La qualità del freddo . . .
Era il 31 dicembre scorso e da un paio di giorni mi girava in testa l'idea di andare a farmi un bel giro oltre confine (leggi Slovenia) .
Ero stufo di usare la moto ogni giorno solo per andare al lavoro e schivare automobili ,c'erano le tracce che fosse comparsa la
neve nel circondario ma non avevo assolutamente idea della quantità e della consistenza che avrei trovato lungo la mia strada.
La mattinata era freddina e il cielo era coperto ma le nuvole mi sembravano benevole, non ci fu una gran meditazione sul da farsi ma piuttosto, seguire un istinto interno che nulla aveva a che fare con la razionalità, c'era solo voglia di vento e strada sotto le scarpe, voglia di urli di gioia dentro un casco e di starmene un pò con lei.
Mi vestii lentamente e mi sembrò che stessi consumando un rito,non c'era la fretta nei miei gesti, ripetuti mille volte, questa volta no, non era così, in quel momento mi stavo preparando ad un appuntamento, il mio appuntamento con il freddo!
Sottotuta di lana calzettoni di lana tuta al completo sottocasco tutto ha un suo scopo tutto era misurato, sapevo che non sarebbe stata una gita qualsiasi, oggi andavo a cercare altro:..la qualità del freddo!
Mi giro ancora un attimo sulla porta di casa, sospiro e vado..oggi è un una giornata da vivere...
Sento i due cilindri ronzare sotto di me li scaldo benino gli do una pacca sul serbatoio e gli dico :Principessa oggi sii onesta.
Clank la marcia entra dura l'olio è ancora freddo e la frizione pigra non vuole ancora saperne di addolcirsi.
Fa nulla la strada è lunga, e l'asfalto inizia a corrermi sotto le scarpe ,i miei pensieri vanno all'anno che sta passando e a quanto è successo, un anno strano, un anno di attesa, un anno di conferme e di emozioni. Sì anche questo è il modo giusto per dire addio al passato.
Passo il confine e ormai la temperatura esterna non mi permette più di tenera la visiera alzata, le strade sono pulite e laggiù in lontananza vedo il Nanos coperto zeppo di neve, capisco che non riuscirei comunque a violarlo e decido di aggirarlo passando per l'Auremiano, Illirska Bistrika e Postoina sono l'itinerario di massima, poi tutto ciò che offre la vita che ben venga! Attorno a me la vegetazione è il quadro dell'immobilità..tutto è fermo. A terra foglie marce e rotte hanno lo stesso colore della terra.
Qualche bacca rossa è rimasta ancora aggrappata ai rami spinosi e il freddo l'ha gonfiata e ammorbidita, bella a vedersi nella sua inutile testardaggine. Salgo in quota attraversando abetaie e querceti, morbide curve mi invitano alla guida dolce e lingue di neve chiamano dalle conche dove il sole fa fatica a guardare. Salgo sempre più sù e ormai il colore dominante è il bianco..a momenti accecante-quando le nuvole lo permettono, altre volte-solo freddo. Attraverso paesi dalle piccole finestre e dai camini fumanti di legna , l'odore aspro dei crauti che ribollono nelle pentole si spande attorno. Già...siamo al 31 dicembre...il rito.anch'io forse ne sto eseguendone uno, non sbagliavo a chiamarlo.la qualità del freddo.
