna, e attraverserete anche il luoghi musulmani. Un segno per tutti è il muro del pianto e la spianata che si trova proprio di fronte. Anche la Moschea dalla quale passarono i profeti dell' Islam è notevole, e solo girando lo sguardo si vedono luoghi sacri, come la collina degli ulivi. A Gerusalemme è d'obbligo anche una visita al museo Yad Vascem, ovvero il museo dell' olocausto. Dal tetto del nostro ostello si può godere di una visuale su Gerusalemme molto bella, anche di notte. Ormai è ora di lasciare anche questa città speciale, non prima della classica foto ricordo. Saliamo fino ad Acco, (a nord di Haifa), una bella cittadina sul mare, dopo avere costeggiato il lago di Tiberiade, località turistica molto signorile, pare quasi di essere in Svizzera. Acco è una cittadina con oltre 5000 anni di storia con belle fortificazioni di epoca pre-romana, vi sono addirittura camminamenti protetti sotterranei. Lascieremo Israele in una giornata molto tesa, infatti quel giorno dal Libano alcuni razzi sono stati lanciati ad alcuni chilometri da noi, e la cosa l'abbiamo capita solo al nostro arrivo al porto di Haifa, ove tutto era chiuso. Rischiamo seriamente di restare a terra, in quanto siamo giunti un pò tardi. Dopo molte insistenze riusciamo a passare l'interrogatorio e le perquisizioni e ad imbarcarci verso Cipro e la Grecia.
Cipro
Una sosta di mezza giornata, giusto il tempo per scendere a piedi e visitare Limassol. Nonostante la passeggiata a piedi rimaniamo colpiti dalla guida all'inglese delle vetture. Sarà stata la stanchezza, e la brutta giornata, ma non ho un gran ricordo di questa parte dell'isola.
Grecia
Risaliti sulla nave si riparte per effettuare un'altra sosta a Rodi. Ove le fortificazioni sono molto belle, e la giornata merita per certo un'altra escursione. Riprendiamo la navigazione ed arriviamo al Pireo, Atene, una veloce traversata della Grecia e ci ritroviamo a Patrasso con un amico transalpista di lunga data Giancarlo Albrecht della Transalpfreunde tedesca, anche lui di ritorno da un giro simile al nostro. Ultimi saluti e nuovo imbarco per Ancona. Fine del viaggio......
Itinerario
Via nave
Andata: Venezia (I) - Izmir (TR); partenza Sabato 08/04/2000 - 21.00 arrivo Martedi 11/04/2000 - 12.00. La nostra scelta è stata : Cabina tipo B4, prezzo bassa stagione, diritti d'imbarco e supplemento ristorante 230 Euro, Motociclo e diritti d'imbarco 65 Euro per un totale a persona di 295 Euro. La compagnia di navigazione è la "Turkish Maritime Lines". I biglietti si possono acquistare c/o Bassani S.p.A. di Venezia, oppure c/o Agamare di Milano con 15 Euro di diritti d'agenzia.
Ritorno: Haifa (IL) - Pireo (GR); partenza Venerdi 05/05/2000 - 20.00 arrivo Lunedi 08/05/2000 - 07.00. La nostra scelta è stata : Cabina tipo AB4, prezzo bassa stagione, diritti d'imbarco 179 Euro, Motociclo e diritti d'imbarco 75 Euro per un totale a persona di 254 Euro. La compagnia di navigazione è la "Poseidon Lines". I biglietti si possono acquistare c/o Morfimare S.r.l di Bari, oppure c/o Agamare di Milano con 15 Euro di diritti d'agenzia.
