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Addio assicurazioni sospendibili
Gabor - AL, 135.000 km su due transalp
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La tendenza attuale non è più di fare generazione ma l'immissione in rete. Comunque si ogni combustione crea CO2 (che poi asorbono piante e altro) ma è molto meglio che buttare in atmosfere milioni di mc di metano. Adesso non trovo i riferimenti ma nel complesso su tutto il ciclo la Co2 viene bilanciata quasi totalmente. Poi diciamo che evitare di estrarre petrolio lo puoi fare, evitare che i maiali caghino no (a meno di diventare tutti vegetariani) quindi si fa quel che si può, sicuramente oggi il biometano immesso in rete per auto o per il traspoto pesante o per le centrali termoelettriche è un combustibile molto ecologico, al contrario degli allevamenti intensivi che che sono tra i maggiori imputati delle emmissioni in atmosfera.
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La tenologia attuale parla di 55-70% quindi un terzo dell'energia prodotta l'hai già buttata solo per fare l'idrogeno e poi cosa ne fai? La bruci in un motore col rendimento del 30% magari dopo averlo raffreddato a -250 gradi e trasportato su un Tir per mezza Italia?
Gabor fai bene i calcoli anche nel migliore degli scenari se la metti nella batteria di un auto eletttrica (tecnologia già presente e non sulla carta) ci fai 4 volte la strada. Quindi attualmente (e anche in futuro) l'idrogeno per autotrazione non è una tecnologia conveniente, economica e ancor meno ecologica visto che distrae energie pregiate dove potrebbero essere meglio utilizzate. Io ho il "vago" timore che sia la strada che vogliono prendere le lobby petrolifere per evitare i calo nei consumi di combustibili fossili. Non cascarci!
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Verissimo, io in questo sono un privilegiato visto che sono riuscito a farci stare 14Kw sul tetto, ma questo non è un problema, in altri stati (ma credo anche in Italia) si possono acquistare quote di impianti installati su capannoni o in altre sedi, le possibilità ci sono. Come è vero qundo dici che bisognerà rivedere anche i parcheggi urbani, ad esempio l'installazione di ricariche anche nelle sedi di lavoro ecc. Certamente le città andranno un attimino risistemate, la fortuna è che installare una colonnina è relativamente semplice e la potenza in gioco alla fine la rete la potrà reggere (in virtù del calo die consumi), e se non la reggerà si amplierà anche quella (per cambiarmi 200m di cavo da mono a trifase enel ci ha messo una settimana), di problemi insormontabili non ce ne sono, e poi non credere che per ricaricare un auto serva chissà quale potenza (certo se vuoi la tesla da 400CV....) per un utilitaria 2-3Kw bastano e avanzano, in una notte fai il pieno (auto con 40Kwh bastano 13h e se non aspetti a ricaricarla che sia scarica completamente anche solo 2Kw sono sufficienti per ripristinare il 50% che corrispondono a circa 150Km di autonomia (in città). E anche per una Wallbox da 7Kw bastano due cavi da 6mmq, e comunque non sempre servono Wallbox o chissà che cosa se non fai molti km al giorno (come la maggiorparte nell'uso cittadino) basta il caricatore originale con presa shuko e un impianto in ordine ovviamente. Poi non bisogna vedere tutto bianco o tutto nero, ognuno ha le sue esigenze e la mobilità elettrica non è oggi e non sarà nemmeno in futuro adatta a tutti ma lascia perdere l'idrogeno per favore... è una buffonata che speriamo salti fuori il prima possibile e non ci buttino inutilmente soldi, per quello ci sarà tempo più avanti (ma io credo e spero non ce ne sarà mai bisogno).
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ho paura che il resto d'Italia non sia Brescia... un mio amico fabbro, ha spostato la sede (sempre lo stesso comune): per passare da 30 a 100kW (nella nuova sede) sono passati piu' di 3 mesi... il prosciuttificio in fondo alla strada aveva "prenotato" tutta la cabina Enel .. ha dovuto far andare il taglio laser a 1/3 di potenza con produzione limitata... e nessuno lo ha ripagato.paolo post=6090 ha scritto: >Paolo, tu ragioni da proprietario di villino con pannelli solari privati.
cut... (per cambiarmi 200m di cavo da mono a trifase enel ci ha messo una settimana), cut...
