Tunisia 2010 - Fabio Perugini

Autore: Fabio Perugini alias Dijetto
Periodo: 27 febbraio 2010 - 6 marzo 2010
Partecipanti: Fabio Perugini su Honda Transalp XL600V 1991 versione Lc6 e tanti amici Lisstaioli

Nota: le foto sono di Marco Lo Rito - eccezionale fotografo e nostro compagno di viaggio

immagine



Piango.
Sabato 27 febbraio, ore 00.15 ... fra poche ore devo alzarmi per partire per Genova.
Sono a letto con Samy ... vorrei dirle tante cose, ma le parole non mi escono.
I bimbi dormono .... nella mente le parole corrono veloci, ma un nodo alla gola non mi permette di trasmetterle a Samy ...
...penso ...
"Papa', quando parti?"
"Domani mattina presto, amore ... dammi un bacio grande ..."
"Ma la sera torni vero?"
" ........ certo .... torno subito subito"
"Pa-pa', nanna .... pa-pa' .... cuccia" ... Riccardo e' li' sul fasciatoio, lo sto vestendo come sempre per la notte ... gli piace che mi accuccio con la testa su di lui ... gli piace stringermi e chiedermi di portarlo a fare un giro sul trattore grande ... "tatto papa', tatto nanne" .... ma questa sera e' diverso .... vuole tenermi li' accucciato e non mi lascia ... non puo' aver capito .... e' piccolo ... non puo' ... voglio crederlo ....
Samy e' li' tra le mie braccia, il nodo stringe, escono solo lacrime ...
E' la prima volta in piu' di 20 anni che non ci vediamo per tutti questi giorni, e' la prima volta che lascio i miei bimbi ...
Ore 5.00, mi alzo ... non ho dormito ...
La moto e' pronta da ieri sera, quando all'ultimo ho messo dentro quelle quattro cose che ho portato .... mi vesto lentamente ... fuori e' buio pesto.
Alle 5.50 parto da casa .... e' freddo, ma e' un bene che lo sia .... mi servira' a tenermi sveglio.
Punto verso Montecosaro, a sinistra laggiu' c'e' il mare ... l'aurora tinge il cielo di arancione ... la giornata comincia bene :-)
Scendo verso la superstrada e punto le forcelle ad ovest.
Il passo di Colfiorito, non molto alto per la verita', ma famoso per il freddo che lo caratterizza, mi attende ...
Ho gia' freddo, molto, ma mi impongo di non pensarci ...
E' molto che non faccio lunghe tappe in moto, ma io nasco come mototurista ... adoro sentire il rumore nel casco ... il vento sul viso e perche' no, anche il freddo.
Quando viaggio la mente viaggia con me ... mi trovo a fare tanti km ma anche tanti bei pensieri, pensieri che so gia' che non riusciro' a metter mai su carta, a condividere appieno.
La moto, dopo il tagliandone di Maxxx, gira bene ... ho fatto pochi km, forse 300, dopo averla ritirata, ma so gia' che la moto si comportera' bene ... non mi ha mai tradito, si' qualche acciacco, ma mi ha sempre riportato a casa .... e lo fara' ancora nonostante sia la piu' vecchia del gruppo.
Colfiorito, saranno le 7.00 ... il freddo e' pazzesco ... abbondantemente sotto lo zero ... mi faccio la piana ... 100 km/h ... non c'e' nessuno ... scendo a Foligno, dirigo verso Perugia e prima di entrare nel raccordo Perugia-Bettolle mi fermo ad un benzinaio.
"Un caffe' lungo per favore."
... passano cinque minuti ... "Signore il caffe' e pronto ... non lo prende?"
"Si', ancora cinque minuti che scongelo le mani".
Pieno di benzina e riparto veloce ....
