2010 - Girostriscione Messina - Nicolosi (CT) - 14 Febbraio

Autore del report:Dario Fiumicello
Autore delle foto: Dario Fiumicello
Km percorsi: 147
Tedofori:
immagine 
Dario Fiumicello
 

È un paesaggio molto strano quello che mi appare alla finestra la mattina della partenza. Il cielo è nero, completamente nero, nonostante non piova i nuvoloni sembrano pronti a scaricare ettolitri d'acqua sul mio tragitto. C'è un unico piccolo squarcio nel cielo, e in quella ferita brilla un sole freddo e accecante che accentua tantissimo il contrasto tra il nero del cielo e i colori della terra, dando ancora maggior possenza alle grosse nubi cariche di
pioggia.
Sarà un viaggio in solitaria, nessuno si è voluto aggregare alla partenza a causa del meteo (come dargli torto?). Spero solo che una volta superati i Nebrodi i miei amici Emiliano e Salvo mi raggiungano per salire assieme sull'Etna.
Carico la moto, lo striscione è a posto e il treppiedi della fotocamere
pure... Essendo solo non ne posso fare a meno. Appena metto in moto, come un presagio, inizia a piovere lentamente, piano piano... Sono le prime gocce di una serie infinita che mi accompagnerà fino a Catania.

immagine

Dopo pochi minuti arrivo all'ingresso di Milazzo e preparo il tutto per una foto... La gente che passa mi guarda con curiosità; immagino si chiedano che cavolo sta facendo quel pazzo da solo in moto, vestito con una tuta da operaio, che si scatta foto con un treppiede e una macchina fotografica impacchettata in una busta di plastica...

immagine

Se fossi stato in compagnia sarei entrato a fare un bel giro dentro Milazzo, ma dato che sono solo e che se a causa della neve non potendo superare i Nebrodi dovrò tornare indietro decido di partire subito alla volta di Novara.

Lascio Milazzo e mi dirigo verso Barcellona, supero Terme Vigliatore e inizia la mia salita verso Sella Mandrazzi. Man mano che mi addentro l'acqua si fa sempre più forte e la strada sempre più sporca e malandata. Ci sono anche molte piccole frane causate dall'acqua incessante di questi giorni. Ho un po di timore a continuare ma la mia (in)coscienza mi dice di andare avanti, di provarci...

Arrivo a Novara che ci sono 4 gradi... Piove a dirotto e il paese sembra deserto. Decido di non fermarmi e di continuare a salire, anche perché, data la bassa temperatura, ho sempre più timore che più in alto la pioggia sia diventata neve.

Abbandonato il paese, a metà strada circa tra Novara e il "Gran Premio della Montagna" c'è un piccolo garage nel nulla, forse abbandonato. Decido di ficcarci dentro la moto e di scendere un attimo per una foto e per ricompormi... Bella l'idea, un pò meno il garage, cosparso qua e la di cacca di pecora!

immagine

Siamo ormai a 2 gradi, piove forte e mancano circa 5km alla cima... Riprendo la salita e i miei timori si fanno via via più deboli... Continua a piovere sì, ma si tratta solo di acqua, niente neve o nevischio... La strada non è nelle condizioni migliori ma non c'è il fango misto a neve che ho incontrato sabato scorso e che avrebbe reso la salita impossibile. Ormai sono quasi arrivato ed è chiaro che neve non ne trovero; giusto qualche spruzzo qua e la ai bordi della strada... Le sensazioni si mischiano, il fatto di non aver trovato neve mi rasserena perché mi consente di passare, ma allo stesso tempo
mi intristisce perché pensavo di trovarne un pochino, e a me la neve mette allegria :)

Ormai sono in cima, piazzo la moto sotto il cartello stradale e scatto la foto di rito:

immagine
immagine

Sono passato! Il mio timore più grosso, ovvero non riuscire a passare dai Nebrodi per via della neve, non ha avuto luogo.

Vorrei fare qualche altra foto ma dopo un minuto che mi sono tolto i guanti le mani già non le sento più per l'acqua ed il freddo, che ormai ha raggiunto il suo limite minimo per la giornata, 1 grado. Inoltre la visibilità è abbastanza bassa e non c'è molto da fotografare purtroppo...

Sistemo le cose in fretta ma non riparto subito... accendo la moto e tengo un po le mani vicino al motore e alla marmitta, per cercare di riscaldarle quel tanto che basta per sentire nuovamente le dita. Appena inizio a riacquistare sensibilità decido di ripartire, facendo una fatica immane per rimettermi i guanti che nel frattempo si sono bagnati anche all'interno.

La discesa verso Francavilla di Sicilia avviene in un paesaggio spettrale...
La pioggia è molto diminuita ma al suo posto una fitta nebbia a banchi a fatto la sua comparsa. Ogni tanto tra la nebbia appare un varco e si intravedono in lontananza i paesi a valle, il che, in quel contesto, mi incute un forte senso di lontananza e desolazione. Mentre scendo inoltre penso alla parte successiva del tracciato, ovvero alla salita sull'Etna, sino a piano Provenzana. La logica mi dice che se a 1100 metri piove e siamo quasi allo 0 è ovvio che a
1600 troverò neve e ghiaccio... Però la mia testa pazza mi fa dire di provarci lo stesso, spinta anche dall'euforia per essere riuscito a passare Sella Mandrazzi.

