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Statale Passo del Giogo: Osteria dell' Omomorto

(da AKL)

Inverno. Freddo boia.

Chi si trovasse a lungo la statale del Passo del Giogo, tra Scarperia e Firenzuola, all' ora propizia, sia ispirato, e ne abbia il tempo, si fermi pure presso l' Osteria dell' Omomorto.

Non si può evitare d' incontrarla, perché dopo centinaia di curve il posto è sull' unico slargo in cui la strada, per un centinaio di metri, corre diritta.

Non ci s' illuda di trovare un locale raffinato. Come il nome lascia intendere, stiamo sul rustico, al limite dello squallido. L' ambiente è nella penombra anche a mezzogiorno. Chi ci vede poco troverà difficile leggere non il menu, che non esiste, ma il conto. Il mobilio avrà una sessantina d' anni. L' oste no. Quello originale sarebbe stato molto più vecchio, e alla fine è morto davvero. Ora ad affettare i salami ed il prosciutto toscano, quello salato (ma c'è anche quello di Parma che non sa di nulla, per chi toscano non è) c'è il figliolo, o il nipote, non so bene.

Di pane, invece, c'è quello tosco e basta. Se non vi piace perché è senza sale, affari vostri.

Sul tavolaccio ci sono gli antipasti pronti, affettati, sott'oli e sott'aceti. Come vi pare. Lì accanto, nella sala, c'è un venerabile caminetto con la graticola per le bistecche. Quelle da mezzo chilo in su, logico. L' oste, a coloro che le desiderano, prima le mostra, perché l'avventore approvi, poi le mette ad arrostire sulla brace, infine le serve.

Chi ne rimane impressionato o ha le sue idee strambe è meglio che consideri altro. Un bruschettone agliato ricavato dalla rota di pane, per esempio, con i funghi. Completano la scelta delle robuste scodelle di fagioli con la salvia, l' aglio e il pomodoro, oltre ai classici primi. Sangiovese rosso nel fiasco impagliato, oppure nella bordolese da tre quarti.

L' oste, pelato, con la pancia e il grembiule, non è tipo da tante cerimonie: vi fa mettere a sedere e vi chiede cosa vogliate. Ho questi antipasti. Vi garbano? Vi porto un po' di cacio? Evitate richieste del tipo:

"Avete il parmigiano di 36 mesi?" oppure "Vorrei dei tortellini in brodo".

Se chiedeste di questa roba, vi sareste fermati 100 Km troppo a sud, e l'oste, giustamente, vi guarderebbe male. Avrebbe pazienza, e cercerebbe di accontertarvi, ma sarebbe tentato di rifilarvi la tempestina o le stelline in brodo per punizione.

Carta gialla sulla tavola, come da tradizione. Se non ci sono tavoli liberi è capace di farti stare accanto ad uno sconosciuto. Protesti perché vorresti un tavolo tutto tuo? Ti dice che di meglio un può fare, e che la porta l'è quella.

Si spende il giusto, all' Osteria. Se mai ci capitaste.

Ciao

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