Mi son ripromesso di essere alle 12.30 a Genova per andare a mangiare con gli altri.
Altra tappa a Pistoia per far benzina e quindi punto verso la tappa successiva che sara' un autogrill sulla autostrada ligure ... mi devo incontrare con il Re Lottini.
Avevo previsto le 11.30 ma gia' alle 11 son li'.
Entro nel bar e lo vedo.
"Scusi vado bene per la Tunisia?"
"Gia' qui?"
Saluti e domande di rito e quindi si riparte verso Genova con l'accordo di far benzina nelle vicinanze del porto ... il nostro tour-leader 'al Biben' si era raccomandato di imbarcarsi col pieno ...
Alle 12 siamo nel capoluogo ligure, pieno e dopo pochi minuti siamo fuori del porto.
Troviamo ad aspettarci Marco 'Lupo' che saputo della nostra partenza ci fa gli onori di casa ... e' sempre un piacere rivedere il Marcolino e mentre si chiacchiera arrivano alla spicciolata tutti gli altri.
Conosciamo anche Filippo, autista della jeep nonche' pilota esperto di piste e sabbia, e Marco, fotografo di professione, nonche' ragazzo simpaticissimo e di grande generosita'.
Dopo poco arriva anche il Norby, venuto apposta col treno per salutarci ... piccoli gesti ma che lasciano un gran segno ... grazie Norby!
Biben gia' dalle prime battute dimostra una grande esperienza, organizzazione e professionalita'.
Ci cura letteralmente tutte le pratiche di imbarco; mesi prima passati a scambiarci e-mail ci fanno trovare pronti, con il bagaglio giustamente dimensionato, con tante piccole accortezze che serviranno, con particolari fondamentali per la riuscita del viaggio ed anche indispensabili per risolvere eventuali contrattempi ... e purtroppo, come leggerete, ce ne saranno ... e neanche piccoli :-(
Salutati i liguri procediamo all'imbarco; accertati delle legature si va in cabina a farsi una bella doccia per poi ritrovarsi al bar.
La Cotunav, si dimostra essere una buona nave, con un livello piu' che buono dei servizi.
Al bar si cazzeggia e si parla di tutto ... Biben inizia la sua 'campagna terroristica' su cosa troveremo e cosa ci dobbiamo aspettare ... una domanda nasce in me spontanea .... 'Ma se andavo alle Maldive?', sempre sabbia era ... :-)
Sinceramente un po' di preoccupazione ce l'ho ... la sabbia e' un fondo sul quale non ho mai appoggiato le ruote di una moto e non so proprio come dovro' affrontarla.
Biben, Lucido e Filippo impartiscono consigli sulla guida ed io sono li' ad orecchie ben tese per cercare di recepire tutto il recepibile ... scopriro' poi di aver fatto bene :-)
La notte trascorre tranquilla e ne approfitto per farmi una dormita come non facevo da anni ... nel pomeriggio della domenica arriviamo a Tunisi.
Pratiche di sbarco, benzina a chi non aveva provveduto e via verso Gabes; 380 km di trasferimento per lo piu' su extraurbane.
L'emozione comincia ad intravedersi in tutti noi anche nei volti di Lisstaioli esperti ... siamo in Africa e ci siamo in sella alle nostre moto.
Presto fa buio .... dopo un po' ci fermiamo lungo la strada attirati dall'odore di carne di agnello alla brace.
Una gran mangiata condita da litri ci Coca Cola e via di nuovo in sella.
Sul tardi siamo in albergo, saluti e tutti a nanna ... l'indomani comincia l'avventura seria.
Lunedi' mattina: si punta verso Matmata,