Arrivo a Castiglione di Sicilia, ormai sto puntando verso Linguaglossa,
convinto di voler arrivare in cima all'Etna. Mi fermo un attimo per vedere il telefonino e per darmi un asciugata alla faccia (maledetta visiera che si appanna e mi costringe a tenerla poco poco aperta) e leggo il messaggio di Emiliano, con il quale dovremmo vederci a Linguaglossa. "Fermati, qui sta piovendo a dirotto, torna indietro". Lo chiamo e gli dico che i monti sono passati e che ormai sono sul versante catanese. Lui mi dice che visto il tempo non pensa di venire e saggiamente mi consiglia di evitare la salita sull'Etna
perché sarebbe un suicidio.

Decido di ascoltarlo nonostante il mio cuore vorrebbe ignorare i suoi
consigli, ma per fortuna la testa prevale, anche perché nel frattempo la pioggia è diventata un vero e proprio temporale e le strade si sono
trasformate in torrenti in piena.

Mi metto il cuore in pace, l'Etna non la vedrò oggi, c'è poco da fare.
Emiliano mi invita a pranzo ed io decido di accettare, anche perché mi sa che nonostante l'antipioggia mi si sono bagnati parecchio i pantaloni e un asciugatina non sarebbe male.

Ok, si punta verso il mare, destinazione Aci Sant'Antonio. Sono circa le 11 e 30, andando piano e passando dalla statale per le 13 dovrei farcela.

immagine

Da quando parto da Castiglione di Sicilia fino ad Acireale sono in balia del temporale più forte che abbia mai beccato in moto

La strada è una pozza continua, mi sembra di guidare una nave piuttosto che una moto... Ad un certo punto entro un pò troppo veloce in una pozzanghera e vedo l'acqua che dal davanti sale sale sale... fin sopra il cupolino (e io ho quello GIVI maggiorato), arrivandomi tutta in faccia! Meno male che la visiera del casco con la forza dell'acqua si è chiusa, senno sarei annegato! :)

Cavolo però, sono passato ai 60 in almeno 20 cm di acqua e la moto non ha fatto una piega... dritta e stabile! Adoro questa moto! :)

Sono ormai le 12 e 30 e da Giarre cammino lungo la statale 114 che unisce Messina a Siracusa. Sono abbastanza stanco per l'acqua, il freddo e le strade-torrenti, ma finalmente qualcosa cambia... Le nuvole si iniziano a diradare e qua e la compare un timido cielo azzurrino... Non piove più! Dopo quattro ore di acqua ininterrotta finalmente non piove più!

Passo da Acireale e vedo che ci sono tantissimi pullman e molte persone che a piedi, munite di ombrello o impermeabile raggiungono il centro della cittadina... Non capisco il perché quando ad un certo punto ricordo che oggi è la domenica di carnevale e che ad Acireale ci sono i carri. Con questo tempo?
Mah...

Finalmente arrivo da Emiliano, Metto la TA in garage, dietro la sua mitica AT e si sale a mangiare... Dopo essermi quasi interamente spogliato ed essermi messo il suo pigiama (i miei pantaloni erano completamente zuppi) metto i vestiti davanti alla stufa e ci sediamo a tavola: Stefania ci ha preparato un bel piattone di pasta alla carbonara che divoro con elevata voracità! :)

Dopo pranzo un paio di caffè, quattro chiacchiere e un po di relax... Mi farei volentieri due orette di sonno ma è tempo di andare a Nicolosi dal Mau, a consegnargli lo striscione.

Scendiamo giù con Emiliano, mettiamo le moto in posa plastica e ci facciamo una bella foto con lo striscione... Mi dispiace che per via di alcuni impegni non possa venire anche lui con me a Nicolosi, comunque nonostante non si sia unito alla tappa è stato di fondamentale importanza per la riuscita: senza lui e Stefania che mi hanno accudito, asciugato e rifocillato non sarei riuscito a
finire il giro ;)

immagine

Si riparte con destinazione Nicolosi. Il navigatore mi da circa 20 minuti di strada ma il bastardo mi fa anche sbagliare un paio di sensi unici... Me ne accorgo solo quando una signora gentilmente mi grida "a cchi spacchiu si? N'o viri ca ie sensu unicu???"

Ringrazio la gentile signora per la precisazione e, inveendo contro Tommaso Tommaso, inverto la marcia alla ricerca di una strada col senso corretto.

Il maledetto Tommaso Tommaso mi farà sbagliare altre due strade a senso unico, tanto che in piazza a Nicolosi ci arrivo con un quarto d'ora di ritardo (su 20 minuti calcolati, maledetto!). C'è molta confusione per via del carnevale, ma tra la folla scorgo un omone con la mano alzata dietro un KTM 990. È Mau, ce l'ho fatta!

Dopo le presentazioni e quattro chiacchere decidiamo di farci una foto, ma giusto in quel momento arriva la sfilata dei carri di carnevale e non faccio in tempo a mettere il treppiede che mi devo subito spostare dalla strada. Scatto quindi una foto al solo Mauro che, nascosto dietro lo striscione viene guardato con curiosità e sospetto dalle maschere passanti.

immagine

Ci fermiamo un pò al bar, mi offre un bel cannolo al cioccolato che è proprio quello che serve per affrontare il ritorno fino a casa, un altro caffè (il terzo in un ora) e infine ci dirigiamo verso le moto per la consegna ufficiale dello striscione, delle bandierine e di tutto il resto.

Stavolta posso piazzare il treppiedi con più calma e finalmente possiamo farci una foto insieme.

immagine

Si torna a casa. Ormai il tempo si è rasserenato e se sarò fortunato (e in questo caso lo sono stato) non dovrò incontrare acqua fino a

 

Ci salutiamo con l'augurio di rivederci presto, magari proprio domenica prossima per la tappa Siculo-Calabra.

Giro Striscione da Nicolosi, Passo e chiudo!

PS: Mau, poi passa le tue foto che le voglio vedere :)

--
Dario Fiumicello