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Due ruote, due matti, una tenda

(di Maurizio Pasqui)

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Letto tutto d'un fiato, subito dopo aver ricevuto il libro (grazie Maurizio!).
Che dire? Finita la lettura sono rimasto combattuto da mille pensieri, emozioni, sentimenti, anche contrastanti fra loro.

Il fatto è che non capita tutti i giorni imbattersi in una famiglia intera (Lui, Lei, tenda, sacchi a pelo, arnesi per la cucina, banchetto per la vendita di bijuox auto-fabbricati) appollaiata su una vecchia Transalp del 98, prendere la strada e puntare verso il Giappone (eh si, Lei, Shizuyo, è una giapponesina che, alla fine di questo viaggio potrà riabbracciare un bel po' di parenti e amici), farsi migliaia di chilometri fino alle porte di Ashgabat per scoprire che in Turkmenistan non si passa senza regolare visto, tornare indietro, rifacendosi tutta l'Iran, per riapprodare in Turchia, sulle coste del Mar Nero, e lì aspettare che dall'Italia arrivi il corriere con il passaporto vistato per la Russia, lasciando indietro ogni volta nuovi amici e famiglie che ti hanno ospitato con amore neanche fossi un figlio... attraversare la Russia, affiancando la Transiberiana e il confine cinese e, finalmente, arrivare in Corea e poi in Giappone. No, non capita spesso.
Maurizio è uno che non si perde d'animo; è sicuro che alla fine si riesce a fare tutto; e ha trovato una compagna "matta" come lui, che l'asseconda, anche quando lei sta male. E poi Lui è un bravo meccanico, uno che vorresti avere con te in ogni viaggio di avventure. Insomma, quasi quasi mi verrebbe da dire: troppo facile, con uno così, con una moglie così, con una moto così... E invece facile non è stata, non lo è per nessuno, un'avventura del genere.
Il fatto è anche che Maurizio e Shizuyo non ne hanno avuto abbastanza. Dopo qualche mese vissuti nella patria di Shizuyo, dove Maurizio ha imparato anche i rudimenti della lingua di sua moglie, in questi giorni sono di nuovo in giro per il mondo, in Australia per ora, poi non si sa... In bocca al lupo ragazzi, siete tutti noi!

o'prof

Questa è la storia di un viaggio in moto.
Partenza: Chiavari – Italia, dove sono nato io; destinazione: Okinawa-Giappone, dove è nata lei, e lei è Shizuyo.
Un viaggio in moto per conoscere la gente, le varie culture, la terra che calpestiamo, per vivere giorno per giorno, andare fuori da questa società di consumi dove devi sempre avere di più anche se non lo vuoi, dove viaggi solo su rotaie, vedi sì altre strade ma...
Ecco, noi vogliamo “deragliare”, vivere senza tutto quello che si ritiene indispensabile.
L’idea del giro del mondo, l’idea di andare, l’ho dentro da sempre, lo sognavo sin da bambino.
La vita è breve, troppo breve per sprecarla.
Il nostro viaggio inizia un giorno di primavera; non sappiamo quanto durerà, dipende da molti fattori, dal destino, dalla fortuna. Shizuyo e io non abbiamo una rotta predefinita: la disegneremo in movimento, la disegneremo sulle valigie da moto di alluminio che ci siamo costruiti; non sappiamo le difficoltà che incontreremo, le persone che conosceremo, le storie che ci racconteranno.
Ma di tutto quello che ci accadrà daremo conto in una specie di diario di bordo, che è quello che potete leggere nelle pagine seguenti.
Inutile dire che non abbiamo inventato niente, abbiamo solo messo in moto alcuni eventi, alcune cose, anzitutto:
la MOTO, la poderosa – la chiamiamo così, come quella di Ernesto Che Guevara.

Dall'Introduzione del libro

Il sito dell'autore

Due ruote, due matti, una tenda (di Maurizio Pasqui)
Internòs Edizioni
2011 - Pagg. 176
Prezzo: € 13

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