immagine


nota per esser stato teatro di scene del film Guerre Stellari, in particolare il famoso albergo .... stanze scavate nella roccia/terra e collegate da cunicoli e scalette erte.
Fotine, barrette energetiche ... da qui iniziano le piste.
Si prevede di farne una di medio livello, sassi, terra e forse qualche tratto di sabbia per poi sbucare sulla Pipeline proprio all'altezza del famoso punto di ristoro Bir Soltane.

immagine


Il fondo si rileva semplice; procedo spedito, trovo la mia posizione di guida e gia' dopo pochi km capisco che i riser e' la prossima cosa da fare ... speriamo mi reggano schiena e cosce in questa posizione ....
Ogni tanto una sosta; la jeep chiude il gruppo.

immagine


Seguo Bibo; pista, terra ... ecco la prima sabbia!
Scalo marcia, seconda, peso indietro, la ruota tocca la sabbia ... gaaaaaaaaaaaasssss... l'avantreno si alleggerisce e passo spedito senza problemi .... risposto il peso avanzandolo, terza, 70, 80 km/h dietro Bibo ... e' un piacere vederlo andare, sempre 'pulito', mai sbavature ... naturalezza allo stato puro in questo piccolo grande pilota.
Altro 'vascone' di sabbia, stessa tecnica .... provo con un po' meno gas ... la moto stenta ma ne viene fuori ... mmmmhhhh ... il pignone da 15 originale e' un pelo sottodimensionato forse ... ma col 14 non so come avrei fatto i lunghi trasferimenti ...
Dopo un po' ci accorgiamo che dietro non c'e' piu' nessuno ... non aver gli specchietti ti porta a perdere i contatti ... la regola e' accertarsi almeno ad ogni incrocio o su tratti dritti (dove e' possibile girarsi) se dietro ci sono gli altri.
Attendiamo un po', indecisi se tornare indietro, ma vediamo spuntare Gege'; qualcuno si e' insabbiato ... in lontananza vediamo il gruppo arrivare e quindi si riparte.
Arriviamo alla PipeLine e ci fermiamo a Bir Soltane per ristorarci ... passa del tempo, qualcuno arriva ... manca ancora qualcuno; Bibo torna indietro e dopo un po' riappare con al seguito la jeep che procede a passo d'uomo.
Seduto davanti c'e' Franz .... capiamo che qualcosa ha girato storto.
Lo vediamo in stato si shock, la maglietta strappata davanti ... lo aiutiamo a scendere ... non ha le forze per stare in piedi e accusa forti dolori al petto ... invito un militare a chiamare velocemente un ambulanza.
Lo stendiamo dentro il ristoro, lo copriamo con una coperta e cerchiamo di rinfrescare le tempie e la bocca evitando per ora di somministrargli qualsiasi cosa o di togliergli la pettorina ....
Passano i minuti e Franz reagisce ... addirittura arriva a piccole battute sul suo stato .... questo ci conforta e allenta lo stato di tensione creatosi.
Dopo oltre un'ora arriva l'ambulanza; Bibo e Gege' seguiranno in moto cosi' che la notte al rientro Bibo non sia solo.
La moto di Franz rimessa in sesto dal buon Lucido, la lasciamo a Bir Soltane e noi proseguimao ma via Pipeline fino all'oasi di Ksar Ghilane.
Appena arrivati, neanche il tempo di toglierci il casco e sentiamo chiamare 'Paolo, ma sei proprio tu?' ... e' Pipin79, lisstaiolo con la passione delle super personalizzazioni e del deserto.
Ci racconta che e' li' con un gruppo di amici e sono reduci di una brutta esperienza: la sabbia, mai cosi' bastarda, ha avuto la meglio sulle loro moto e lui stesso ha la moto con la frizione bruciata .... oramai si sono rassegnati a fare i turisti Alpitour ...
Paolo ci propone di andare al fortino ..."non si viene a Ksar Ghilane senza andare al fortino!".
"Si' vabbe', ma che e' 'sto fortino?"
"Una fortificazione abbandonata in mezzo al deserto ... 2 km di pista sabbiosa per arrivarci."
"Facciamo cosi' ... usciamo dall'oasi e andiamo a provare come ve la cavate sulle dune".

immagine


Ci ritroviamo io, Lupa, Franco, Paolo, King Lottini e Hammer a provare sulla sabbia .... Hammer dopo poco desiste e ci dice che ci attendera' al bar dell'oasi .... verra' invidiato e non poco :-)
Noi decidiamo di provare .... e qui inizia il calvario :-O

immagine

 

immagine


Si intravedono appena delle tracce tra le dune ... le seguiamo .... provo a capirci qualcosa ... alla fine apprendo che la mia moto su questa sabbia avanzera' solo di prima ... con la seconda non c'e' verso di farcela ... muore letteralmente ....

