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Andrea Frascaroli

Chi: Andrea Frascaroli alias Dundo

Quando: 20 aprile 2011

Ciao a tutti,
sono Andrea Frascaroli, modenese di 44 anni sposato con Gioia, tre figli, diacono, programmatore di computer e capo scout. Il mio nick è dundo, soprannome che mi diede mia sorella appena nato.

La mia passione per le due ruote risale al 1980, con i 14 anni ed il primo sudato motorino. Ai 18 anni ricevetti da mio padre una stupenda Moto Guzzi Airone 250 sport del 1949, funzionante anche se originale ed un pò modificata. Dopo un pò di mesi di utilizzo ne iniziai il restauro (fortunatamente a quei tempi mio padre aveva un officina) che la riportò alle stupende condizioni originali, con il suo bel serbatoio a goccia cromato, il rosso fiammante ed i filetti nero e oro. Mentre i mei amici saettavano con ducati 350 o Honda VFR400 io mi godevo la spinta dei miei 12 cv e non mi stancavo di contemplare le modernissime forcelle upside down ed il mono ammortizzatore (sotto il basamento del motore) della mia splendente vecchietta. Possiedo ancora la mia “Carolina” e malgrado il poco uso che ne faccio oggi, non me ne vuole, anzi mi regala sempre un accensione al primo colpo ed il suo piacevole borbottio che diventa un bel boato quando si apre l’accelleratore (la marmitta a coda di pesce senza troppa roba dentro non ferma i fumi ma nemmeno il rumore).
Al fianco della Carolina (ormai la conoscete per nome) ebbi il piacere di guidare una divertente Guzzi Lodola 175 regolarità (in fuori strada è ancora gustosissima); un Honda CB500GT del ‘74, interessante bicilindrico con sospensioni lunghe, con il suo appariscente serbatoio arancio (l’Honda la considera un precursore dell’enduro); una portentosa Kawasaki Z650 DOHC, praticamente quella dei Chip’s.

Dopo il matrimonio e con l’arrivo dei figli rallentai l’attività motociclistica in quanto non riuscivo a caricare passeggino ed accessori, che invece entravano bene nel mitico Land defender 90 (grande Marco!!!). All’inizio del 2007 per esigenze lavorative iniziai a cercare una moto da usare tutti i giorni. Provai alcuni usati di diverse marche e modelli. Passando davanti alla vetrina di un piccolo concessionario la vidi e mi fermai. Sembrava fosse li ad aspettarmi. Il rivenditore mi permise di provarla e dopo 5 minuti tornai, contrattai e staccai l’assegno. Era una Transalp 600 del 99, verdona, 18mila km, bauletto e porta borse, parabrezza alto, Metzeler tourance seminuove, perfetta. Dal 20 aprile 2007 è con me tutti i giorni, anche in inverno, ed abbiamo già passato i 42mila km. Non avrei mai pensato di ritrovarmi a sorridere dentro al casco tornando a casa sotto la pioggia, passando dentro a pozzangherone e sentendo il mezzo in pieno controllo (avete presente la gioia dei bambini che battono i piedi dentro alle pozzanghere?...ecco...è quello che cerco di trasmettere). La sua potenza mi basta e mi sembra perfettamente “a misura d’uomo”; la sua guidabilità poi è veramente disarmante. Perdonatemi, ma devo dirvi che questo modello del Transalp è quello che mi piace di più per le proporzioni estetiche nella storia della TA. In estate poi mi permette di raggiungere la famiglia scoprendo nuove strade nei nostri appennini. Anche Gioia inizia ad affezionarsi ed appena riesce fugge un pò con me in sella alla TA.

Da tempo usufruisco degli utilissimi contenuti del sito e ringrazio di cuore tutti coloro che vi hanno collaborato e tutt’ora lo mantengono attivo; ho capito che la transalp rimarrà con me per un bel pò di tempo quindi mi sono ritagliato un pò di tempo per entrare anche io nella lissta. 

Approfitto per augurare a tutti una buona S.Pasqua in salute, serenità, P A C E e (perchè no?) in sella!

tanti saluti
dundo