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Autostop per l'Himalaya

(di Vikram Seth)

Autostop per l'HimalayaUno studente universitario indiano decide di visitare il Tibet. Nasce tutto durante una "gita" universitaria, quando quasi per caso riesce ad avere il visto per questa vietata regione. Il visto ha una scadenza, e lui si trova di colpo nella fretta di organizzare un viaggio impossibile in un luogo mistico del quale non sa niente, se non, come dice, "qualche foto del Potala e due o tre interviste al Dalai Lama".

In realtà Vikram, indiano, non è uno sprovveduto: dotato di un'intelligenza particolarmente attiva, ha una corposa cultura alle spalle.

Un'esperienza vissuta fino in fondo, narrata con parole al limite, ed ogni tanto una semplice poesia ci evoca l'ineffabile sentimento del viaggiatore errante.

Le analisi sociali sono chiare e comunque attente; l'introspezione è arguta. "La mente ottenebrata dall'odio fa paura anche a se stessa".
Infine, trovarvi citato il grande Leopardi è stata una piacevole sorpresa...

Un libro di uno scrittore indiano, riguardante un mondo e modi di vita completamente estranei alla nostra cultura. Un viaggio ideale che diventa di colpo realtà. Libro molto bello, scritto con una lingua semplice ma che sa spaziare dalle impressioni soggettive di viaggio, alle espressioni poetiche, alle analisi sociali, a riflessioni oggettive su costumi estranei.

il Bostro


Autostop per l'Himalaya
Viaggio dallo Xinjiang al Tibet

EDT
pp 208 - 2001
euro 9.50