immagine

 

immagine


Le insabbiate saranno moltissime, ma lo spirito di aiutarsi e di sostenersi ci conforta e ci fa andare avanti.
Lucido, ritrova presto confidenza con la sabbia e sara' sempre pronto ad aiutare i novizi e cosi' i generosi Marco e Filippo.
Lo scoramento sopraggiunge quando la stessa jeep si insabbia ... mentre lavoriamo per scavare sotto alle ruote si alza anche un vento teso che ci riempie di sabbia ovunque ... lavoriamo una buona mezz'ora ma alla fine grazie a delle scalette di alluminio sotto alle ruote, l'auto fa presa e ne esce ... altro pezzo ed altra insabbiata ... stavolta ce la caviamo in pochi minuti.
Si procede verso il fortino ... oramai lo vediamo davanti a noi sulla destra .... ultimo passaggio stretto che ci obbliga a mettere le ruote nelle tracce e poi gli ultimi metri, molto piu' compatti ... Lupa ne approfitta per dare gas e prendere una bella rincorsa ... lo vedo gasatissimo e senza esitazioni imboccare la salita del fortino ... ce la fa!
Lucido, torna indietro, rincorsa e di tigna e strapazzando il motore ce la fa ... provo anche io ... rincorsa, prima piena, va su ... a meta' salita muore letteralmente ... @zz il pignone traditore! :-)
Con l'aiuto degli altri riporto giu' la moto e salgo a piedi con gli altri compagni.
Foto esultanti, ma ora arriva il bello ... per tornare indietro?

immagine


Ci rifacciamo i 2 km di calvario?
In basso sulla destra si vede una pista che va in altra direzione ... arriva una jeep di austriachi, li fermiamo e chiediamo come sia ... "Abbastanza buona, ma saranno 40 km fino a Douz ... " ... mmmhhh ... e poi una tombola di km via sfalto per tornare a Ksar Ghilane ... si decide di riaffrontare i 2 km maledetti ...
A parte il pezzetto bastardo dove non c'era modo di bypassare le tracce e quindi crearsi una propria pista tra le dune, ce la caviamo molto meglio ... il sole sta calando e FIlippo ci dice che ha sentito Bibo. Franz sta molto meglio e firma per uscire. Bene !
Ci lascia li' e va a prenderlo.
Rimaniamo noi 5: Lucido, io, Lupa, King e Franco col suo XT350.
Oramai siamo gasati ... le insabbiate saranno pochissime ... io e Lupa viaggiamo fuori dalle tracce lui a sinistra ed io a destra ... scaliamo duna su duna e qualcuna la affrontiamo un po' inconsciamente senza appurare cosa c'e' dopo ... Lupa va giuuuu' e ritorna su, giu' e su, giu' e su, giu' e ...... scavallo la duna, un bel muro a scendere, do' gas, forcelle a pacco, ma ne esco bene ... mi giro a sinistra e vedo sotto alla duna una manina fare 'ciao ciao' da sotto la moto ... e' il Lupa!!!!
Mi fermo e mi metto a segnalare agli altri che arrivano di non scendere da quella parte.
Ripartiamo e oramai procediamo spediti fino alla fine ... il sole oramai e' basso e sta per tramontare.
Siamo di nuovo alla pozza ... la voglia di farmi un bagno e' troppa ... col Lupa improvvisiamo uno spogliarello tra le moto e ci buttiamo.
L'acqua calda e' una manna per i nostri poveri muscoli provati dal rialzare tante volte la moto.
Ci beviamo qualcosa al bar e tra una considerazione e l'altra (ed anche qualche incomprensione) rimaniamo li' ad attendere la jeep con gli altri.
Si fa tardi e percio' mangiamo al ristorante con al tavolo vicino Pipin e i suoi amici .... un brindisi alla Lissta con un vinello del Pipin veramente ottimo e si torna a far chiacchire ... passano le ore, saranno le 22 ... dopo un po' arrivano .... Franz sta molto meglio ... Bibo e Gege' sono distrutti dai lunghi trasferimenti stradali fatti ed anche dal forte vento teso che li ha accompagnati .... la stanchezza della giornata rende teso il Bibo, che ci rimporvera di averli aspettati li' e di non essere andati al campo ... si prova a motivare il perche', ma si capisce quando e' il momento di parlare e il momento di non farlo.
La preoccupazione di Bibo di farsi la pista per andare al campo tendato e' molta .... mandiamo avanti la jeep che ad ogni duna azionera' le 4 frecce ... gli 8 km su carta si traducono in oltre 20, ma fatti in gruppo con una stupenda luna piena rendono quest'ultima avventura della giornata molto piacevole.
Bibo e gli altri vanno a mangiare qualcosa ... io sono talmente stanco che mi infilo sotto le coperte ... voglio recuperare le forze per l'indomani ... sara' un giorno duro ha detto Bibo ... ma quello di oggi era leggero? :-)))
Mi sveglio riposato, con acido lattico ovunque ... prendo delle aspirine per aiutare a smaltirlo, il solito supradin e mi preparo.
Nella notte il vento ha portato sabbia nella tenda ... ho il cuscino con la sagoma della mia testa!!! :-)
Oggi ci aspetta la pista in disuso per Guermessa vecchia ... tanto lungo il nome quanto bastarda la pista.
Oramai ho capito che per venirne fuori su questa sabbia fina come il talco, devo affrontare le dune fuori dalle tracce e in prima ... il motore urlera' ma avra' forza sufficiente a tirarmi fuori ... con la seconda dovrei tenere una velocita' tale che perderei il controllo ....