La Principessa non da segni di sofferenza le scarpe gli stanno un pò fredde ma l'andatura le sembra congeniale,70-80 all'ora per gustare ciò che scorre attorno a mè, per passare sui cumuli di neve fresca che si buttano sull'asfalto complice una lieve brezza, e per seguire qualche corvo che si staglia sul fondo bianco la spia acqua è rimasta clamorosamente sotto temperatura e mi sa tanto che neppure salirà vista la temperatura esterna, si stanno formando i ghiaccioli di ghiaccio sotto il paracoppa, la ruota anteriore spara poltiglia che si gela al contato del parafango e del vento, la mia mente sta volando in ricordi di amici, gite, esperienze da dimenticare e effimere felicità.sto bene e decido. La Selva di Pirro. Ormai sono 30 minuti che ho lasciato l'asfalto e mi sembrano giorni che correvo laggiu in valle a Postoina, ho dimenticato l'odore del legno bruciato e dell' uomo, così dolce e rassicurante, putrido e nauseante al confronto della purezza che sto violando. A terra la neve fresca mi permette di proseguire e darmi il grip neccessario a proseguire in una quasi linea retta,la foresta si è infittita e la temperatura è crollata,dove non c'è neve si vede il terreno sottostante duro e ghiacciato.i paletti a bordo strada danno un senso alla direzione, attorno a me i pini stanchi si piegano sotto il peso della neve,i rami ghiacciati scintillano e disegnano merletti in un cielo che interrogativo mi guarda.Riesco con lo slancio a passare i saliscendi del terreno che via via si presentano davanti a me, e ripenso all'estate dove la stessa strada non mi rendeva di certo così attento ai dettagli.La visiera è ghiacciata e vedo attraverso una lingua di plexiglass pulito.
Laggiù un laghetto piu avanti una radura.ora tutto coperto dallo stesso identica pennellata di freddo.
Una civetta si alza improvvisamente in volo da un gruppo di abeti infastidita dalla mia presenza, zampette di lepri timbrano la
superficie fredda in giri senza meta. Cincie grasse e mezze addormentate se ne stanno appollaiate tra i rovi indifferenti al modo
circostante.
Passa il tempo e inizio ad avere freddo dentro, mi rendo conto che non rispondo più come vorrei, sono diventato lento i piedi sono freddi e le gambe dure voglio uscire da qua e al piu presto, non finisco la frase che su una salita non riesco a trovare neve ma solo una lastra di ghiaccio spessa e levigata.non sono veloce a mettere giu le gambe e lei lentamente come in un film al rallentatore si inclina di coda e si appoggia a terra...mi rialzo. spengo tutto..mi guardo attorno....silenzio.....SOLO.....ringrazio il mio angelo ora sono certo di averne uno sempre dietro di me posiziono la moto meglio che posso e tento di sollevarla..si ragazzi gli angeli esistono, se ne viene su senza scivolare e rimaniamo in piedi..
Ti riaccento, si lo so sono stato uno sciocco a non pensare a te ma ce la siamo cavata ora siamo di nuovo in piedi, questo è importante ora conta questo, scivoli dietro ma ti tengo, ora non ti mollo piu, piedi a terra e una scia di vapore che si disperde nell'aria, è il segno del nostro passaggio ormai devo tenere aperta la visiera e mille aghi mi perforano la pelle.ho tanto freddo Principessa ti prego non mollarmi ora portami fuori, fallo presto. inizio a tremare ma il bosco si sta aprendo e l'odore è cambiato.......uomini.......
Sto tornando a casa. mi sono seduto più avanti per far posto al mio angelo, non vorrei stroppicciarli le ali ripenso al tutto e capisco che il mio cuore è rimasto laggiù tra quei pini quella neve, ora si può andare a sorridere al nuovo anno e consumare altri riti..il mio il più importante l'ho già consumato.
Spengo, scendo irrigidito e debole, levo il casco ti guardo...un colpo sul serbatoio....... Grazie!
KUGLUFF
Illustrissimo imperatore supremo della II flotta d'assalto imperiale
Signore dei 2 mondi
Padrone del VI quadrante stellare a nord di Tarnei
Conquistatore dei sette pianeti
Sterminatore dei pomponi
Detentore dei schermi antisfiga
Capo squadriglia dei bagolarikudicio's land
Sublime carteggiatore di carene
Grande scopritore di Osmitze
Squisito assaggiatore di crauti!
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