Pireo - Patrasso (GR) via terra
Patrasso (GR) - Ancona (I); partenza Lunedi 08/05/2000 - 20.00 arrivo Martedi 09/05/2000 - 14.00 (75 Euro passaggio ponte/persona)
Via terra
(Turchia) - (Siria) - (Giordania) - (Israele)
Giorno - DA/A - KM
11/04 Izmir Salihli (1) ~ 100
12/04 Salihli - Usak - Afyon - Konia Adana (2) ~ 950
13/04 Adana - Gazientep - Kilis Aleppo (3) ~ 350
14/04 Aleppo Aleppo 0
15/04 Aleppo Aleppo 0
16/04 Aleppo -S.Simeone Aleppo ~ 100
17/04 Aleppo - lago Asad - Qal'at Jabar - Rusafah - Raqqa Dayr az Zawr(4) ~ 320
18/04 Dayr az Zawr - Dura europos - Mari -Abu Kamal Dayr az Zawr ~ 270
19/04 Dayr az Zawr Palmyra (5) ~ 225
20/04 Palmyra - Homs - Crack dei Cavalieri Damasco (6) ~ 325
21/04 Damasco Bosra (7) ~ 120
22/04 Bosra - Dera - Jerash Ajlun (8) ~100
23/04 Ajlun - Amman Az Zarqa (9) ~ 200
24/04 Az Zarqa - Castelli crociati - Madaba - M.te Nebo Al Karak (10) ~ 250
25/04 Al Karak - Potash city - Fifa - King Road Petra (11) ~ 150
26/04 Petra Petra
27/04 Petra Wadi Rum (12) ~ 110
28/04 Wadi Rum - Disa Aqaba (13) ~ 100
29/04 Aqaba Aqaba ~ 50
30/04 Aqaba -Elat - Mar Morto En Gedi (14) ~ 280
01/05 En Gedi - Masada Gerusalemme (15) ~ 150
02/05 Gerusalemme Gerusalemme
03/05 Gerusalemme - Tiberiade Akko (16) ~ 50
Pernottamenti
1) Hotel Vener Celik Sok n.7 45300 Salihli Turkie (1 stanza per 4, bagno acqua calda, TV/tel. 14.000.000 Lire Turche)
2) Hotel Adana Turkie (1 stanza per 4, bagno esterno in comune acqua calda)
3) Pensione Damascus Aleppo Siria (2 stanze per 5, bagno esterno in comune acqua calda, 600 Lire Siriane/ giorno)
Ristorante " Kan Zaman" Haret-el-Yasmeen Souq-el Souf el- Jdydeh (quartiere armeno) molto bello e caratteristico
Ristorante "Upstairs" e prime colazioni "The best cup"Azizieh - Aleppo
Hammam Yalbougha al Nasery da provare e visitare
4) Pensione Damascus Dayr az Zawr Siria (2 stanze per 5, bagno esterno in comune acqua calda, 500 Lire Siriane/ giorno)
Ristorante presso Hotel Mairie al 4° piano discreto e pulito
5) Albergo Cittadel Palmira Siria ( 2 stanze per 4, bagno esterno in comune acqua calda)
Ristorante Lonely Planet Travel Survival Kit di Ibraim Eyid "da turisti"
6) Hotel Future Tower Thawra. St. Damasco Siria (1 stanza per 4, con bagno/acqua calda, TV/ tel. 1500 Lire Siriane)
Ristorante discreto
7) Bosra Ostello all'interno dell teatro Romano !!!! Da provare (con bagno in comune acqua calda)
8) Hotel Ajloun (2 stanze con bagno/acqua calda)
Ristorante dell'hotel discreto
9) Hotel Al Azrak (1 stanza con bagno/acqua calda)
"Ristorante" sulla strada gestito da Iraqeni
10) Hotel Al Karak (1 stanza sporca per 3 con bagno esterno/acqua calda)
"Ristorante" sulla strada gestito da persone poco gentili
11) Hotel SunSet Petra (1 stanza per 4 con bagno esterno/acqua calda)
"Ristorante" Pizza Hut e ristorante dell'albergo
12) Pernotto in tenda nel deserto di Wadi Rum
13) Campeggio Mermaid National Tourist Camp South Beach Aqaba, di Khaled Riaty (Tende "beduine" bagno esterno/acqua calda)
"Ristorante" interno e ristorante ad Aqaba su nave galleggiante nel porto vecchio
14) Campeggio in un parco pubblico - Ristorante interno ad un Kibbutz
15) Ostello della gioventù "Oldcity" nel quartiere armeno (camerate da 6 posti con bagni comuni acqua calda) - Ristorante messicano Amigos Oldink 19, Yoel salomon st. Jerusalem
16) Ostello della gioventù "Old Akko" Hagana st. (camerate da 14 posti con bagni comuni acqua calda)
Spese
Benzina (su circa 6000 Km) ==> 300 Euro
Traghetti ==> 637 Euro
Vaccinazioni ==> 47 Euro
Pernottamenti e pasti ==> 620 - 724 Euro
Documenti/assicurazioni ==> 362 Euro
Stima circa 2066 Euro.
Ringraziamenti
Ringraziamo la rivista SuperWheels per aver pubblicato sul numero speciale N. 3 Anno 2 il nostro viaggio. (Universo Suk, pagine 142-148)
Qualche foto...Siria, Giordania ed Israele
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