immagine


Tratto veloce di pista dura e cominciano le prime vasche di sabbia ... sono sempre abbastanza avanti nel gruppo ... seguo Bibo e vedo dove passa .... la pista diventa solo sabbia ...

immagine


discesone e risalite, cespugli di 'erba del cammello' che andrebbero evitati .... lascio andare la moto e non forzo la scelta del percorso ... me la cavo e ne vengo fuori sempre abbastanza bene ... ad un certo punto vedo che la moto punta un grosso cespuglio ... provo a far cambiare traiettoria ma la sabbia e la moto decidono che si passa di li' ... beh, lo salto, mi dico. La moto si punta sul cespuglio ... mi sento sbalzare in avanti, allargo le gambe e atterro in piedi davanti alla moto ... mi giro e in cima alle dune vedo Lucido e altri che guardano increduli ... se ci riprovo cento volte manco morto ci riesco!! :-))
Risalgo in moto, riprendo una pista laterale e risalgo il crestone .... a parte qualche insabbiata e un volo pazzesco del King Lottini, in cui l'unica a rimetterci e' la moto, procediamo tutti bene .... vivremo anche momenti comici con la doppia insabbiata del Lucido/Lupa con foto di rito, una insabbiata della jeep, un 'mi fermo li' ... ops non arrivo a terra!!!!' del Bibo, una insabbiata con volo annesso del Lupa, che comunque ha tenuto aperto sempre anche da terra ;-) ....
La pista di sabbia finisce e ci immettiamo in un pistone duro e compatto molto veloce, con curve lunghe da fare di 3/4 marcia e veloci arriviamo a Guermessa vecchia ... siamo moto stanchi e in ritardo sulla tabella di marcia ... purtroppo non riusciamo a racimolare nulla da mangiare salvo una cocacola e un salametto imboscato nella jeep.
Ripartiamo; si perde altro tempo prezioso alla ricerca di un rifornimento e quindi imbocchiamo un pistone veloce.
80/90 km/h e' la velocita' che teniamo a parte piccole puntate al di sopra.
Io mi sento sicuro a quella andatura .. al di sopra dei 90 km/h la moto si alleggerisce troppo all'avantreno, al di sotto il toule' ondule' si avverte troppo.

immagine


Gege' mi affianca e mi supera, Bibo e' oramai scomparso all'orizzonte.
Mi sento bene; questo pistone nel nulla, la nuvoletta di polvere in lontanza di qualche mio compagno, il motore frulla che e' un piacere .... al primo bivio ci fermiamo e facciamo ricompattare il gruppo.
Una foratura ci fara' pedere dell'altro tempo prezioso; il sole sta calando velocemente.
Ripartiamo; il Lupa soddisfatto di come la sua moto risponde parte veloce e dopo poco lo perdo di vista.
Io e' Gege' procediamo appaiati .... su questo pistone, in piedi sulle pedane vedo Gege' alla mia destra ... da sotto il casco ci scambiamo un sorriso di soddisfazione ... stiamo bene in questo momento ed anche se non comunichiamo sento che ci capiamo e proviamo le stesse emozioni ... c'e' un Amico affianco a me.

