Ferrara: caffetteria di Palazzo Schifanoia

(Provato nel tardo dicembre 2011.)

Ferrara è una bella città, vivibile anche per l'ampia zona pedonale frequentata da pedoni e biciclette.

Noi apparteniamo alla schiera dei primi e un mezzodì, dopo aver visto la bella via delle Arcate e aver vagato a lungo seguendo uno dei percorsi indicati dalla guida, ci troviamo dalle parti di Palazzo Schifanoia.

Nei dintorni non vediamo ristoranti, ma è segnata una caffetteria dietro il palazzo. Andiamo a vedere. Peccato che non sia stagione: il giardino è pieno d'alberi da fiore e forse da frutto. In primavere deve valere una sosta, ma la casetta in fondo al giardino, la caffetteria vera e propria, è altrettanto curiosa. Fuori ci accolgono numerose sculture oscillanti tra l'art brut e il dadaismo che mettono allegria, anche se sembra di trovarsi di fronte a una via di mezzo tra un rigattiere e il laboratorio di un artista. Entriamo.

Dentro c'è da riempirsi gli occhi: cartoline, quadri, sedie colorate, strumenti musicali, tavoli dal piano sconnesso e ottenuto accostando i fronti di quattro cassetti centenari, i menu si trovano sul frontespizio di libricini del primo Novecento. Il mio su un'opera minore di Françoise Sagan.

È una carta povera: affettato, cappellacci, zuppe, paste. Prendo un affettato (buono) che annaffio con un discreto rosso. Paghiamo poco, ma non è tanto il cibo quanto il luogo che meritano una sosta, fosse solo per una birra sotto i ciliegi che fra un paio di mesi saranno fioriti.

Sito web: Bar ristorante "Schifanoia"