Figuriamoci mettere colonnine in giro per i parcheggi anche solo da 100kW l'una o aumentare la potenza notturna dei contatori di tutte le abitazioni da 3 a 10kW.. non la vedo semplice..e siamo in prov di Siena mica zone disagiate speriamo mi sbagli ma la vedo dura se iniziano a prendere piede le macchine a pile nei tempi che prevedono. Personalmente mi buttero' sull'accumulo ma con solo 3 kWp sul tetto ci faro' poco.. Sia io che la moglie lavoriaMo entro 10 Km da casa.... una macchinina a pile sarebbe l'ideale... quando le trovero' a 10K euro ci faro' un pensierino!
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Il Gilbe
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Io sinceramente non ho né tempo né voglia di mettermi a fare calcoli energetici, visto che non è il mio lavoro.... Però ti posso dire, visto che seguo, che i treni ad idrogeno saranno a brevissimo una realtà, per pensionare le motrici diesel sulle linee non elettrificate (che non sono poche). Li stanno costruendo a Savigliano (TO).paolo post=6090 ha scritto: >............... ma lascia perdere l'idrogeno per favore... è una buffonata che speriamo salti fuori il prima possibile e non ci buttino inutilmente soldi, per quello ci sarà tempo più avanti (ma io credo e spero non ce ne sarà mai bisogno).
torino.corriere.it/economia/21_dicembre_...6-7f846470eaec.shtml
Gabor - AL, 135.000 km su due transalp
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Riguardo al treno già nell'aprire il link e vedere in grassetto "Una rivoluzione a emissioni zero" capisco il grado di affidabilità di quanto viene scritto ormai sono abbastanza scafato, è come quelli che dicono che l'auto elettrica è a impatto zero, quando per caricarla si usa ancora il 60% di combustibile fossile (poi che sia la scelta più ecologica oggi è fuori discussione ma non è a impatto zero). Quelli sono esercizi di stile, incentivati da qualche fondo, servono per sviluppare una tecnologia acerba (e va benissimo) e buttare un po' di fumo negli occhi (cit. "una rivoluzione a emissioni zero" e quello va meno bene) ma è evidente che se lo stesso treno funzionasse a energia elettrica (evidentemente la linea non è elettrificata altrimenti l'avrebbero fatto) avrebbe come si dice oggi un "impronta ecologica" nettamente migliore.
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AsK (Verona)
SputOil '93
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Per impiegare l'idrogeno su un veicolo, non è strettamente necessario bruciarlo su un motore endotermico, ma si potrebbe usare una fuel cell, e si avrebbe complessivamente un rendimento un po' più alto, con la complicazione della cella, ma la semplificazione del motore elettrico.
Concordo certo sul fatto che il passaggio elettrico-elettrico sia ovviamente più vantaggioso che non elettrico-gas idrogeno-elettrico, già solo per il fatto che hai un passaggio in meno, e non hai il nolo dello stoccaggio e trasporto del gas.
Ma in realtà io parlavo di un'altra cosa, che sarà l'innegabile difficoltà di permettere a tutti quelli che oggi hanno un'auto convenzionale, di avere in futuro accesso ad un punto di ricarica privato, o pubblico ma sufficientemente capillare da non investire mezza giornata di ferie per "fare il pieno".
A mio avviso o l'automobile privata diventa una soluzione riservata a benestanti, che avranno il box sotto casa in città o il villino in periferia/campagna, e gli altri si arrangiano con i mezzi pubblici e noleggio o car sharing, oppure dovranno coesistere, ben oltre il 2035 previsto, auto convenzionali (anche nuove) o, se si vuole andare avanti con l'abbattimento del CO2, a idrogeno.