immagine


I bordi pista cambiano ... da terreno duro si cominciano a vedere lingue di sabbia ... entrambi abbassiamo il ritmo .... dopo un curvone in salita troviamo della sabbia e King Lottini e a terra con la moto girata nel senso opposto ... deve aver fatto un bel volo, ma l'essere caduto sulla sabbia l'ha graziato.
Ripartiamo, altri vasconi di sabbia .... il sole sta tramontando .... abbassiamo ancora il ritmo e .... @zz la' davanti dve essere successo qualcosa.
Vediamo la moto del Lupa a terra e lui dolorante che si tiene la spalla.
Purtroppo anche lui e' rimasto vittima del cambio di fondo ma stavolta e' caduto al di fuori della sabbia.
Da come tiene la spalla escludiamo la frattura della clavicola e pensiamo solo ad una fortissima contusione che purtroppo in seguito si rilevera' frattura della testa dell'omero.
La Pipeline non e' lontana; Marco e Paolo restano li' e con la jeep arriviamo sulla strada dove ritroviamo Bibo.
Facciamo il punto della situazione e si decide che Marco portera' la moto del Lupa a Bir Soltane dove si trova quella di Franz.
Noi attendiamo li' al buio; dopo un po' si ferma una jeep e ci chiede se va tutto bene. Riparte, pochi metri e fa retromarcia.
Scendono due uomini e una ragazza; ci spiegano che stanno facendo dei servizi per un tour operator spagnolo e se possono intervistarci.
amalsafar.com
Lasciamo la parola al nostro *turlider* Biben; riprese delle moto, dell'infortunato, registrazione del sound dell'Africalp di Gege' e un bel 'primo piano' della gloriosa Lc6 :-)
Tornati i nostri riprendiamo la strada per Ksar Ghilane e il campo tendato ... e di nuovo arriviamo di notte ... oramai ci stiamo prendendo gusto; il buon Fatim, gentile e disponibile ci fa trovare una bella cenetta ad attenderci.
Si chiacchiera, si guardano le foto e si fa il punto della situazione; sono stati dei giorni duri, due infortuni importanti, 3 moto acciaccate.
L'indomani sarebbe previsto toule' ondule' e una pista per vedere i granai fortificati.
La maggioranza decide che invece sara' una giornata di relax a fare i 'bigoli' tra le dune intorno al campo.
Ci svegliamo tardi; la notte e' stata caratterizzata da vento fortissimo.
Il cielo e' di un colore strano, il vento e' forte, quasi un principio di tempesta di sabbia.
Si fa colazione senza fretta e quindi via a divertirsi a fare le foto tra le dune; provo la moto del Biben .... 'Impossibile!!!' Questo e' un altro mondo! E' quasi impossibile insabbiarla, puoi anche giraci intorno alle dune, decidi tu dove voler andare e come affrontare la duna ... insomma tutto un altro andare ... maledetto Biben hai vinto anche stavolta! :-)

