Quando gli arabi vivevano sull'acqua

(di Wilfred Thesiger)

quando gli arabiPer scrivere Sabbie arabe, epico racconto dalla traversata del Rube l-Khali, il deserto dei deserti, Thesiger si chiuse in un albergo di Copenaghen in inverno: in questo modo, circondato dal plumbeo cielo nordico, la nostalgia del deserto arabo si sarebbe fatta più lancinante e il ricordo più vivo ed emozionante.

Sembrava che la fama di questo straordinario, scostante inglese imperiale, un uomo d'azione che si sentiva vivo soltanto quando sfiorava la morte, dovesse essere affidata a un solo irripetibile libro. Poi, un giorno del 1951, Thesiger scese nel sud della Mesopotamia, la terra chiusa dal Tigri e dall'Eufrate, e fu come entrare in un mondo che si credeva scomparso.

In primavera, le nevi che si scioglievano sui picchi più alti della Persia e della Turchia, facevano andare in piena il Tigri e l'Eufrate, e le Paludi erano il risultato secolare dell'inondazione e della dispersione dei due fiumi: un mondo acquatico, popolato da uccelli paradisiaci e piante gigantesche, dove gli Arabi si spostavano remando su leggere barche lungo canali lunghi decine di chilometri e costruivano con i giunchi immense, fantastiche cattedrali sostenute da un'architettura audace, come non se n'erano mai viste da nessuna parte. Il racconto incantato di questo Eden, non a caso situato nella stessa area dell'Eden della Bibbia, ha i toni dell'idillio e il fascino dell'iniziazione a una cultura all'epoca sconosciuta e già declinante.

Chi ha letto Sabbie arabe farà bene a non perdersi questo altro memorabile testo di Thesiger, commovente testamento di uno stile di vita unico oltre che autentico gioiello della letteratura di viaggio.

(editoriale)

Giudizio

Cosa potrei dire? Cosa ci si potrebbe aspettare da un libro simile?

E' scritto in maniera sublime, sappiate innanzitutto questo. Non annoia, a tratti è buffo, a tratti è triste. Thesiger non perde un attimo per far comprendere come il suo desiderio non fosse altro che immergersi nella cultura di queste popolazioni arabe e condividere tutto con loro, e l'ha fatto. Scendiamo per un po' in un mondo passato, che Thesiger ha attraversato nel momento in cui i contatti con l'Inghilterra, il commercio delle armi, della auto, l'urbanizzazione e la ricchezza derivata dai primi pozzi di petrolio cominciava a radere al suolo queste culture.

Lascia molto amaro in bocca il finale, con la separazione definitiva e involontaria da tutti i suoi amici.
Magnifico.

il Bostro

Quando gli arabi vivevano sull'acqua
Neri Pozza ed.
anno: 2004 - pagg. 304
euro 18