A gennaio mi hanno prestato, per una campagna "promo" a cui avevo aderito, per due giorni la Mazda MX30. Che ha pochissima autonomia avendo la batteria piccola (reali meno di 200 km, in inverno). Sul momento mi hanno telefonato per dirmi che la macchina sarebbe stata disponibile solo ad Alba. Fatti due conti sul chilometraggio, ho detto che avrei rinunciato in quanto, non sapendo dove ricaricarla, rischiavo di non riuscire a tornare. Poi me l'hanno portata ad Alessandria (il concessionario è lo stesso) e l'ho provata volentieri. Ma come me, ci sono troppe persone con questo handicap. Spopoleremo i centri urbani, per avere tutti l'auto elettrica o smetteremo di avere l'auto privata?
ciao
Gabor - AL, 135.000 km su due transalp
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Hai ragione ASK, ma siamo pur sempre nel reparto "Cazzeggio"AsK post=6109 ha scritto: Non vorrei dire ma ... le vostre disquisizioni energetiche sono largamente OT rispetto al tema del topic.
Gabor - AL, 135.000 km su due transalp
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oppure a chi cerca info su disquisizioni energetiche .....
Sono sicuro che il nostro buon Paolo farà quel che c'è da fare
Io adesso non ho tempo e voglia, casomai lo farò successivamente
Anche il cazzeggio vuole il suo ordine.
AsK (Verona)
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Ciao
Paolo
P.s. Ask... non riesco a cambiare il titolo
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vaben, ghe penserò mì .... dopopaolo post=6113 ha scritto: P.s. Ask... non riesco a cambiare il titolo
Sono alle prese con i ricordi del pranzo di natale gianduja 2014
AsK (Verona)
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Comunque sia diversi enti ferroviari europei ci credono nell'energia a idrogeno altrimenti non ci investirebbero e come appassionato di treni posso dire che a Trenitalia o Trenord se le cose non sono più che sicure di dare dei risultati non ci mettono neanche un euro nel progetto
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Comunque, come ho scritto, va bene, è un modo per iniziare a sviluppare una tecnologia per i futuro anche perché, al contrario delle auto, non è ipotizzabile un treno a batterie (speriamo solo non facciano la fine dei bus trentini nelle olimpiadi invernali www.lavocedeltrentino.it/2014/09/20/l-av...i-giuseppe-spazzali/) io rimango convinto che con i milioni di euro (nostri) che si spendono converrbbe elettrificare le linee e che scoppiata la bolla "idrogeno" comunque riservata a un numero limitatissimo di tratte nella maggior parte die casi si farà l'elettrificazione.
Ciao
Paolo
P.s. sapete da dove viene ricavato l'idrogeno per i treni? Dalla scissione degli atomi di metano (costosissima energeticamente e ecologicamente) il cosidetto "idrogeno blu" che è stato bandito dai combustibili ecologici (quindi emissioni zero i miei co...), se lo stesso treno fosse alimentato a metano (GNL) o meglio ancora biometano sarebbe infinitamente più ecologico. Questo con le energie e le tecnologie disponibili oggi ma credo concretamente che nessuno sarà interessato a buttare metà (quando non 3/4) dell'energia per fare l'idrogeno quando la puoi usare direttamente.
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Il fotovoltaico è una gran cosa (anche se nel ciclo "green" bisogna poi valutare pure i costi di costruzione e smaltimento di fine vita dei pannelli.......), ma produce solo quando c'è il sole. Il surplus non consumato sul momento dalla rete è difficile da stoccare. Si possono pensare impianti che sollevano grandi quantità di acqua, per azionare turbine di notte, oppure che la scaldano, per sfruttare l'inerzia termica, ma si tratta sempre di grandi impianti complessi. Pensa invece di sfruttare questa eccedenza per produrre idrogeno da elettrolisi, più caro che prenderlo dal metano, ma sicuramente "green" e CO2 free. Poi ce l'hai e lo puoi sfruttare quando vuoi e dove vuoi, con una opportuna rete di trasporto.
Gabor - AL, 135.000 km su due transalp
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C'è però una prospettiva interessante: produrlo in Africa (dove c'è il sole tutti i giorni e territori sconfinati dove montar ei pannelli) e portarlo nei paesi industrializzati un po' come il metano oggi dall'Algeria. Se ne parla da tempo, quello forse potrebbe essere uno scenario veramente interessante poterebbe sviluppo e lavoro nei paesi poveri e energia verde a noi. Vedremo......
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Ciao
PAolo
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