immagine


Nel pomeriggio con la jeep si va all'oasi ... almeno per farla vedere una volta di giorno a Gege' :-) e acquistare un po' di tabacco alla mela.
Il vento della notte ha cambiato le condizioni della pista ma la jeep e l'esperienza di Filippo non hanno problemi con le dune.
All'oasi si beve qualcosa e si chiacchiera e quindi con Bibo si va a vedere le condizioni dell'attacco della pista verso il fortino perche' e' in programma per il giorno dopo.
La pista non si vede neanche; Bibo si rende conto che la sabbia e' infernale. Asciuttissima, sembra talco; vista la situazione si decide che il giorno dopo si fara' una variante.
La sera trascorre tra chiacchiere, visione di foto e fumate di narghile'.
L'indomani partiamo, pipeline, LupaRoad al contrario; Hammer, causa moto che gira male, segue la jeep su asfalto che andra' a recuperare le moto.
Di giorno vediamo i punti delle cadute e ci rendiamo conto che la situazione del fondo e' in effetti difficile.
A seguire imbocchiamo una pista nuova anche per Bibo che si rivelera' molto carina ... la chiameremo Tremalzino; fondo di rocce smosse, a salire, una sorta di piccolo passo con scenari bellissimi.
Alla fine della pista, salutiamo gli sterrati tunisini e ci facciamo un pezzo asfaltato; attraversiamo delle case povere e semplici ... qui la gente vive di poco e non ha bisogno di nulla ... vederli vestiti con poco o nulla, qualcuno senza scarpe e comunque con un sorriso mi fa riflettere su molte cose.
Una bimba tiene per mano un bimbo piu' piccolo .... mi salutano ... hanno gli occhi felici ... penso a Giulia e Riccardo, a quanto loro hanno e possono avere .... due lacrime mi bagnano il viso ...
Vorrei fermarmi, fare qualcosa per loro, dare loro qualcosa ... ma cosa potrei dare che forse loro gia' non hanno?
Mille pensieri, mille considerazioni.
Usciamo dal paesino e Bibo ci segnala che fra poco ci sara' un bel tratto guidato ... al Lucido si illuminano gli occhi e parte a razzo.
Seguo; passo Bibo che oggi non ha voglia, e provo a tenere il Lucido .... dopo qualche curva capisco che per me e' troppo e non voglio sfidare la fortuna ... riporto la guida nei miei limiti e anche in quelli delle gomme che sono a pressioni basse e limo i peletti laterali delle T63.
Arriviamo a Matmata e ci riuniamo col gruppo. Un pranzetto luculliano ci rimette in forze.
Nel pomeriggio senza fretta si punta verso Gabes.
La serata trascorre tranquilla in un ristorantino a qualche centinaio di metri dall'hotel .... la cena si rilevera' la peggiore ... niente a che vedere con l'ottimo cibo di Fatim!!!
Il giorno e' rientro verso Tunisi .... il viaggio sara' spunto per immagazzinare le ultime scene di vita tunisina, spunto per delle riflessioni su quanto abbiamo visto e vissuto, sugli amici che sono venuti con me in questa terra d'Africa con la scusa di festeggiare i miei 40 anni.
Alcuni di noi avevano motivi anche personali e la voglia di ritrovarsi .... io la voglia di mettere le ruote della mia fida e vecchia Lc6 sulla sabbia.
Ho scoperto anche lati meravigliosi di alcuni dei miei compagni, persone di una notevole cultura, di quella cultura cosi' profonda e radicata che ti permette di raccontare e spiegare cose difficili con semplicita' e passione.
Ho ascoltato volentieri spaccati di vita personale confidati con il cuore in mano, ho sentito amicizie profonde, ho visto e capito tante parole scritte sul deserto, sulle difficolta' che ti pone, sulle precauzioni da prendere, ho visto nuove persone comportarsi come amici di lunga data, sentirsi subito dei nostri, ho ascoltato racconti di mirabolanti avventure ma anche di tristi e gravi incidenti, ho riso in compagnia come non capitava da tempo e mai e poi mai mi sono sentito a disagio.
Sono tutte cose ed esperienze che solo un viaggio e ancor meglio in moto puo' farti apprezzare.
Sabato pomeriggio, una settimana e' passata.
Sbarchiamo a Genova, il cielo e' plumbeo.
Siamo gia' vestiti con molti strati, aggiungiamo l'antipioggia ... i movimenti sono ridotti al minimo.
Ci guardiamo con i compagni di viaggio ... ci salutiamo con alcuni di loro ... di fretta, perche' in certi casi e' meglio cosi' ... i motociclisti duri, sporchi e cattivi non possono commuoversi ... almeno al di fuori ... con Lucido, Gege', Andrea the King e Franz, risalito in sella, puntiamo verso l'autostrada Genova-Piacenza.
Al ritorno saro' con loro ... a Colfiorito c'e' neve.
E' freddo ma niente a confronto di quello che mi aspetta; a Piacenza salutiamo Lucido, Gege' e Franz ... io e Andrea proseguiamo verso Bologna.
A Modena sud saluto anche il mio fratello berbèro ... ora ho 300 km in solitaria .... e' notte, ho freddo, tanto.
Davanti ai miei occhi ho Samy e li' la terro' per tutto il viaggio ... immagino un abbraccio, il calore del suo corpo ... vedo i miei bimbi, sorrido .... ad ogni autogrill vorrei fermarmi, ma mi impongo di proseguire ... a Forli' faccio una sosta per mangiare qualcosa e fare benzina.
Le persone mi guardano come si guarda una bestia rara ... 10 minuti mi occorrono per scongelarmi ... all'esterno sono 0 gradi ma io ne percepisco almeno -20.
Mangio un panino e telefono a casa ... Giulia e' sveglia e lo sara' ancora per un po' .... mi sbrigo, risalto in sella .... 130/140 kmh/h fissi in corsia di sorpasso .... non mollo .... alle 22.30 sono al casello di Civitanova ... il casellante pazienta con un motociclista imbacuccato che non riesce ad articolare le dita per prendere il biglietto ... via di corsa a casa.
Vroom, vroom ... sulla porta di casa si affaccia Samy con in braccio Giulia .... il calore e' dentro di me ... mi avvolge, mi assale ...
Un bacio a Samy ... Giulia mi guarda .. non dice nulla ... rimane in braccio alla mamma ...
......
"Ma papa' non sei stato in Africa?"
??? ... "Si' amore"
"Ma papa', non sei diventato nero!"
Rido.


Ringraziamenti:

- il piu' grande va a Samy; ha supportato la mia idea, non mi ha mai fatto pesare tutta la situazione difficile da gestire che le avrei lasciato per una settimana, era entusiasta quanto me se non di piu' all'idea del viaggio ... grazie amore,
- uno grande grande ai miei bimbi che mi fanno sentire l'uomo piu' importante del mondo, che mi sanno commuovere con nulla e mi riempiono il cuore e la vita di buone motivazioni
- a Bibo; quando ho pensato a lui per questo viaggio mi son detto "e' l'unico al quale affiderei l'organizzazione" ... e ci ho preso in pieno. E' una persona critica, dura in sue molte affermazioni ma quando parla di qualcosa, nello specifico il deserto, sa quello che dice. Organizzazione ai massimi livelli, gentilezza, disponibilita', simpatia .... insomma eccezionale sotto ogni punto di vista,
- a Lucido; l'ho visto sempre col sorriso, sempre disponibile e pronto, mai una parola fuori posto anche in situazioni tese ... dalle mie parti si dice 'e' un gran signore',
- a Gege'; ho con lui una bella amicizia, vera e sincera ... non forse intima come con altre persone, ma so che con lui basta uno sguardo per intenderci appieno .... in questo viaggio ho sentito ancor piu' la stima reciproca,
- a Andrea King Lottini, con il quale ho condiviso gli alloggi. E' una persona di grande spessore, dal quale c'e' da apprendere molto e non solo culturalmente ma anche nel modo di affrontare situazioni difficili, il mio rispetto per lui e' infinito,
- a Lupa, per le risate insieme ... ha una comicita' unica, pungente ma mai volgare, diretta ma mai pesante o offensiva ... anche nelle situazioni difficili trova la forza di ridere e far sorridere,
- a Franz, per la sua forza d'animo, e la sua voglia di mettersi in gioco, invidiabile e soprattutto auspicabile
- a Hammer, il martello. Mi ha insegnato molto col suo modo di fare e andare. Darsi il ritmo giusto senza strafare, in ogni cosa.
- a Franco, per le sue storie interessantissime sul mare, per la sua pacatezza e la sua convivialità, il suo equilibrio,
- a Marco, di poche parole ma quelle poche erano quelle giuste; simpatico, generoso e, perche' no, fotografo eccezionale
- a Filippo, per i suoi mirabolanti racconti, le sue conoscenze meccaniche infinite, i suoi aneddoti di viaggio

Dijetto & Lc6 over 125.000 km ... anche nel deserto!!!